Kurumuny: Voci suoni ritmi della tradizione
1968. Una ricerca in Salento. Suoni, grida, canti, rumori, storie, immagini
Gianni Bosio, Clara Longhini
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Kurumuny
anno edizione: 2007
pagine: 348
Mike Maccarone, l'ultimo cantore
Pio Gravina, Enrico Noviello
Libro: Libro rilegato
editore: Kurumuny
anno edizione: 2022
pagine: 146
Mike Maccarone (1925-2022) è stato l’ultimo cantatore di Carpino, di quel Gargano che per i suoi tesori musicali è riconosciuto un luogo miliare della tradizione italiana. Insieme a Mike scompare la vibrazione della voce pre-moderna, quella che guidava o seguiva le capre al pascolo, probabilmente divertite a quel suono di famiglia, lungo le valli, tra i boschi. Da più di un decennio Mike aveva stabilito un intenso rapporto umano e “professionale” con i musicisti del gruppo Malicanti, e in particolare con Pio Gravina ed Enrico Noviello, che lo ha portato a esibirsi in svariati contesti. La densa vicenda biografica e il rapporto con la musica e il “mondo popolare” garganico emergono egregiamente dal presente lavoro, amorevolmente curato da Gravina e Noviello, che lo hanno fortemente voluto anche in ottemperanza a una precisa volontà di Maccarone. Il ricorso all’oralità e il rispetto del “modo narrativo” del protagonista, permette di restituirne la complessa personalità, facendo risaltare il singolare quanto intenso rapporto di amicizia instaurato con i due musicisti e autori. All’interno il QR code per ascoltare il repertorio di canti eseguiti da Mike nell’ultimo decennio.
La pizzica serpentata. Canti, suoni e danze rituali a Ceglie Messapica
Giovanni Taurisano
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Kurumuny
anno edizione: 2021
pagine: 128
La presente ricerca documenta le diverse forme di espressività musicale e canora della tradizione di Ceglie Messapica. L’autore ha scavato a fondo nella memoria della comunità cegliese e, con un paziente lavoro di indagine, basato su interviste agli ultimi testimoni ancora in vita, ha trovato nuove e importanti conferme dell’esistenza di una pratica magico-rituale utilizzata per curare le persone che si credevano possedute da un animale-simbolo come il serpente. Questa forma di malessere e la relativa cura tradizionale presentano elementi di specificità tali da escluderne il rinvio a mera variante del tarantismo salentino. Allegato cd audio.
Io scrivo la realtà
Cici Cafaro
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Kurumuny
anno edizione: 2012
pagine: 120
Un lungo racconto in cui il flusso dei ricordi sembra riannodare le fila del rapporto tra passato e presente, tra memoria e appartenenza. Un'autobiografia che ci rivela una personalità emblematica e rappresentativa della cultura dell'area grica del Salento. Cici Cafaro è un uomo che sembra aver vissuto dieci vite in una: contadino, ambulante, poi emigrante e soldato, sempre cantastorie instancabile che conosce, come gli antichi aedi, il segreto del ritmo delle parole per incantare.
Corimondo. La strina suoni ecanti di Corigliano d'Otranto
Michele Costa, Luigi Chiriatti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Kurumuny
anno edizione: 2012
pagine: 64
Riallacciare e ricostruire i fili di una memoria spezzata e umiliata anche solo limitatamente ai canti, racconti, biografie: un compito arduo e difficile da portare a termine. I protagonisti e i depositari di questa memoria erano restii al ricordo.La sola idea del ricordare modalità di vita, usi, costumi richiedeva un notevole sforzo di pazienza sia da parte loro che dei ricercatori. Andare in giro per i paesi a "ricercare e cercare" coloro che ricordavano, i grandi 'alberi' di cultura e di canto, richiedeva pazienza, calma e amore profondo per la conoscenza della memoria orale e delle storie delle nostre comunità. In questo contesto Corigliano d'Otranto non costituiva sicuramente un'eccezione. Questo contributo, che ci riporta al periodo aureo dell'indagine sul campo e della documentazione dei repertori tradizionali, è anche un lavoro che rende omaggio alle persone vive, agli ultimi epigoni di una civiltà linguistica, ai custodi delle modalità performative, delle tecniche strumentali e vocali, della memoria sonora (e non solo) della comunità di appartenenza.
