Logos: Fumetti
Caboto
Jorge Zentner
Libro: Libro in brossura
editore: Logos
anno edizione: 2018
pagine: 96
Caboto? Cabot? Gavotto? Caputo? Gaeta? Di colui che fu Piloto Mayor del Regno di Castiglia per trent’anni e a cui si attribuisce il merito di aver tracciato il primo mappamondo non sappiamo con certezza neppure il nome. Di sicuro l’uomo noto ai più come Sebastiano Caboto nacque a Venezia, figlio dell’esploratore Giovanni Caboto, intorno agli anni 1477–1484, fu presto condotto in Inghilterra e tra questa e la Spagna divise per tutta la vita i suoi servigi di cartografo ed esploratore. Alcuni dicono che fu un ciarlatano, bugiardo e intrigante. Fin da quando Jorge Zentner iniziò a lavorare al testo, gli fu subito chiaro che il “racconto storico” al quale si accingeva in realtà non poteva che essere un “racconto del mistero”. Scrivere una biografia era impossibile: sarebbe stato come tentare di navigare per mari ignoti con l’ausilio di poche mappe incomplete e imprecise. Ma della mancanza di testimonianze certe e coerenti, l’autore e l’artista decisero di avvantaggiarsi, scegliendo di porre proprio il mistero al centro della loro opera. Le riflessioni sulla possibilità di narrare questa storia prendono così corpo nel lento monologo del narratore alle prese con una biografia ricca di lacune, le stesse delle carte geografiche di fine XV secolo, in cui vastissime zone inesplorate erano ancora bianche o contrassegnate da un punto di domanda. Rendendoci partecipi del proprio flusso di coscienza, il narratore cerca di addentrarsi nell’oscurità della mente di Caboto e dei suoi uomini e al contempo si interroga sulla difficoltà di un racconto che richiede di compiere delle scelte, orientarsi tra fonti contraddittorie, tessere insieme le fibre di innumerevoli destini personali, senza alcuna certezza del confine tra la verità storica e la propria immaginazione. L’avventura intorno alla quale ruota il libro cominciò il 3 aprile del 1526, a Sanlúcar de Barrameda, con l’obiettivo di trovare un passaggio verso le Molucche, verso il territorio delle spezie. Le navi arrivarono alla costa del Brasile, all’altezza del Pernambuco, e qui Caboto riunì gli ufficiali della spedizione comunicando un cambiamento nei piani: voleva entrare, per esplorarlo, nel Río de la Plata. I motivi del cambio di rotta sono ignoti: alcuni parlano di un incidente di navigazione, altri di patti segreti con Re Carlo I, altri ancora vi leggono la febbre dell’ambizione economica, alimentata dai racconti di chi era sopravvissuto alle precedenti spedizioni. Ma, al di là della vicenda, a emergere da queste pagine è soprattutto il carattere forte ed enigmatico di Caboto, emblema di una civiltà imperialista e al tempo stesso novello Ulisse dantesco, incarnazione dell’ambizione e della sete di conoscenza. Le tavole, realizzate con pastelli e matite colorate, si richiamano ai dipinti del Cinquecento e del Seicento (in particolare, quelli di Caravaggio e Velázquez) e a opere cinematografiche come Aguirre, furore di Dio di Werner Herzog. In alcune immagini Mattotti integra fotocopie a colori di documenti storici, ritoccate in modo da ricreare l’aspetto polveroso degli antichi manoscritti. Dominano immensi paesaggi con una prevalenza di tonalità scure, che ci invitano a far saltare ogni punto di riferimento per addentrarci nel cuore di tenebra, abbandonarci a un viaggio senza ritorno verso l’ignoto. Prima opera di Mattotti a tema storico, Caboto è stato originariamente realizzato su commissione dell’editore spagnolo Planeta per il cinquecentenario della scoperta dell’America. Apparso in traduzione italiana nel 1997 per l’editore Hazard, il libro è oggi ripubblicato come terza tappa di un progetto editoriale che ripercorre l’evoluzione artistica del Lorenzo Mattotti fumettista.
