Il Saggiatore: Narrativa
Gli imperfezionisti
Tom Rachman
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2010
pagine: 364
A un tavolo del Caffè Greco, davanti a un imprecisato numero di Campari, l'enigmatico Cyrus Ott fonda il suo quotidiano internazionale, nel 1954. Vorrebbe una redazione vibrante di nobili intenti, ma in realtà vi accade tutto ciò che normalmente accade in una vera redazione: saluti biascicati, capiredattori che sonnecchiano, telefonate sfibranti, feroci insulti tra colleghi. Il giornale sta al terzo piano di un palazzo storico. Non ci sono scritte sulla porta. Fuori dall'ascensore qualcuno ha appeso un cartello: «Lasciate ogni speranza voi ch'uscite. Outside is Italy». Tre piani sotto c'è Roma, la cui bellezza, con quel misto di fascino e inquietudine, caos e dolce vita, appare eterna soprattutto a chi, all'inseguimento di sogni effimeri, vi arriva da un paese lontano. Tutti i dipendenti del giornale - americani, inglesi, australiani, canadesi - sono sufficientemente uomini di mondo per primeggiare nella qualità che governa il loro mondo: l'imperfezione. In redazione parlano il giornalese, lingua che fonde sintesi e desiderio di conformismo, ma fuori ognuno torna a indossare - drammaticamente - la propria inadeguata unicità. Undici ritratti di imperfezionisti formano il racconto perfetto del regno dell'approssimazione mediatica, dove l'arte della verità fluttua pericolosamente nella corrente delle passioni umane, tra cialtroneria e bassezze, cinismo e solitudine.
Tokyo città occupata
David Peace
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2010
pagine: 361
Tokyo, 1948. Anno del Ratto. Portatore di malattia, il topo governa la città occupata due volte: dalle truppe del generale americano Mac Arthur, insediato dopo la resa giapponese, e da fantasmi inquieti. Tokyo. Un altro anno del Ratto. Uno scrittore corre ansimando nella notte, gli occhiali rotti, i pantaloni infangati. Fra le sue braccia gli appunti di un libro che non vuole farsi scrivere. Sta correndo verso la Porta Nera. Lì forse troverà la verità. Lì forse capirà chi è il falso medico che nel 1948 ha avvelenato e ucciso i dodici dipendenti della Banca Teikoku. Tokyo ha scelto il suo colpevole. Ma la città è occupata, posseduta, la verità nascosta. Per scoprirla, lo scrittore partecipa a una seduta spiritica: dodici candele vengono spente, una per ciascuno spirito. Le voci delle vittime, della polizia, degli occupanti americani si contaminano, si intrecciano in un serrato rituale esorcistico. Fra i deliri dei testimoni, dove nessuno dice la verità e quando la dice ne mistifica un'altra, s'insinua lo spettro della Guerra Batteriologica, l'eredità degli atroci esperimenti sui tronchi, le cavie umane dell'Unità 731 deliberatamente infettate dalla peste. E le pagine del libro che non voleva farsi scrivere ora non sono più bianche. Eppure lo scrittore non trova pace perché, sì, i personaggi finalmente sono suoi, ma sue sono anche le lacrime, sua è la sofferenza del Giappone. È la condanna dello scrittore quella che David Peace racconta nel secondo volume della Trilogia di Tokyo.
Home boy
H. M. Naqvi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2010
pagine: 277
A volte non te ne accorgi subito che un giorno può cambiarti la vita. Poi succede qualcosa e capisci che sì, è stato quel giorno. Per Chuck, AC e Jimbo quel giorno è l'11 settembre 2001. Uno è laureato in Lettere e fa il tassista, uno è un dandy intellettuale che parla a colpi di rap, il terzo è un tipo solitario, un dj dalla loquela studiata. Sono viveur, cantastorie, uomini del Rinascimento. Leggono ogni giorno il Times e il Post. Conoscono i classici russi e la narrativa americana contemporanea. Passano le serate nei club di Manhattan, fra musica, alcol e ragazze. Poi l'11 settembre. Da quel giorno la logica delle cose cambia: non sono più giovani pakistani di fede musulmana. No. Ormai sono musulmani quindi terroristi, terroristi in quanto musulmani. Lo capiscono a loro spese, quando, qualche settimana dopo, entrano di soppiatto nella casa dello Sciamano, una sorta di Grande Gatsby pakistano, scomparso dopo essere entrato a far parte di un'importante agenzia assicurativa. Ma ormai l'occhio dei vicini è acuto: un taxi parcheggiato nel vialetto fuori casa è ovviamente un'autobomba, tre ombre che si muovono in una stanza, tre menti che progettano un attentato. E così, quando la polizia arresta Chuck, AC e Jimbo, l'accusa non può che essere di sospetta attività terroristica, e i giorni in carcere, giorni di botte e soprusi. Ora non sono solo "diversi", sono anche pericolosi. E forse solo il ritorno ai valori e agli affetti della della propria gente potrà lenire il dolore causato da un marchio infamante.
