Le Lettere: Quaderni della Società dantesca italiana
Nel Duecento di Dante
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2020
pagine: 365
Il volume presenta un ampio affresco del mondo storico e umano della “Commedia”, attraverso la trattazione di una serie selezionata di personaggi riferibili principalmente al Duecento. Studiosi di letteratura e storici si confrontano, ora offrendo dei rinnovati profili dei personaggi, ora analizzandone aspetti e caratteristiche ancora inedite. L'insieme degli interventi, concepiti in origine per un convegno tenutosi presso la Società Dantesca Italiana, offre ampio materiale per approfondire alcuni dei principali nodi interpretativi del poema, affrontati attraverso un taglio interdisciplinare che mira a cogliere la complessità del mondo dantesco attraverso il campionario di umanità in esso rappresentato.
Miti, figure, metamorfosi. L'Ovidio di Dante
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2019
pagine: 475
«Fra le numerose ragioni che hanno portato i lettori medievali a riconoscere nel libro ovidiano delle Metamorfosi la "Bibbia dei poeti" poté Dante individuare quelle che meglio si adattavano al senso generale suo di ri-scrittura e di re-interpretazione del mondo classico: l'idea che il desiderio, le passioni umane, la spinta creativa dell'uomo fossero i valori capaci di dare un senso primo all'avventura di tutti coloro che vengono presi nel giro del tempo e del mondo. È per questo che nel guardare alle vicende di Orfeo, di Narciso, di Pigmalione, di Aracne e di tanti altri protagonisti della sublime poesia ovidiana trascorsi a personaggi del poema dantesco anche noi possiamo vedere in azione il bruciante desiderio di ciascuno inteso alla fuga dalla propria condizione mortale di finitezza, l'impulso a confrontarsi coi limiti dell'esistenza umana condotto al punto da creare una situazione il più delle volte di sconfitta, di scacco, di irrimediabile rinuncia al progetto di un superamento dell'ordine imposto al mondo dalla religione di Venere o degli dèi in generale. Non è chi non veda in questo istinto 'deviante' che caratterizza molti degli eroi negativi delle Metamorfosi i segni sparsi dell'immagine di un universo antico misurata proprio sui temi che stavano alla base, pure nel Medioevo, di un concetto di cultura o di creazione affine all'idea di un'impresa superumana, sfida alle misure del mondo condotta sì oltre i limiti ma anche invariabilmente destinata al riconoscimento di un'inattaccabile superiorità del divino: tale da squadernare una galleria di personaggi già mitici ma resi anche leggendari proprio dall'incompiutezza del loro destino sognato, dall'impossibilità di arrivare al fine del loro immaginato — e spesso nefando — intento di cambiare le regole di un'esistenza che vede gli dèi in alto e l'uomo in basso [...]. (dalla Premssa)
Da Boccaccio a Landino. Un secolo di «lecturae Dantis». Atti del Convegno internazionale (Firenze 24-26 ottobre novembre 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 463
Argomento degli studi raccolti nel volume sono le antiche lecturae Dantis, quelle che per tutto il Quattrocento hanno fatto seguito alle letture pubbliche avviate da Boccaccio e che, mai oggetto di indagine sistematica, al più confinate nell’aneddotica localistica, hanno segnato a fondo e con continuità, e non solo a Firenze, la stagione immediatamente successiva a quella dei grandi commenti trecenteschi. Si tratta di un fenomeno complesso, tutto da recuperare nei termini specifici del suo svolgimento e in cui all’evidenza delle implicazioni ideologiche, tanto propriamente politiche che culturali e religiose, si uniscono sottili questioni giuridico-amministrative. All’obiettivo principale, che è naturalmente una collocazione non solo più piena ma anche più consapevole della ‘presenza’ e dell’‘uso’ di Dante a Firenze nella stagione dell’umanesimo triumphans e dell’affermazione progressiva dei Medici, si affiancano altri più circoscritti e a quello direttamente connessi come la ricostruzione documentata della serie delle lecturae, la messa a fuoco delle logiche che di volta in volta le hanno promosse, la determinazione dei luoghi e delle modalità del loro svolgimento, lo studio delle figure professionali coinvolte. Quanto acquisito consente di cominciare a rispondere a domande del tipo ‘perché leggere Dante’, o anche ‘per chi leggerlo’, così come a quelle correlate ‘come leggerlo’ e ‘dove leggerlo’, che comportano risposte anche molto diverse nel succedersi delle stagioni e dei luoghi. Il che consente di recuperare quello spazio pubblico condiviso che è sia espressione e riprova della vitalità del culto di Dante sia anche un ponte in grado di collegare il Dante del singolo (del singolo lettore, esegeta, copista, miniatore) a quello ‘di tutti’. Quel Dante fatto espressione prima di una città e poi di una nazione per essere riconosciuto oggi patrimonio universale.
I classici di Dante
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2018
pagine: 279
Che cos’è per Dante un classico? E insomma come egli pratica la lettura e il dialogo con gli antichi prima che questa attività intellettuale diventi la moda caratterizzante della civiltà europea dell’Umanesimo? Nove incontri con Ovidio e Lucano, Virgilio, Cicerone, Seneca, Stazio, Agostino e anche Omero e il Libro dei Salmi raccontano e discutono problemi di tipo esegetico, lessicale, narrativo, testuale e culturale.
Per Cristoforo Landino lettore di Dante. Il contesto civile e culturale, la storia tipografica e la fortuna del «Comento sopra la Comedia»
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2017
pagine: 222
"Quando, un paio d'anni or sono, Lorenz Böninger venne a trovarmi a Villa I Tatti con la proposta di un convegno sul Comento sopra la Comedia di Cristoforo Landino, la mia reazione fu subito favorevole. La prima stampa fiorentina della Commedia di Dante, la famosa edizione del 30 agosto 1481 con le tavole disegnate da Sandro Botticelli e il commento landiniano ispirato da Marsilio Ficino, è uno dei grandi monumenti della storia del libro, della fortuna di Dante e della cultura rinascimentale, ma, benché notissimo e molto studiato, esso presenta, o presentava, delle zone d'ombra che la ricerca non era ancora riuscita a illuminare. Ora il dottor Böninger aveva grosse novità in proposito. Negli archivi della corte del Podestà di Firenze aveva reperito nientemeno che una copia del contratto, stipulato la vigilia di Natale del 1480, per la stampa delle «tre Comedie di Dante chol chomento nuovamente composto» di Cristoforo Landino. Dopo Foligno, Mantova, Venezia, Napoli e Milano, anche Firenze avrebbe avuto il suo Dante, anzi ne avrebbe avuto ben 1125 copie a stampa, quant'erano appunto le copie promesse dal contratto." (Dalla Premessa)