L'Iguana: Verde
Quando nascesti tu, stella lucente
Nadia Tarantini
Libro: Libro in brossura
editore: L'Iguana
anno edizione: 2017
pagine: 404
Abbandonereste corpo e memoria per vivere in eterno? 2346. Sotto la Calotta, dove vivono alcune migliaia di Sopravvissuti al Grande Disastro, i Trentenni della Prima Generazione assaporano gli ultimi dodici mesi da esseri umani completi. Dopo diciassette vite, transitando da un’ibernazione all’altra per rallentare l’invecchiamento, sono in procinto di guadagnare l’eternità. La contropartita prevede la rinuncia definitiva a ogni ricordo, alla sensibilità del corpo e alle emozioni: saranno innestati nei Cubi cerebrali che custodiranno il loro patrimonio e lo metteranno a frutto. In attesa del suo innesto, la protagonista Marcela si imbatte nei Sepolti, che hanno rifiutato le ibernazioni per assecondare l’invecchiamento naturale fino alla morte. Destinata a rivelare al suo mondo la verità del Grande Disastro, decide di indagare a fondo.
Potrebbe trattarsi di ali
Emilia Bersabea Cirillo
Libro: Libro in brossura
editore: L'Iguana
anno edizione: 2017
pagine: 170
Sette storie che screditano il senso comune e destrutturano i canoni estetici per svelare le vicende di un corpo femminile destabilizzante e tremendamente attuale: metamorfico, siliconato, deforme, straziato, eterno luogo di attraversamenti, dispute, maternità dolorose, assenze. Sette storie che raccontano di chimere, real doll e donne fuori misura, fatte di carne, forniture di plastica, innesti ferini, uteri dati in affitto. Così Emilia Bersabea Cirillo mostra che la vita vera eccede i codici del sapere e del potere, che nascere donna non è un fatto inequivocabile e che i soggetti davvero strabilianti appartengono sempre a un ordine impreciso. Perché il corpo femminile è imperfetto, morfologicamente dubbio, inquietante.
Un inverno a Maiorca
George Sand
Libro: Libro in brossura
editore: L'Iguana
anno edizione: 2017
pagine: 196
Perché viaggiare se non si è costretti? Un inverno a Maiorca è la cronistoria della disfatta totale, geografica e sentimentale, che porta George Sand a schierarsi con i sedentari. «Tutti noi, quando abbiamo un po’ di tempo libero e di denaro, viaggiamo, o piuttosto fuggiamo, perché non si tratta tanto di viaggiare quanto di partire, capite? Chi non ha un dolore da cui distrarsi o un giogo di cui sbarazzarsi?». Si parte per noia, per insofferenza, per chiudersi una porta alle spalle o per interrompere il solito tran tran. Niente a che vedere con la voglia di scoprire il mondo. Anzi: quando il mondo fuori si rivela sul serio, risulta spesso deludente. Come accade a George Sand, che con i figli e il nevrotico compagno Fryderyk Chopin trascorre alle Baleari l’inverno del 1838, raccontato in questo raffinato resoconto demolitorio. In prima edizione italiana. Testo francese al sito www.liguana.it.