Il Rio: Officina teatrale
Fra archivio e scena. Saggi sullo spettacolo italiano del secondo Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Il Rio
anno edizione: 2025
pagine: 172
Il volume (diviso in tre sezioni, teatro, danza e opera) offre lo studio di eventi scenici significativi (realizzati da Roger Blin, Gianfranco De Bosio, Luca Ronconi), del lavoro di coreografi nodali (Yvette Chauviré, Luciana Novaro, Rudol'f Nureev, Trisha Brown, Enzo Cosimi), nonché di alcune regie del teatro musicale di cui Maria Callas è l'interprete. Si analizzano spettacoli del secondo Novecento italiano, ma il punto di partenza non è la scena. L'ottica è capovolta. Si parte infatti in direzione della scena dall'archivio, non inteso come luogo d'imbalsamazione della memoria, bensì della sua rivitalizzazione. Le nostre sorgenti vive sono l'Archivio Storico del Teatro alla Scala di Milano, l'Archivio del Teatro Stabile di Torino e l'Archivio della Fondazione Romaeuropa. Qui la memoria si riaccende e riorganizza, aprendo piste interpretative e prospettive documentali inedite. È a questa esperienza, oltre che agli spettacoli, che il volume intende dare espressione.
Un poeta di compagnia sui generis. L'attività teatrale di Francesco Albergati Capacelli nel secondo Settecento
Elena Zilotti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Rio
anno edizione: 2024
pagine: 192
Commediografo, traduttore, critico, ma anche attore, allestitore, direttore e patrocinatore di spettacoli, Albergati Capacelli fu un “uomo di teatro” tout court, pienamente inserito nel suo tempo. Questo libro si concentra sul suo impegno teatrale negli aspetti più concreti della sua attività, a partire dal rapporto tra scrittura drammatica e pratica scenica. Nel volume si offre una panoramica delle diverse esperienze fra teatro di società e scene pubbliche, presentando l’evoluzione del suo approccio con lo spettacolo, come attore dilettante, e a capo di compagnie accademiche introducendo una visione unitaria della messinscena secondo metodi maturati in anni trascorsi ad organizzare, allestire e patrocinare recite nei suoi teatri domestici e fuori dai confini patri. Il libro, esito di una ricerca dottorale, si inserisce in un progetto dell’Università di Verona dedicato al sistema dei ruoli e alla figura dell’autore-adattatore in Italia nell’ambito del teatro di prosa professionale tra secondo Settecento e primo Ottocento, nonché alle forme di coordinamento dei vari coefficienti scenici in seno ai gruppi di nobili dilettanti attivi in area padana nello stesso periodo.
Il Teatro di massa. Un'esperienza di spettacolo politico nell'Italia del secondo dopoguerra
Maria Rita Simone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Rio
anno edizione: 2021
Tra la fine degli anni Quaranta e l'inizio degli anni Cinquanta vede la luce il Teatro di massa del PCI. Un fenomeno particolare nel panorama teatrale italiano, unico nel suo genere, seppur debitore di esperienze simili che si sono susseguite in Europa a partire dalla fine dell'Ottocento. Nato come strumento di propaganda politica durante la campagna elettorale del 1948 si evolve in un arco di tempo assai breve, dal 1949 al 1951, e si conclude nel 1952. Il presente studio esamina il Teatro di massa del PCI come fenomeno a sé stante e parallelamente analizza modelli antecedenti che direttamente o indirettamente hanno esercitato la loro influenza: il Teatro per ventimila fascista, il Teatro del Popolo della Società Umanitaria e le esperienze più significative della Germania, della Francia, dell'Unione Sovietica e della Gran Bretagna tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. Concludono l'analisi alcuni spunti di riflessione relativi al folklore progressivo, al rapporto del Teatro di massa con la regia e al legame con il cinema neorealista.

