Le Lettere: Novecento/duemila
Da qualche parte nello spazio. Poesie 2011-2021
Fabio Pusterla
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2022
pagine: 295
Il volume propone un’antologia della scrittura in versi di Fabio Pusterla, uno dei maggiori poeti contemporanei italiani, che ripercorre gli ultimi dieci anni della sua attività. La scelta abbraccia i testi più significativi delle raccolte Corpo stellare (2011), Argéman (2015) e Cenere, o terra (2018), e ha come filo conduttore il rapporto uomo/natura, oggi al centro del dibattito ecocritico. La sezione conclusiva presenta inoltre una serie di inediti, che danno conto del lavoro in corso di un poeta insieme fedele a sé stesso e originale, coerente ma aperto a nuove forme e nuovi temi. Il libro è arricchito da un prezioso autocommento autoriale, che accompagnerà il lettore insieme al saggio di Massimo Natale.
Diario del sonno
Paola Silvia Dolci
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 228
Paola è una ragazza dominante, spregiudicata, dai sentimenti complessi. Dopo la laurea in ingegneria sente progressivamente emergere i fantasmi della propria adolescenza: le molestie, le violenze, gli abbandoni. Da quel momento la mente deraglia e i suoi pensieri si schiantano contro il mondo esterno. La diagnosi clinica è precisa: «assenza di controllo degli impulsi e depressione maggiore». Questo libro è la cronaca di un salto nel vuoto, dove si alternano esperienza e rielaborazione inconscia di quella esperienza, e la realtà dei fatti è sempre in bilico fra verità e menzogna. In preda a un dolore che erode i nervi, Paola percorre il labirinto della psicanalisi affidandosi alla guida di un terapeuta paziente e fedele, che la salva dai tentativi di suicidio. Da lì si snoda un percorso tortuoso verso la guarigione, raccontato con uno stile ipnotico e potente, sospeso tra prosa e poesia. Postfazione di Marco Giovenale.
La bella vita
Antonio Turolo
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 131
Dopo alcuni anni di silenzio, Antonio Turolo torna alla poesia con una raccolta insieme fulgida e crudele, in cui l'inchiostro sembra sgorgare direttamente da una ferita. Turolo riprende e rielabora alcune sue ossessioni tipiche, quali la malattia, le dipendenze, il disagio psichico e i ricoveri ospedalieri, alternando episodi della propria storia familiare e inquietanti fatti di cronaca. Un peso decisivo ha il rapporto, sempre ambivalente, con la città di Treviso e con il Veneto, come pure la dimensione del viaggio, più immaginario che reale. Nella sezione finale del volume emerge invece una singolare tensione religiosa, innescata da ricordi infantili o adolescenziali, che rivela al lettore un risvolto inedito e inatteso della poesia di Turolo. Premessa di Flavio Santi.