Jaca Book: Biblioteca di cultura medievale
L'ancella di San Pietro. Matilde di Canossa e la Chiesa
Paolo Golinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2015
pagine: 288
Matilde di Canossa è forse il personaggio femminile più importante e discusso del Medioevo europeo. Gregorio VII la definì nelle sue lettere "l'ancella di san Pietro". In lei convergevano le responsabilità di governo di una potente e ricca dinastia e insieme le istanze di cambiamento della Chiesa, poi confluite nella cosiddetta "Riforma Gregoriana". In questo libro vengono analizzati i rapporti di Matilde col mondo ecclesiale, a partire dalla prerogativa dei Canossa di insediare i pontefici, passando ai rapporti di Beatrice e Matilde con Gregorio VII, all'esame di quell'evento che fu l'incontro di Canossa, all'influenza della Contessa sulla successione a Gregorio, ai rapporti che ebbe con Sant'Anselmo d'Aosta, con Enrico V e con le donne di potere del suo tempo. Si prosegue con la questione dell'eredità di Matilde, alla quale si legano la nascita e la diffusione del suo mito, ripercorso nella storiografia confessionale della Controriforma, per concludersi con la visione di Matilde nel contesto delle relazioni con chiese locali e monasteri, come Orval in Belgio e l'abbazia di S. Benedetto Polirone, dove scelse di essere sepolta 900 anni fa.
Le suppliche del popolo
Flavio Magno Aurelio Cassiodoro
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2014
pagine: XXVI-170
Il volume raccoglie i commenti di Cassiodoro ai Salmi che riguardano le suppliche comunitarie del popolo oppresso dai nemici e dalle calamità. Cassiodoro vede nel martirio del popolo che accetta il suo stato di oppressione una prefigurazione di Cristo. I commenti sono teologici e spirituali, grammaticali e letterari. L'autore vi si dedica attorno al 538, dopo aver lasciato i suoi impegni politici presso la corte romano-gota, tra Ravenna e Roma, ed essersi ritirato nel monastero calabrese di Vivarium da lui fondato. I commenti ai Salmi di questo protagonista dell'occidente furono un punto di riferimento durante il Medioevo e la loro pubblicazione oggi colma un vuoto nelle edizioni delle fonti tardo-antiche. Il volume fa seguito a quello dedicato ai "Salmi dell'Hallel" edito in questa collana. Prefazione di Giuseppe De Simone.
De anima
Flavio Magno Aurelio Cassiodoro
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2013
pagine: XXIII-133
"Qual vantaggio avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?": alle soglie del Medioevo, questo monito evangelico sembra risuonare nell'intimo di Cassiodoro, che nel culmine della sua carriera pubblica ha visto fallire l'ambizioso disegno di fondere in una nuova civiltà i Romani e i Goti, dopo aver lungamente operato e sofferto per quell' utopistica sintesi politica dei due popoli. L'anima gli appare dunque un tema carico di richiami spirituali e meritevole di meditazione in un'epoca in cui lo sfacelo degli effimeri ideali politici si rifletteva nel mondo dei valori morali. Anche in virtù del decisivo influsso esercitato su di lui specialmente dalla figura e dall'opera di sant'Agostino, il concetto di anima come "luce sostanziale" gli serve per costituire una connessione tra ciò che è "corporeo e caduco" e ciò che è "spirituale ed eterno". Di conseguenza acquistano particolare risalto l'uomo e la sua corporeità: il corpo umano, infatti, se può essere di ostacolo all'anima, inducendola al peccato e comunque rendendola mutevole, tuttavia possiede una grande dignità, sia perché Cristo si è "rivestito" di esso, sia perché la sua struttura richiama simbolicamente quella cosmica. Letto e interpretato secondo questa prospettiva esegetica, come documento di una crisi di valori, o di una "conversione" intesa nella sua accezione più ampia, il "Liber de anima" acquista un complementare interesse autobiografico.
