La Nuova Italia: Metodi Storia
Le armi di Orfeo. Musica, identità nazionali e religioni politiche nell'Europa del Novecento
Marco Gervasoni
Libro
editore: La Nuova Italia
anno edizione: 2002
pagine: 275
In che misura Schönberg e Stravinskij sono indispensabili a comprendere la storia del Novecento? I quartetti e le opere liriche, gli inni nazionali e le fanfare possono essere analizzati come fonti dello storico dell'età contemporanea? E ancora, queste opere hanno influito sullo stesso "farsi" della storia? A partire da un approccio storiografico innovativo, che guarda alle più avanzate ricerche dela "cultural history", il volume risponde a tali domande affrontando, da un punto di vista metodologico, il rapporto tra storia e musica e guardando ai prodotti del mondo musicale come a testimoni, a volte privilegiati, per la comprensione degli immaginari politici e sociali.
Il nostro concerto. La storia contemporanea tra musica leggera e canzone popolare
Marco Peroni
Libro
editore: La Nuova Italia
anno edizione: 2001
pagine: 190
Come agisce la musica nella storia? In che modo possiamo servirci delle canzoni per raccontare un periodo storico? E in che modo possiamo interrogare le canzoni, cercando di trarre da esse informazioni, anche al di là delle intenzioni dei loro autori? In ambito storiografico, attorno alla musica si è sedimentata una sorta di diffidenza, giustificata solo in parte dalla natura complessa e ambigua del documento-canzone: oggi questa diffidenza comincia a lasciare spazio a una nuova consapevolezza metodologia e la musica si avvicina progressivamente alle altre nuove fonti (cinema, televisione, fotografia) che hanno fatto la loro irruzione nella ricerca storica contemporanea.
La passione e la ragione. Fonti e metodi dello storico contemporaneo
Giovanni De Luna
Libro
editore: La Nuova Italia
anno edizione: 2001
pagine: 292
Dalla storia contemporanea affiorano segnali di inquietudine. Si è parlato di fine della storia, di una sua crisi gravissima, alimentata dall'interruzione dei contatti tra le generazioni, dal diffondersi di irrazionalismi incontrollati. L'autore riflette su cosa significhi oggi fare lo storico della contemporaneità, tra l'invasività dell'uso pubblico della storia e la sfida epistemologica dei nuovi media.