Il Ponte Vecchio: Mirabilia urbis.Tesori di città romagnole
Un anniversario per Fortunato Teodorani
Lida Teodorani, Giampiero Teodorani
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2010
pagine: 24
"Nei tre numeri del 2010, la rivista "Confini" ha dedicato contributi ed immagini alla figura e all'arte di Fortunato Teodorani nel cinquantesimo della morte: un progetto perseguito per la tenerezza che le "visioni" di Fortunato hanno sempre determinato in me, mosso dalla persuasione che da quel suo silenzio nativo, da quel nulla di ogni suono, nel quale egli visse, Fortunato sapesse con più fonda sapienza "udire" lo spirito delle cose, "sentire" il miracolo delle forme e darcene le misteriose e fonde ragioni. Non a caso, quando mi toccarono responsabilità pubbliche nel governo dei servizi culturali della mia città e mosso dalla certezza che fosse necessario costruire una storia delle arti figurative a Cesena, volli che proprio da lui e da Barbieri si cominciasse, avvertendo che si esprimeva nell'arte di Fortunato - assai più che la valentìa di un grande decoratore - l'intensità di una pagina significativa della pittura in Romagna."
Tra pathos e allegoria. I monumenti funerari di Giovanni Putti alla Certosa di Bologna
Emamuela Bagattoni
Libro: Copertina morbida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2008
pagine: 208
Trasformata in cimitero nel 1801, la Certosa di Bologna contiene la più ricca raccolta italiana di arte neoclassica. Uno dei modi più efficaci per avvicinarsi a questa scena culturale può essere quello di lumeggiare l'attività dello scultore bolognese Giovanni Putti (1771-1847), che vi "espone" il maggior numero di opere e tra i protagonisti della ricca stagione neoclassica italiana. Attivo divenne lo scultore prediletto per la celebrazione della memoria dei Bolognesi illustri. Il libro illustra analiticamente i numerosi monumenti funerari, nei quali Giovanni Putti espresse pienamente la sua arte, aggiornata sui grandi modelli canoviani e insieme rispettosa della ricchezza materica e del virtuosismo tecnico di reminescenza barocca, ancora di gran moda a Bologna nell'età della Restaurazione.