Ledizioni: Testi e testimonianze di critica letteraria
Finzioni testimoniali. Scritture di un tempo infestato
Andrea Suverato
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2023
pagine: 160
Negli ultimi anni, si è assistito a una straordinaria rinascita del romanzo storico. Da Sebald a Littell, da Énard a Janeczek, da Haenel a Tarabbia, da Amis a Falco: il nuovo millennio in letteratura si è aperto con un ritorno sui luoghi delle più atroci catastrofi del Novecento, in un'opera di rilettura continua degli eventi che hanno orientato la nostra storia recente. In questo processo, salta agli occhi come un gran numero di testi abbia scelto di adottare il filtro della soggettività vittimizzata, incrociando gli strumenti della finzione con gli stilemi e le posture tipiche della testimonianza. Che cosa innesca questo ritorno sistematico tra le pieghe tragiche del nostro passato? Perché il racconto storico – discorso pubblico, se ce n'è uno – appare oggi sempre più nelle vesti di racconto dell'io? Quali effetti produce l'incrocio tra la retorica persuasiva del testimone e gli artifici di marca romanzesca? Sono alcune delle domande alle quali il libro cerca di dare risposta. Attraverso un'analisi narratologica incentrata sulle costanti e le varianti stilistico-formali delle finzioni testimoniali, si definiscono qui i contorni di un tempo infestato, il nostro tempo, sospeso tra la compulsione a interrogare ciò che è stato e la ricerca di un varco che porti al futuro.
Tempo della fine e fine del tempo. Poesia, teatro e pensiero nell’ultimo Giudici
Riccardo Corcione
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2023
pagine: 305
Gli ultimi dieci anni della vita in versi di Giovanni Giudici ospitano una stagione creativa sorprendentemente coesa e originale, illuminata da immagini riepilogative e da processi che gettano una luce inedita sull'intera opera. Le raccolteQuanto spera di campare Giovanni (1993), Empie stelle (1996) ed Eresia della sera (1999), la drammaturgia Perché mi vinse il lume d'esta stella (1991) e prose comeAndare in Cina a piedi (1992) testimoniano una riflessione sul senso della fine e, all'indomani della caduta del muro di Berlino, aprono un dialogo diretto con il Novecento e con la sua complessa eredità. Riccardo Corcione fa di questa intersezione fra fine biologica e fine storico-culturale la bussola ermeneutica diTempo della fine e fine del tempo. Attraverso la ricostruzione di un tessuto intertestuale ampio e complesso, questo saggio segue i movimenti e le impennate di un "pensiero poetante" inesauribile. Dall'intreccio sapiente fra i libri degli anni Novanta e altri testimoni coevi (gli articoli apparsi sul «Secolo XIX», sull'«Unità» e sul «Tirreno», i carteggi con vecchi e nuovi interlocutori e soprattutto le inedite sedici agende 1989-2002 appartenute al poeta), emerge un pensiero lucido e di respiro europeo, che chiama in causa autori come Kafka, Yeats, Frost, Eliot, Celan, Pascoli, Saba, Noventa, Caproni, Fortini, Pasolini e Zanzotto, e filosofi come Benjamin, Weil, Blanchot, Arendt, Illich, Bodei, Blumenberg, Givone e Agamben. Tempo della fine e fine del tempo ci parla di una poesia quotidiana e metafisica, che fa della dialettica con la fine la sua sfida più alta. Fine esistenziale, storica, ontologica, linguistica: da ultimo, grande poeta e intellettuale del Novecento, Giudici non rinnega il secolo di cui accompagna il tramonto, ma ha il coraggio di abitarne la fine e condividerne ogni contraddizione, in una sintesi pregna di interrogativi. Prefazione di Fabio Pusterla.