La Bancarella (Piombino): Biblioteca del '900
Nel mondo sotterraneo, viaggio in Maremma e all'Elba
Louis Simonin
Libro
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2010
pagine: 54
Mauthausen. Il dovere della memoria
Andrea Gaggero
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2008
pagine: 75
I due delitti Matteotti
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2013
pagine: 80
Matteotti, oltre ad essere un valido studioso di diritto, era un socialista riformista coerente, quasi estremista, anche se i termini possono apparire contraddittori: il suo socialismo era, infatti, maturato nelle cooperative, nelle leghe contadine, nelle amministrazioni locali; per lui il socialismo era soprattutto un fattore di civiltà, la cui scomparsa avrebbe segnato anche la fine della democrazia in Italia. Coerente neutralista durante la prima guerra mondiale, fu un altrettanto coerente antifascista: eletto deputato nel 1919 e poi nel '21, vide nel fascismo la reazione di una borghesia agraria gretta e conservatrice che non voleva perdere i propri privilegi e che era quindi pronta a scatenare le violenze più efferate contro i lavoratori e le loro organizzazioni. Il celebre discorso del 30 maggio pronunciato da Matteotti per denunciare i brogli elettorali ed annunciare un'opposizione dura al governo, spinse Mussolini a fermarlo. E così fu con il rapimento del 10 giugno 1924 che sfociò in un doppio delitto materiale e morale che in questo breve opuscolo viene ricostruito tramite le testimonianze e i documenti dell'epoca.
Poesia laica. Carducci & Pascoli
Ezio Bartalini
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2012
pagine: 52
Il Carducci che interessa il pensiero laico e democratico del Novecento è quello "giacobino" della stagione delle grandi speranze di rinnovamento, l'anticlericale, il massone contro ogni forma di moderatismo. Non è un caso che un personaggio come Ezio Bartalini, socialista e massone, cultore della poesia di impegno civile, nella sua rievocazione del poeta e dei suoi "rapporti" con Pio IX, nel 1949 accenni alla svolta moderata dopo le elezioni del 1948 e al ruolo dell'"altro Pio", Pio XII, il cui ruolo era stato fondamentale per la vittoria della DC. Pascoli certamente fu positivista, se positivismo è la dottrina, che rifiuta ogni metafisica e pone come tema d'ogni conoscenza scientifica la realtà, spoglia d'ogni pregiudizio. Bastano a farne certi non solo i dati biografici dell'adesione giovanile del Poeta studente al movimento anarchico romagnolo e la successiva documentata partecipazione alla Massoneria con la sua famosa ponderata protesta del 1909 per l'assassinio di Francisco Ferrer. Né varrebbero a sottrargli quel titolo le innumerevoli concessioni al richiamo irrazionale del sentimento, che agì tanto sensibilmente sullo stesso Augusto Comte, fondatore del Positivismo.
Zavattini(za) nella mia vita
Isa Bartalini
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2011
pagine: 72
"Il dattiloscritto di Isa Bartalini, datato 1991, donato in copia al curatore da Lilia Hartmann e depositato presso l'Archivio Storico della Città di Piombino a disposizione degli utenti (come documento allegato al fondo "Bartalini - Gaggero") è stato riprodotto nella sua integrità. Ho aggiunto a parte la corrispondenza di Isa Bartalini a Cesare Zavattini conservata presso la Biblioteca Municipale "Panizzi" di Reggio Emilia, Archivio Zavattini, Arch. ZA Corr. 609 ed ottenuta in copia grazie alla disponibilità di Giorgio Zoccolari e Chiara Boschini, che ringrazio vivamente, insieme al figlio di Cesare Zavattini, Arturo Zavattini. Per non intaccare la narrazione di Isa con l'inserimento delle sue lettere a Za ho preferito indicare nel testo stesso il riferimento alle varie lettere o cartoline che sono state riprodotte in Appendice (assieme all'articolo di Isa su De Sica del 1942)." (Tiziano Arrigoni)
Il rosso vessillo. David Lazzaretti e i suoi seguaci
Libro: Libro in brossura
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2011
pagine: 84
Fu Ambrogio Donini, storico delle religioni e comunista, a parlare, negli anni Cinquanta, allo storico inglese Eric J. Hobsbawm della strana storia del barrocciaio David Lazzaretti e dei suoi seguaci riuniti in un remoto angolo di terra toscana che non era quella della "Florence" anglotoscana, ma una montagna boscosa, l'Amiata, abitata da agricoltori, pastori e minatori. Hobsbawm si interessò al caso e studiò il cosiddetto "Santo dell'Amiata" che era stato ucciso brutalmente dalle forze dell'ordine nel 1878 ad Arcidosso. "Lassù sul monte Amiata / è morto Gesù Cristo / da vero socialista / ucciso dai carabinieri" ricorda una canzone amiatina. Il pericolo socialista nelle parole di David era stato paventato dai ceti dirigenti conservatori dell'Amiata: "Inni rivoluzionari; gridasi evviva la repubblica, l'annientamento dei troni e dell'attuale ordine di cose in Italia; stimolasi a scuotere il giogo e infine accendesi gli animi di una massa di gente riscaldata al fuoco di una religione fomentatrice di passioni e rapine, di puro socialismo".
Il monsignore e il socialista. Angelo Roncalli a Istanbul
Ezio Bartalini
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2010
pagine: 56
L'isola di Buyukada (Arcipelago Prinkipo) si trova al largo della costa di Istanbul: è una piccola isola molto frequentata d'estate In questo piccolo angolo di paradiso mediterraneo, che doveva loro ricordare la patria lontana, si ritrovavano regolarmente, nel periodo estivo, due italiani diversissimi per formazione, cultura , destini personali, ma accomunati dall'amore per la cultura e della conversazione intelligente. Il primo era un laico intransigente, di idee socialiste, arrivato a Istanbul dopo lunghe traversie, fuggito dall'Italia per le sue idee antifasciste: era il professor Ezio Bartalini che insegnava nell'Università di Istanbul, in Turchia dal 1927. Nonostante le idee antifasciste, si era ben inserito nella piccola comunità italiana di Istanbul e si era avvicinato agli ambienti kemalisti fino a conoscere anche il presidente Mustafà Kemal, il celebre Ataturk . L'altro era il nunzio apostolico Angelo G. Roncalli, il futuro Giovanni XXIII. Questo libro è una testimonianza della loro amicizia dell'affinità, delle loro speranze in un periodo buio nella storia d'Europa.