Chronic City
Jonathan Lethem
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2010
pagine: 457
Chase Insteadman è l'ex bambino prodigio di un vecchio telefilm. Tira avanti sfruttando ciò che resta della fama passata e il rinato interesse dei media per la sua relazione con Janice Trumbull, un'astronauta bloccata nello spazio, dalla quale riceve e-mail d'amore. A Chase si affianca Perkus Tooth, un ex critico musicale disoccupato con la passione per i cheeseburger, le cospirazioni e l'arte. Perkus aiuterà l'amico durante un percorso di formazione che lo condurrà a rivedere la sua ingenua interpretazione della realtà, andando oltre l'apparenza. Lo scenario è l'autoreferenziale isola di Manhattan, lacerata fra la decadenza culturale odierna e un glorioso passato intellettuale, terrorizzata da una gigantesca tigre che semina distruzione per le strade abitate da gente ricca, ossessionata dalla fama e da lettori del New York Times che preferiscono leggere la rivista in una versione war-free scaricabile da internet, che non tiene conto dell'11 settembre. "Chronic City" è un vivido ritratto di Manhattan e delle sue paranoie, raccontate attraverso gli occhi di un outsider, con lo humor e la straordinaria immaginazione di Jonathan Lethem.
I parassiti
Daphne Du Maurier
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2010
pagine: 344
Nella Francia e nell'Inghilterra tra le due guerre, la sagace penna di Daphne du Maurier narra gli intricati legami della famiglia Delaney. Di quegli orribili Delaney, cicale in un mondo di formiche: prima bambini selvaggi e indisciplinati, poi adulti intrappolati in uno stato di aridità emotiva. Parassiti. Arroganti. Ciascuno a modo suo affamato di attenzione e di affetto. Non una, ma tre volte parassiti. Perché si nutrono del barlume di talento ereditato dai genitori (artisti geniali, cantante lui e ballerina lei), perché non hanno mai veramente lavorato, perché vivono in un mondo di fantasia dove esistono solo loro tre: Maria, Niall e Celia Delaney, recitazione, canzoni e disegno. I primi due brillanti, frivoli ed egocentrici (l'amore che li lega è solo fraterno?), la terza tanto docile e timida da rinunciare a se stessa, alla vita e al proprio talento, nascondendosi dietro la dedizione al padre. Tutti così intimamente uniti da apparire estranei e distanti a chiunque altro, e da affidare a una voce corale, che fonde prospettive ed emozioni, il racconto della loro ricerca di un mondo diverso da quello sfavillante, privilegiato e senza regole in cui sono cresciuti. La scrittura di Daphne du Maurier, lei stessa nata in una famiglia di impresari teatrali e attori, è palpitante e attenta al dettaglio dei paesaggi interiori di questo strano clan: i Delaney sono il caos, e il caos lo portano ovunque.
In the kitchen
Monica Ali
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2010
pagine: 590
Nella cucina di un ex hotel di lusso nel pieno centro di Londra, lo chef Gabriel "Gabe" Lightfoot cerca di tenere sotto controllo una caotica squadra di cuochi, garzoni e lavapiatti. La sua pazienza è messa a dura prova dalle contrastanti richieste di un vivace staff multinazionale, un management insistente e partner d'affari con cui progetta di nascosto di aprire un suo ristorante. Ma, a dispetto di tutte queste pressioni, il duro lavoro sembra dare i suoi frutti. Finché la scoperta del cadavere di un garzone ucraino nella cantina dell'albergo altera il fragile equilibrio della vita di Gabriel, già gravata da un padre malato di cancro, da una fidanzata che vorrebbe sposarsi e da un padrone che conduce affari illegali sotto i suoi occhi. Entra in scena Lena, un'attraente bielorussa misteriosamente legata alla morte del garzone. Sotto la sua influenza, Gabriel prenderà delle decisioni le cui conseguenze modificheranno il corso della sua vita e il futuro che pensava di desiderare. "In the Kitchen" è il seguito ideale di "Brick Lane": uno sguardo cinico e rivelatore sul quel melting pot che è l'esistenza contemporanea. Un libro che conferma il talento di Monica Ali come acuta osservatrice dei drammi della vita moderna.