Gran vampiro. Volume 1
Joann Sfar
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2018
pagine: 208
Un'ombra aleggia sconsolata nel cielo della città di Vilna, in Lituania. Fernando il Vampiro non trova pace: Liù, la sua ragazza-mandragora, l'ha tradito con il suo migliore amico Michele, lasciandolo in preda alla rabbia e allo sconforto. Di tanto in tanto scivola attraverso una finestra e morde qualche succulento collo femminile... ma piano, con un dente solo, per non fare più male di una puntura di zanzara. Un gentiluomo come lui non può certo svegliare una fanciulla nel cuore della notte! Questa sua onesta attività di vampiro è spesso turbata dalle incursioni di strambi personaggi: c'è Aspirina, che lo ama alla follia come solo una vampira eternamente adolescente può fare; Michele che cerca di riconquistare la sua amicizia; il lupo mandrillo che vuole dargli lezioni di abbordaggio e la polizia di Vilna che lo costringe a indagare su un omicida seriale, per non parlare del tormentato rapporto con Liù. Fernando prova a partire, ma neanche in viaggio riesce a stare tranquillo: in crociera si ritrova nel bel mezzo di una sparatoria tra un dandy inglese e alcune mummie egizie, mentre a Parigi una turista giapponese attenta alla sua vita fotografandolo con il flash... E se tutte queste disavventure fossero proprio quello di cui Fernando ha bisogno per movimentare la sua esistenza immortale ed eternamente uguale a sé stessa? In questo primo volume dedicato al Gran Vampiro, sono raccolti quattro episodi: Cupido se ne frega, Mortali per la testa, Translatlantica in solitario e Mentre Vilna dorme. I lettori affezionati di Sfar potranno ritrovare i protagonisti di Piccolo Vampiro con qualche anno e qualche grattacapo in più, e incontrare nuovi personaggi come i poliziotti Vincent Ehrenstein e Humpty Dumpty, l'Uomo-Albero, l'eremita dei boschi Elia con il suo Golem, Liana ("ma tutti la chiamano Liù"), le belle sorelle vampire Aspirina e Josamicina e uno stuolo di altre fanciulle che faranno battere il cuore del vampiro più malinconico, ironico e imbranato della storia del fumetto.
Stigmate
Claudio Piersanti
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2018
pagine: 200
Quarantun anni, orfano, forte bevitore, occupato saltuariamente, si mantiene facendo il barista e vendendo sottobanco sigarette di contrabbando. È questo, per sommi capi, il ritratto dell'anonimo uomo che un giorno riceve in sogno una strana rivelazione e si risveglia sanguinando dalle palme delle mani. Un balordo collerico puzzolente di alcol, senza un preciso scopo nella vita, sembrerebbe l'ultima persona al mondo meritevole di ricevere le ferite dei santi. Lui stesso si ribella quando qualcuno parla di stigmate, i medici sono convinti che si ferisca da solo, i clienti del bar si lamentano delle macchie che lascia sui bicchieri, il suo datore di lavoro lo considera malato e lo guarda con raccapriccio. In compenso, i vicini di casa vanno a omaggiarlo in processione con santini e ceri votivi. ""Quale sarà il disegno di Dio, in tutto questo?" si domanda il lettore fin dall'inizio, e se lo chiede anche il protagonista dopo che l'inspiegabile "miracolo" lo ha portato alla rovina. A causa di questo "dono", infatti, finisce per perdere il lavoro e la sua casa viene distrutta dal fuoco delle candele offerte dai suoi adoratori. "Siamo robaccia destinata a marcire" mormora l'uomo, sconfitto, crollando lungo la strada. Una sentenza di condanna che alla fine verrà ribaltata. Stigmate è una sorta di mistero medievale ambientato in un contemporaneo contesto urbano che appare via via più minaccioso, degradato e terribile, popolato da una serie di figure marginali, tra cui individui rapaci, disonesti e violenti ma anche creature fragili e sventurate. In perfetto connubio con il testo poetico e aspro di Claudio Piersanti, la vicenda prende corpo nelle illustrazioni in bianco e nero di Mattotti, qui quanto mai materiche, sporche, realizzate mediante tratti nervosi di pennino che portano il nero a emergere con forza, spesso con furia, dalla pagina bianca, come grovigli di linee da cui, anticipando lo stile di Hansel & Gretel e Oltremai, affiorano figure, volti, paesaggi. Una storia intrisa di religiosità, in cui l'esistenza di un uomo, dalla caduta alla rinascita, passando per una felicità temporanea tragicamente perduta, assurge a moderna parabola sul valore di ogni essere umano. Una parabola che insegna come, toccando il fondo del proprio personale inferno, a chiunque sia dato risollevarsi fino alla salvezza, anche agli individui che vivono ai margini della società - evangelicamente, gli ultimi destinati a essere i primi. "Stigmate" viene oggi ripubblicato come seconda tappa di un percorso editoriale che ripropone in una nuova veste l'evoluzione artistica del Lorenzo Mattotti fumettista.