Cassiodoro. Alle origini dell'idea di restauro
Alessandro Pergoli Campanelli
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2013
pagine: 160
L'opera di Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore, illustre rappresentante dell'antica aristocrazia romana ma anche della nascente cultura cristiana, è l'espressione d'una nuova sensibilità per la conservazione e il restauro delle eredità del passato. E proprio, infatti, dal sincretismo fra il diritto romano e la cultura cristiana che si svilupparono già a cavallo fra V e VI secolo significative anticipazioni di quel moderno sentimento di conservazione e di consapevole trasmissione al futuro, nella loro concreta materialità, delle vestigia "autentiche" del passato a cui Cassiodoro dedicò tutta la sua vita e che, ancora oggi, caratterizzano il contributo italiano e, più in generale, quello dell'intera cultura occidentale, alla disciplina del restauro.
Al-Ghazâlî. Pensatore e maestro spirituale
Paolo Nicelli
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2013
pagine: 131
Abù Hàmid al-Ghazâlî (1058-1111) nacque a Tus (Persia). Studiò a fondo la religione islamica e divenne docente a Baghdad. In seguito a una profonda crisi spirituale abbandonò l'insegnamento per dedicarsi alla ricerca di Dio nell'approfondimento della mistica islamica. Viaggiò tra La Mecca, Damasco e Gerusalemme, per tornare infine nella sua città natale e dedicarsi alla scrittura delle sue opere. Il suo pensiero illumina la storia dell'Islam. La conoscenza intellettuale e l'esperienza della fede, unite insieme, guidarono al-Ghazâlî nella ricerca di ciò che stava al di là della realtà apparente e dell'effimero. Esperienza questa che egli descrisse nella sua opera più significativa, "Il ravvivamento delle scienze religiose". La sete spirituale del divino e del suo amore per la creatura; l'obbedienza alle pratiche cultuali e religiose; la ricerca filosofica, teologica e giuridica; l'interesse per l'ordine sociale e politico dello Stato islamico divennero in al-Ghazâlî i campi di ricerca nel tentativo di riportare la filosofia e la mistica nel solco della tradizione islamica. Parliamo quindi di un riformatore del pensiero musulmano, sempre attento ad armonizzare la speculazione scientifica con l'esperienza di Dio, la ragione con la fede. Qui sta, infatti, l'attualità del genio intellettuale e spirituale di al-Ghazâlî, che ancora oggi può lanciare un messaggio positivo al mondo intellettuale e religioso dell'Islam. Prefazione di Maurice Borrmans.
Vita di sant'Anselmo
Giovanni di Salisbury
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2009
pagine: 120
Si tratta di una biografia breve e chiara, di stile accuratissimo, opera di un "umanista" del Medioevo considerato "forse il miglior stilista del suo tempo". Giovanni di Salisbury infatti, tra i più acuti testimoni della vita culturale del Medioevo, ci da con questa opera un capolavoro letterario per il genere biografico. La narrazione attinge largamente all'ampia Vita di sani'Anselmo del monaco Eadmero, compagno di esilio e di peripezie dell'arcivescovo di Canterbury. Vi si trovano delineati, con molta finezza e passione, il profilo e l'opera di una delle figure tra le più vive sia nella tradizione della santità e della dottrina della Chiesa, sia nella storia del pensiero filosofico, anche al di fuori dei confini della fede. Se il pensiero sottile e audace di Anselmo destava interesse - e tuttora lo desta - presso gli uomini di studio e di scuola, la sua bontà, i suoi gesti pieni di grazia, la sua parola accessibile e suadente lo rendevano popolare e attraevano facilmente la gente che lo incontrava nei suoi numerosi e tribolati viaggi. L'antico monaco e arcivescovo non ha perso nulla di questa sua attrattiva: basta conoscerlo; ed è quanto potrà avvenire con la lettura di questa Vita, dove, in una narrazione limpida e lineare, Anselmo è soprattutto presentato come un "uomo apostolico", "un vero seguace degli apostoli", nella cui condotta, come in filigrana, si scorgono lo spirito e le azioni degli apostoli, la loro santità, la loro fede e la loro virtù.
