Irfan: Cammino

"Il Libro della Regola stabilita in modo inequivocabile sulle condizioni che sono indispensabili per la Gente della Via di Allah": “Il mio scopo in questo breve trattato è quello di spiegare la stazione della Maestria ed i suoi requisiti, la stazione dell’aspirante ed i suoi requisiti, come deve comportarsi la Gente della Via di Allah e come essi devono trattare la via di Allah [...] Invero l’epoca attuale è piena di false e grandi pretese: non c’è aspirante veridico che percorra la via con piede fermo, né Maestro realizzato che gli dia il buon consiglio, lo faccia uscire dalla frivolezza della sua anima e dalla sua ammirazione per la sua opinione, e gli faccia capire la via del Vero. L’aspirante pretende di avere la Maestria e la supremazia e tutto questo è confusione e illusione...” (Ibn Arabi)

Per quanto nel titolo compaia il concetto di Essere (al-wuĝûd), non si può dire di avere a che fare con un trattato di ontologia, né teologicamente, né filosoficamente; come pure non si tratta di un compendio di cosmologia, se si considerano i gradi interni riferentisi ai sette cieli e gli ultimi riferiti al mondo terreno. Il fatto che i primi sette gradi siano riferiti al Principio e che il primo tratti dell’Essenza, collocando all’origine di tutto la Nube Oscura, lo pone come una fra le più elevate trattazioni del tasawwuf, la via sapienziale islamica, il cui scopo è fornire un supporto meditativo e di contemplazione sui molteplici stati dell’Essere che dal Principio scaturiscono ed a Lui costantemente ritornano. Si tratta di una tra le ultime opere dell’autore, breve ma densa, in cui la terminologia tecnica si affianca a richiami coranici ed evocazioni della sunna profetica.