L'uomo alla finestra
Lorenzo Mattotti
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2018
pagine: 176
Un romanzo fatto di parole e immagini in bianco e nero che appaiono evanescenti ed evocative, creano spazi da riempire. Protagonista della storia è uno scultore con gli occhi "morbidi" e una personalità sfuggente; dalla sua finestra sui tetti osserva il piccolo universo della città in trasformazione immaginando altre luci e lontane quotidianità. La sua vita si intreccia a quella di una serie di personaggi che gli offrono l'occasione di pensare e di ripensarsi. Tra questi spiccano tre figure femminili: Irene, la ex moglie a cui è legato da un rapporto tenero e irrisolto; Aurora, un incontro casuale culminante in un momento di passione; la botanica Miriade che si dedica alla sua serra in attesa di ricevere le piante che l'amato le invia dai suoi viaggi. Tra i personaggi maschili, l'amico filosofo costretto in un letto di ospedale, lo "squarciatore" che non riuscendo a sostenere l'impatto delle opere d'arte prova l'impulso di distruggerle, il professore che per viltà si sottrae all'affetto di Miriade. L'esplorazione di queste relazioni si sviluppa fianco a fianco con il tema della creazione artistica che, al pari dei rapporti umani, non serve a "far nascere ancora solidità o altre sicurezze, ma perché più cose si sfiorino, e sfregandosi appena creino altro". Tutte queste tensioni prendono corpo nei poetici dialoghi firmati da Lilia Ambrosi e nelle immagini in cui i segni rarefatti a penna sottile delle figure coesistono con geometrie urbane rese accuratamente, mentre il tratto si sfalda, anche nelle architetture, sotto la pressione delle perturbazioni atmosferiche, e deflagra nelle sequenze dedicate agli incubi, riecheggiando lo stile di Jackson Pollock e preannunciando il Mattotti di Hansel & Gretel e di Oltremai.
Il libro sacro
Nicolas Arispe
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2017
pagine: 80
Il libro reinterpreta sette episodi dell'Antico testamento: la Genesi, il sacrificio di Isacco, la venuta dell'Angelo vendicatore, i dubbi di Giobbe, le lamentazioni di Geremia, le profezie di Ezechiele e la punizione di Giona. Sulla scia dell'operazione compiuta in Pinocchio e Moby Dick con il mito del Leviatano, e mosso dai ricordi d'infanzia legati al catechismo e a un vecchio libro di racconti biblici per bambini, Arispe decontestualizza (nel tempo e nello spazio) queste antiche narrazioni, popolandole di esseri per metà uomo e per metà animale, per "ripensarne la dialettica" e sintetizzare in poche scene icastiche in bianco e nero tutta la forza e l'universalità del più arcaico dei libri. È così che nella Genesi Dio veste i panni di un solitario ingegnere in una centrale nucleare; Ezechiele si reincarna in un essere a metà tra un minotauro e un dirigente d'azienda; il sacrificio di Isacco è replicato in seno a una desolata comunità di orsi polari; e Giona indossa i panni di un lupo che viaggia su una specie di caravella rinascimentale... La mescolanza di simboli e il rovesciamento di significati, insieme ai riferimenti alla contemporaneità, rimettono in discussione le nostre certezze, facendoci riscoprire la dimensione più poetica e assoluta dell'Antico testamento. La raffinata maestria del tratteggio a china dell'illustratore argentino, memore tra gli altri dell'opera di William Blake, Robert J. Flaherty e Francisco Salamone, ci restituisce un universo mitologico che trova nella Bibbia una chiave di lettura della nostra società. Una graphic novel ispirata a sette episodi dell'Antico Testamento.