Al cuore della cultura medievale. Un profilo di storia della teologia
Inos Biffi
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2006
pagine: 87
Il volume passa in rassegna le componenti fondamentali che hanno segnato il metodo di quella teologia. Si tratta di "ingredienti" sia largamente proseguiti dal passato, come eredità patristiche e filosofiche che continuano a vivere nel medioevo, sia originalmente e criticamente elaborati dagli stessi autori medievali in una vera rinascenza, dove non mancarono motivi di accese tensioni e vivaci polemiche. La loro conoscenza rappresenta una premessa e una introduzione indispensabili per la comprensione del modo con cui i medievali, soprattutto nei secoli dodicesimo e tredicesimo, ma anche prima e dopo, hanno pensato ed esposto la fede cristiana, e quindi hanno fatto teologia.
Rashi. Il maestro del Talmud
Simon Schwarzfuchs
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2005
pagine: 123
Rashi (1040-1105), acronimo di Rabbi Sholomon ben Ytschaq, è il commentatore ebreo per eccellenza e il più influente della Bibbia e del Talmud. Quasi nove secoli dopo la sua morte, ancora oggi, i suoi commenti e i suoi scritti sono punto di riferimento del giudaismo. L'autore delinea la figura di questo grande maestro, collocandolo nella sua epoca storica e nel contesto in cui visse. La stessa tradizione cristiana, attraverso i maestri di San Vittore Ugo, Andrea e Riccardo -, Nicola da Lira e Lutero, attingerà alla sua opera.
Fede poesia e canto del mistero di Cristo in sant'Ambrogio, sant'Agostino e Paolino di Aquileia
Inos Biffi
Libro
editore: Jaca Book
anno edizione: 2003
pagine: 112
Il tema è la 'fede canora' in Ambrogio, Agostino e Paolino d'Aquileia, ma in particolare il mistero di Cristo, che è il cuore degli scritti di Ambrogio, riconosciuto come il più musicale di tutti i Padri, compositore insuperato degli inni più belli della liturgia, capolavori di musica e poesia che ancora oggi ricorrono sulle nostre labbra.
Decadenza romana o tarda antichità?
Henri-Irénée Marrou
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 192
«Vista dall’India o dalla Cina, la nostra civiltà occidentale appare come una succursale della civiltà greca. Ma il passaggio dalla Grecia classica all’Europa moderna non s’è realizzato attraverso una filiazione diretta. Tra le due vi è stato spazio per delle mediazioni: quelle del Rinascimento umanista, e, precedentemente, della cristianità medievale, sono a tutti note. Gli storici hanno appreso a riconoscere l’importanza di un’altra mediazione, anteriore nel tempo, quella operata dalla civiltà della tarda antichità». All’immagine ormai usurata di una decadenza nella barbarie lunga centinaia d’anni, Marrou sostituisce la immagine di un’altra civiltà, non identificabile né con quella romana classica, né con quella cristiana medievale, durata dal III al VI secolo d.C. È un mondo originale e fecondo, ricco di religiosità, di espressione artistica, di poesia, di fantasia, di socialità e di gioco, che – come dimostra questo volume – fa parte a pieno titolo del nostro patrimonio culturale.
Boezio e la teologia medievale
Renato De Filippis
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 288
Gli Opuscoli sacri sono cinque brevi testi composti da Severino Boezio, figura chiave di confine fra Antichità e Medioevo, nei primi anni del VI secolo: diversi per lunghezza, stile e tematiche, si propongono però tutti di indagare temi della teologia cristiana per mezzo degli strumenti elaborati dalle filosofie pagane. La convinzione ultima di Boezio, infatti, è che sia possibile all’uomo, entro limiti ben fissati ma molto vasti, “parlare di Dio” e indagare razionalmente, pur senza mai esaurirle, le complessità dei dogmi religiosi. Il volume, pensato per la didattica universitaria, intende colmare un vuoto editoriale ormai decennale sulla “teologia” boeziana, un aspetto fondamentale del pensiero di colui che fu definito “l’ultimo dei Romani”. Il testo di Renato de Filippis presenta una nuova traduzione commentata dei trattati, corredata da una ricca introduzione che ne presenta tematiche, contesto e finalità, offrendosi così come una monografia completa e aggiornata sul pensiero teologico di Boezio e più in generale sul complesso e turbolento scenario culturale della Tarda Antichità. È possibile comprendere il Dio cristiano attraverso le categorie e il linguaggio della filosofia classica? La logica è in grado di indagare una verità che le è superiore?