Kairòs: Teatro
Peppino De Filippo. Tra palcoscenico e cinepresa
Ciro Borrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Kairòs
anno edizione: 2017
pagine: 250
Omaggio a Peppino De Filippo, uno tra i grandi interpreti teatrali e cinematografici del secolo scorso. L'opera si compone di sette parti. La prima è una biografia dell'attore, la seconda concerne il rapporto artistico, e non solo, che Peppino ebbe con i fratelli, in particolare con Eduardo, dalle prime collaborazioni fino alla morte. Nella terza vengono esaminate cinque pellicole, poco conosciute, in cui Peppino è protagonista e non spalla come nella maggior parte dei film in cui ha recitato. La quarta verte sulla carriera teatrale dove vengono approfondite tre opere che rappresentano l'evoluzione e la mutazione artistica di De Filippo, dagli anni giovanili alla maturità. La quinta è dedicata alla maschera di Pappagone, nella sesta vengono riportati stralci di articoli di giornali pubblicati all'indomani della morte di Peppino. La settima parte, infine, raccoglie interviste ad importanti e autorevoli personaggi che hanno avuto la fortuna di conoscere l'artista, magari perché si sono trovati a lavorare al suo fianco. Prefazione di Giuseppina Scognamiglio.
La serva del principe
Manlio Santanelli
Libro: Copertina morbida
editore: Kairòs
anno edizione: 2017
"È difficile incontrare un'opera più ambigua del Principe di Niccolò Machiavelli. Come si spiega, infatti, che un repubblicano di idee e di militanza scriva un manuale ad uso dei potenti diretto ad ottenere e conservare il Potere? Un simile quesito se lo pose già il Foscolo ne "I Sepolcri", e lo risolse nel seguente modo: "... temprando lo scettro a' regnator / gli allor ne sfronda ed alle genti svela / di che lagrime grondi e di che sangue". Anche io mi sono posto tale vexata quaestio, ma dovendo rispondere ad esigenze puramente drammaturgiche ho pensato di risolverla nel modo che segue. Ritiratosi nell'eremo di Sant'Andrea in Percussina, messer Niccolò attende alla stesura della sua opera; ma nel corso della scrittura rivela una profonda inquietudine determinata dalla consapevolezza che il trattato possa costituire uno strumento di educazione e di incoraggiamento alla conquista del potere. A stemperare tale inquietudine provvede la serva Betta. Pura espressione dell'anima popolare" da quanto scrive l'autore Manlio Santanelli nell'introduzione al libro. Prefazione di Antonia Lezza.