Ghirlanda
Jerry Kramsky
Libro: Libro rilegato
editore: Logos
anno edizione: 2017
pagine: 392
“Oltre i sospiri delle nubi, tra gli orizzonti del crepuscolo, si stende la terra di Ghirlanda. Le sue vaste piane e i morbidi pendii sembrano trattenere la luce, il clima è mite. Laggiù da tempo immemorabile vivono i Ghir, un popolo di esseri pacifici, che amano contemplare le magie del territorio con il loro stupore di bambini antichi”. In un mondo fantastico popolato da creature immaginarie e meravigliose, Ippolite – il figlio dello sciamano – parte alla ricerca della moglie Cocciniglia, scomparsa ormai da sette giorni dal villaggio dei Ghir. Ancora non sa che il suo viaggio sarà molto più lungo e insidioso di quanto possa prevedere, perché è l’intero Paese di Ghirlanda a essere in pericolo, minacciato da una terribile maledizione e dal germe letale della malvagità. Per salvare la sua famiglia e tutto il popolo dei Ghir, Ippolite dovrà spingersi oltre i confini dei territori conosciuti, fin nelle sterminate e spaventose Terrae Incognitae e persino oltre, là dove i vivi non sono ammessi, alla ricerca del cuore congelato del Monte Rauco. Una storia di amore e coraggio, di fedeltà e riscatto, che ci parla però anche della nostra intrinseca debolezza e della nostra prontezza a chiudere la mente e il cuore per farci governare dagli istinti più biechi, ammaliati dal carisma di false guide verso la salvezza. I morbidi disegni in bianco e nero di Lorenzo Mattotti si uniscono ai suggestivi testi di Jerry Kramsky per creare un universo onirico e allegorico che, nelle parole dell’illustratore, “rievoca l’ingenuità originaria di vecchi fumetti come Alley Oop e i Moomin, ricchi di animali strani e teneri, ma anche capaci di emozionarsi e di soffrire”. Lo straordinario talento dei due autori ci accompagna così per mano in un’avventura fiabesca nei più profondi meandri dei loro sogni, restituendoci un’opera di respiro epico che è allo stesso tempo ricerca personale e viaggio oltre i limiti del fumetto tradizionale. A 15 anni da Jekyll & Hyde, Mattotti e Kramsky tornano a firmare un nuovo progetto insieme: Ghirlanda, una storia a fumetti che ha richiesto ben 10 anni di lavorazione ed è pubblicata in contemporanea in Italia e in Francia.
R.I.P. Best of 1985-2004
Thomas Ott
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2016
Un suicida che per quanto insista proprio non riesce a morire e poi è vittima di un disastro atomico, un astronauta che nello spazio si ritrova circondato da ammalianti creature marine, la morte che pesca cappelli all'amo, incidenti stradali, soldi, sesso, zombi, clown suicidi, conigli diabolici e poi ancora torture, scene di guerra e "dieci modi per uccidere tuo marito". È una galleria di personaggi disturbati e a tratti raccapriccianti quella che popola i racconti brevi pubblicati da Thomas Ott tra il 1985 e il 2004 in Tales of Error (1989), Greetings from Hellville (1995) e Dead End (1996), con qualche inedito. In ciascuna delle storie che si succedono, e che non riusciamo a smettere di divorare, sappiamo con certezza che qualcosa di terribile sta per accadere, e che non c'è alcuna possibilità di redenzione. Pagina dopo pagina, tuttavia, ci accorgiamo che l'orrore a cui assistiamo non è originato da cause sovrannaturali ma semplicemente dalla natura umana, con la sua avidità, la sua vanità, la sua stupidità. Si tratta di una raccolta di fumetti brevi o brevissimi che attingono a vari generi, dall'horror alla fantascienza, dal noir al thriller, non senza una punta di macabra ironia. In R.I.P. troviamo in nuce tutta la potenza espressionistica del tratto di Thomas Ott, che nella tecnica dello scratchboard incide strati di inchiostro con precisione chirurgica, dando vita a tavole dal tratto bianchissimo su sfondo nerissimo, sempre rigorosamente prive di dialoghi. Il titolo? Un omaggio a Lux Interior.