Il tempo del bambino e della stella. Come cantavano gli italiani il Natale
Giandomenico Curi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Kurumuny
anno edizione: 2012
pagine: 186
Da dove vengono i nostri canti di Natale? Come sono arrivati fino a noi i testi e soprattutto le melodie? Queste sono le domande a cui prova a dare una risposta la ricerca di Giandomenico Curi, il cui lavoro trova sintesi e realizzazione in un booklet corredato da un Cd audio con 20 tracce sonore. Il Natale con il suo rituale è soprattutto una festa popolare, proprio a cominciare dai canti che raccontano le storie della nascita di Gesù. Molte testimonianze sono state affidate alla tradizione orale e popolare, altri documenti hanno trovato il conforto e la protezione del testo scritto, dell'armonizzazione di maestri appassionati, e poi fondamentale per la trasmissione di tutto questo patrimonio è stata la pratica esecutiva, il fatto cioè che molti canti continuano a essere riproposti di anno in anno, per cui oggi si continua a cantare "Tu scendi dalle stelle", un testo composto e musicato da sant'Alfonso Maria de'Liguori.
Ricci i tuoi capelli. Arie e canti popolari di Cannole
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Kurumuny
anno edizione: 2012
pagine: 84
Lo spirito musicale a Cannole (Le) è ancora vivo. Infatti questa piccola cittadina custodisce anche un altro piccolo grande patrimonio culturale rappresentato da Rosaria Campa, Vincenza Agrosì, Assuntina Tomasi, Gina Luperto, Eva Serra, Rosalba De Lorenzis, e Ada Nocita, sette donne fra i cinquanta e settanta anni, che quasi per caso si sono ritrovate a cantare insieme e da quel momento non hanno smesso di condividere questa comune passione. Nel corso degli ultimi anni la loro attività, fatta di piccole esibizioni, per lo più private, ha suscitato l'interesse di diversi musicisti e ricercatori salentini che si sono avvicendati per studiare e approfondire il loro repertorio, ma sono state poi loro a cercare Luigi Chiriatti, spinte dal desiderio di lasciare una traccia dei loro canti. Al centro dell'indagine che ha dato vita a questa pubblicazione è la voce che è corporeità, spessore, timbro, calore comunicativo, ma che significa anche riannodare i fili della memoria, narrare, testimoniare. Nel repertorio delle donne di Cannole sono confluite arie, romanze e canti narrativi provenienti da tutta Italia.
Canti e suoni della tradizione di Carpino
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Kurumuny
anno edizione: 2011
pagine: 88
"Quando per vecchiaia se ne saranno andati anche gli ultimi cantatori, pastori e contadini nati negli anni '20, non ci sarà più modo di poter ascoltare dal vivo la musica di tradizione di Carpino, e di capire di chi siamo figli, e da dove proveniamo". Con queste considerazioni che danno la misura del lavoro di ricerca condotto, Pio Gravina e Enrico Noviello aprono il loro lavoro Canti e suoni della tradizione di Carpino, composto da due Cd audio e da un libretto allegato, una sorta di guida all'ascolto con i testi dei canti eseguiti, le note dei due curatori e le traduzioni dei canti stessi. Proprio per cercare di salvare dall'oblio un patrimonio straordinario, un vero e proprio giacimento di memorie e di suoni antichi, Gravina e Noviello hanno deciso di intraprendere la stessa strada che prima di loro hanno percorso grandi ricercatori come Alan Lomax, Diego Carpitella e Roberto Leydi. Per due anni Noviello e Gravina hanno frequentato gli ultimi esponenti della tradizione carpinese, accompagnandoli con la chitarra battente e quella francese (quella classica) nei sonetti eseguiti nei tre modi tradizionali, alla montanara, alla viestesana, alla rodiana.
All'ombra delle pupazze in fiore. Antropologia di un rito nella Calabria grecanica
Alfonsina Bellio
Libro: Libro in brossura
editore: Kurumuny
anno edizione: 2010
pagine: 115
In area grecanica una forte tendenza a fare rete tra istituzioni, associazioni culturali e singoli imprenditori, sta dando vita a un rilancio del territorio [...]. È in questo quadro di attenzione ai luoghi e alle culture locali (nel senso alto del termine), che coinvolge diversamente abitanti, forestieri e studiosi, che si inserisce il lavoro di Alfonsina Bellio sul rito delle pupazze che si svolge domenica delle Palme a Bova. Grazie a un'osservazione diretta, a un'etnografia attenta e partecipe, la studiosa ricostruisce attesa, preparazione, andamento di un rito festivo che si presenta con una pluralità di valenze: religiose, sociali, estetiche, artistiche. Da grande conoscitrice della storia e dell'antropologia religiosa del Mezzogiorno d'Italia e del Mediterraneo, come attestano le sue ricerche sui culti mariani, sul mito della Sibilla, "sulle donne veggenti", Alfonsina Bellio non si limita a una pure apprezzabile descrizione del rito, ma va alla ricerca di somiglianze e analogie, ne esplora l'orizzonte culturale con escursioni nelle credenze religiose del mondo antico e con viaggi nell'orizzonte folklorico euromediterraneo.