Profumo di ghiaccio
Yoko Ogawa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 208
Ryoko, una giovane giornalista, vuole scoprire le ragioni del suicidio del suo compagno. L'uomo in un laboratorio di profumi creava fragranze conturbanti grazie a un'incomparabile memoria olfattiva e a uno spiccato talento matematico. Gli unici indizi da cui partire sono le frasi enigmatiche trovate in un floppy-disk e l'ultimo profumo, "Fonte del ricordo", creato da Hiroyuki appositamente per lei. Inizia un viaggio a ritroso nel tempo, dalla casa natale del ragazzo fino a Praga, per ricomporre le tessere di un enigma misterioso. Perché Hiroyuki le ha nascosto la verità? Perché non le ha rivelato il suo passato di genio della matematica? Qual è il rapporto tra l'uomo timido e riservato che lei amava e il ragazzo prodigio che pattinava divinamente davanti a un pubblico di fan entusiasti? Ryoko cerca corrispondenze tra due ritratti: quello che la memoria degli altri gradualmente le restituisce e quello che affiora dai propri ricordi, rinnovando i momenti più preziosi del loro amore. Con una scrittura analitica, tagliente e distaccata, Yoko Ogawa avvolge i suoi personaggi in un universo di legami invisibili e misteriosi, dove - come succede nella grande tradizione letteraria giapponese - i destini sono già scritti nei nomi, come il "freddo" nell'ideogramma di Ryoko. In una ambivalenza tra piano reale e immaginario, inconscio e vissuti concreti, "Profumo di ghiaccio" raggiunge il cuore dei lettori, per dare espressione all'indicibile dolore del vivere.
Il sari rosso
Javier Moro
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 585
Cambridge, 1965. Due ragazzi si conoscono e si innamorano. Lei si chiama Sonia Maino, è italiana e proviene da una famiglia semplice. Lui è indiano e sì chiama Rajiv Gandhi: è figlio di Indira e nipote del Pandit Nehru, il fondatore, insieme al Mahatma Gandhi, dell'India indipendente. Superata l'opposizione iniziale del padre della ragazza, nel 1968 i due si sposano. Al matrimonio, lei indossa un sari rosso, il colore delle spose indiane. Nascono due figli, ma la tranquillità familiare non durerà a lungo. Presto Rajiv diventerà consigliere della madre e segretario generale del Partito del Congresso. Nel 1984 Indira Gandhi, al secondo mandato come primo ministro, perde la vita in un attentato e il figlio le succede. La tragedia incombe: nel maggio del 1991 Rajiv viene assassinato da un commando delle Tigri Tamil. Nel 1995 avviene l'incredibile: Sonia accetta il ruolo di leader offertole dal Partito del Congresso. Sarà proprio lei a portare alla vittoria il suo schieramento alle elezioni del maggio 2001, rinunciando poi al ruolo di primo ministro, pur rimanendo alla presidenza del Partito per perseguire il suo obiettivo iniziale, lo stesso del marito e della suocera: la lotta alla povertà. Con una scrittura epica e carica di sensualità, sulla scia di "Stanotte la libertà" di Dominique Lapierre e Larry Collins, Javier Moro ricostruisce nel suo "Sari rosso" la storia memorabile e appassionante dell'"italiana" diventata "figlia dell'India".
Il quaderno ungherese
Anne-Marie Garat
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 988
Autunno 1913. A Parigi e altrove - da Budapest alla Birmania, passando da Venezia - un'intrepida donna, Gabrielle Demachy, conduce un'indagine pericolosa per scoprire le cause della morte del suo fidanzato, Endre Luckácz, aiutata in questo da uno scottante quaderno ungherese dove si nascondono molti "veleni", segreti del cuore e segreti di Stato. La giovane Gabrielle entra così nel romanzo della sua vita, pronta a spiccare il volo verso un nuovo amore o a finire sull'orlo di un precipizio... Sullo sfondo la Storia - con tutte le passioni, i complotti, i crimini e le avventure di inizio Novecento che iscrive i destini dei personaggi in un mondo cui la modernità sta sconvolgendo in maniera inesorabile ogni punto di riferimento.