Malaria
Jali
Libro: Copertina morbida
editore: Logos
anno edizione: 2016
pagine: 104
Nelle fiabe classiche, succede che la protagonista si allontani dal mondo in cui vive e, trasportata da un tornado, cadendo in una tana, attraversando uno specchio o spiccando il volo grazie a una polvere di fata, raggiunga un altro piano di realtà, dominato da leggi completamente differenti. E che con i suoi nuovi compagni inizi poi un viaggio di scoperta attraverso scenari surreali. Nel mondo in cui viviamo noi, tuttavia, non abbiamo accesso al Paese delle Meraviglie, al Regno di Oz né all'Isola che non c'è. La cosa più simile a un altro mondo arriva forse solo in seguito alla morte. È questa l'idea di fondo di Malaria, un graphic novel che ruota intorno alla morte di una bambina e alla conseguente angoscia dei suoi genitori, i quali non sopportano l'idea che la loro piccola Natalia possa continuare a "esistere" in un altro mondo tutta sola e impaurita. Ma non è detto che dopo la morte tutto sia buio e paura. Si può, ad esempio, incontrare un granchietto dispettoso e testardo che ti costringe ad affrontare luoghi e realtà che prima ti spaventavano. E ci si può imbattere in curiosi personaggi con cui farsi compagnia durante il viaggio: eleganti signori con una corda al collo, vecchietti simili a chiocciole dai curiosi copricapi, bizzarri soldati con un enorme buco nel petto. E poi, durante la strada, capita magari che il buco possa chiudersi, le corde cadere dal collo e la paura svanire.
La madre e la morte. La perdita
Alberto Chimal, Alberto Laiseca
Libro: Copertina rigida
editore: Logos
anno edizione: 2016
pagine: 56
In questo libro doppio, due apprezzati narratori latinoamericani - uno argentino e l'altro messicano - affrontano con coraggio e delicatezza il tema del sacrificio che una madre è disposta a compiere per opporsi a un evento tragico e irreversibile: la morte di un figlio. In "La madre e la morte" Alberto Laiseca rielabora un racconto poco noto di Hans Christian Andersen mostrandoci una madre che, per riprendersi il bambino sottrattole dalla Morte, attraversa fiumi, boschi e montagne senza badare a ciò di cui deve privarsi lungo il cammino. "La perdita" di Alberto Chimal ci parla invece di una madre che perde il figlio durante un terribile terremoto; incapace di rassegnarsi alla sua morte, prega gli dei di restituirglielo, ma questi decidono di esaudire il desiderio a modo loro. Entrambe le storie, collocate a metà strada tra la tragedia classica e la tradizione orale, ci mettono di fronte alle nostre paure più profonde per permetterci di fare i conti con l'ineluttabilità del destino e la Morte, presenza terribile e spaventosa con cui però siamo costretti a convivere, e che solo attraverso l'arte possiamo esorcizzare. A collocare i due racconti in un medesimo universo narrativo fatto di teschi, presenze inquietanti e atmosfere macabre ci pensa Nicolás Arispe con dettagliate illustrazioni in bianco e nero ricche di simbolismo, le quali propongono una lettura che va ben oltre le parole.