Vacanze inglesi
Joseph Connolly
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 375
Quando, all'ultimo momento, Howard decide di non andare in vacanza, Elizabeth non si perde d'animo: se suo marito deve rimanere in città per mandare avanti la prestigiosa e remunerativa agenzia immobiliare, lei non può certo rinunciare a una pausa più che meritata (da che cosa?, si chiede spesso Howard) nell'albergo più esclusivo della costa inglese e fare sfoggio dei suoi nuovissimi, elegantissimi e firmatissimi abitini estivi. Certo la compagnia non è un granché... L'amica Melody, sempre a caccia di uomini, ha la sua pargoletta ululante al seguito; i vicini di casa Brian e Dotty invece, chissà perché, hanno preferito ritirarsi nell'entroterra. Be', poco male, si possono fare nuove amicizie: sicuramente non l'elegantone che le ronza attorno, si vede lontano un miglio che è un playboy di professione; invece la bellissima Lulu sembra essere una persona molto interessante: effettivamente ha un gusto magnifico in fatto di vestiti e poi bisogna starle accanto, con quel marito terribilmente geloso che si ritrova... Senza alcuna pietà per i suoi personaggi, "Vacanze inglesi" mette a nudo lo snobismo e le invidie di un mondo che usa il sesso come strumento di potere e che non ammette ostacoli (tanto meno se originati da un vago accenno di coscienza) fra sé e la realizzazione dei propri desideri.
Essere Abbas Al-Abd
Ahmad Al-'Aidy
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 137
Che cos'è la follia? chiede l'io narrante di questo romanzo nervoso arrabbiato esilarante. Assicurandoci che presto lo scopriremo, Ahmad al-'Aidy ci conduce in un viaggio attraverso il caos del Cairo, ci fa rimbalzare come la pallina di un flipper nelle sue strade deliranti, su e giù da minibus e taxi, dentro e fuori centri commerciali. E mentre veniamo assaliti da grezzi tassisti, danzatrici del ventre che ancheggiano sui parabrezza, piccole venditrici ambulanti, le risposte vengono a galla, spiazzanti. Vent'anni, carattere scontroso, sigaretta sempre in bocca, tester di una terapia psichiatrica sperimentale, il protagonista si rivolge a noi con frasi sconnesse. Dietro (dentro?) le sue azioni ci sono lo zio Awni, psicoanalista morbosamente interessato alle fobie, e Abbas, il migliore amico, quello che ci sa fare, che ha sempre una massima pronta, quello che affiora nei momenti critici. E che gli ha combinato un doppio appuntamento al buio.. Ahmad al-'Aidy racconta la generazione dei ventenni del Cairo, una generazione che non ha niente da perdere, perché abbandonata da una nazione ancorata al passato. Giovani incapaci di affermare una propria cultura, ma in grado di costruire un linguaggio nuovo, spesso duro e diffamante. Un linguaggio che al-'Aidy rende grazie alla sua scrittura chiara e spezzata, ricca di simboli grafici mutuati da sms ed e-mail, in cui nulla è fuori posto o superfluo, ma tutto concorre a delineare un mondo che si sente soffocare.
Il maledetto United
David Peace
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 408
Nel 1974 l'eccentrico Brian Clough, ex calciatore noto per i suoi tanti successi, accetta di sostituire il leggendario Don Revie e allenare una delle più difficili squadre del campionato di calcio inglese: il Leeds United. Giocatori altezzosi, competitivi, in cima alla classifica, ma aggressivi e scorretti. Disposti a tutto pur di vincere. Clough sa che non sarà semplice far funzionare le cose, eppure non rifiuta l'incarico: spinto da un orgoglio infinito accetta, nella convinzione di poter trasformare il Leeds in una squadra che vince senza imbrogliare. Inizia così la cronaca avvincente e disperata dei quarantaquattro giorni del più carismatico e controverso allenatore del Leeds United. Brian Clough è un uomo ambizioso, incontenibile e, nonostante gli enormi difetti, sostenuto da un fortissimo senso morale. La sua è una lotta quotidiana contro una squadra che odia (peraltro ricambiato), contro fantasmi che non smettono di perseguitarlo nelle notti insonni fra alcol e sigarette.