The number 73304-23-4153-6-96-8
Thomas Ott
Libro: Copertina rigida
editore: Logos
anno edizione: 2016
pagine: 144
Nel braccio della morte, il boia che ha appena portato a compimento l'esecuzione di un condannato trova vicino alla sedia elettrica un foglietto con una sequenza numerica e, affascinato dall'enigma che potenzialmente rappresenta, decide di portarlo con sé. Da quel momento i numeri cominciano ad affiorargli intorno nell'ordine in cui sono riportati scandendo ogni momento della sua quotidianità. Inizialmente la loro presenza determina una svolta positiva: a partire dal ritrovamento di un cagnolino smarrito, l'uomo inizia una relazione sentimentale e vince una somma consistente al casinò giocando proprio i numeri che ha trovato. Ma, dopo una notte felice, il risveglio porta con sé un brusco cambiamento e la sequenza numerica torna a ricomporsi foriera di sventure fino a una conclusione agghiacciante che innesca un ineluttabile meccanismo ciclico. Con questa graphic novel, Thomas Ott torna a catturare il lettore/spettatore con il suo tratto allucinante e perentorio, graffiato abilmente su tavole nere secondo la tecnica dello "scratchboard". L'aspetto grezzo connaturato alla tecnica, che consiste nel ricoprire di inchiostro nero il foglio e grattarlo via con un pennino per far emergere i disegni, è sapientemente controbilanciato dalla ricchezza di dettagli e dalla finezza delle espressioni che l'artista conferisce ai personaggi. Il segno luminoso emerge vigorosamente dall'oscurità veicolando alla perfezione l'illusione della tridimensionalità.
Cinema panopticum
Thomas Ott
Libro
editore: Logos
anno edizione: 2015
pagine: 108
Una ragazzina si aggira per un luna park ma non ha abbastanza soldi per nessuno dei divertimenti finché trova un tendone con su scritto "Cinema Panopticum". All'interno ci sono cinque scatole, ciascuna delle quali contiene uno schermo su cui viene proiettato un film. Per assistere a una proiezione basta un penny, così la bambina infila una monetina nella prima scatola e, uno dopo l'altro, i film scorrono sotto i suoi occhi e sotto i nostri... Le uniche parole che si accompagnano alle immagini sono i titoli che appaiono sugli schermi: L'hotel, Il campione, L'esperimento, Il profeta, La ragazza. Le incisioni allucinate di Thomas Ott, realizzate con la tecnica dello "scratchboard", ci sprofondano nell'oscurità attraverso cinque racconti horror, inclusa la storia della ragazza che funge da cornice. L'aspetto grezzo connaturato alla tecnica, che consiste nel ricoprire di inchiostro nero il foglio e grattarlo via con un pennino per far emergere i disegni, è sapientemente controbilanciato dalla ricchezza di dettagli e dalla finezza delle espressioni che l'artista conferisce ai personaggi. I loro volti trasmettono con grande efficacia i pensieri e i sentimenti più svariati: curiosità, gioia, diffidenza, disgusto... e, soprattutto, terrore. Un'opera surreale e intrisa di humour nero.
Glimt
Rikke Bakman
Libro: Copertina rigida
editore: Logos
anno edizione: 2014
pagine: 228
Una giornata di vacanza sulla costa danese, che affiora vivida dagli anni '80, portando con sé tutta l'atmosfera di quel decennio, nel linguaggio, nelle canzoni, nei marchi allora in voga. Una giornata al mare, come tante altre, fatta di piccole grandi avventure ma soprattutto di dettagli familiari della nostra infanzia... e poi gelati e bibite, canzoni e filastrocche, giochi da spiaggia, nuotate, tanti dettagli che sanno di sabbia e acqua salata. Un piccolo albo in cui le immagini, una per pagina, scorrono sotto i nostri occhi come le amate-odiate diapositive un tempo immancabili alle riunioni di famiglia. Glimt, ovvero scorci, visioni che luccicano nella nostra coscienza come il sole che indora le onde del mare del Nord. L'autrice adotta un'estetica frammentaria, che segue la memoria nel suo vagare, riaccendendo di volta in volta sensazioni vissute con l'intensità tipica dell'infanzia: gioia, noia, rabbia. Attingendo alla propria personale esperienza, persegue una dimensione universale e invita il lettore a riacciuffare a sua volta i propri ricordi in fuga. Il paesaggio costiero del mare del nord, con le sue dune, i pini, l'erba alta, il cielo gravido di pioggia, sono resi in modo mirabile dal tratto fresco e sottile di Rikke Bakman che ci riporta volutamente ai disegni dei bambini, rapidamente colorati a matita. Un'opera al crocevia tra un libro di ricordi, una graphic novel e un albo illustrato, perfetta per ogni età.