Longo Angelo: Arte e cataloghi
Abbiamo creduto all'amore. Donne nel monastero di clausura delle Clarisse Cappuccine di Ravenna
Giampiero Corelli, Giovanna Greco, Giovanni Gardini
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2019
pagine: 132
Viaggio nell'anima del monastero delle Clarisse Cappuccine di Ravenna, nel cuore della città che fu capitale e testimone della cultura italiana. Abitare il silenzio, indossare la grazia di Dio e amarlo nei voti che vengono rinnovati in nome dell'amore. Suor Maria Grazia, suor Maria Pia, suor Maria Agnese, suor Maria Felice, suor Michela, suor Serafina e suor Annarita unite nell'amore come atto di fede. Il monastero di città è lo spirito immutabile e pieno di una Ravenna che cambia solo perché sa che nell'immutatezza sta la sua forza, che ogni volta elargisce ai passanti, ignari o non ignari, solitari, ma mai soli, perché il convento è lì, con loro. Con tutti. Con tutti i cuori liberi di stare dalla parte di Dio e della sua misericordia.
Sacro e profano. Le arti tra '500 e '600. Catalogo della mostra (Castrocaro Terme, 10 marzo-17 giugno 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2018
pagine: 104
"Sacro e Profano. Le arti tra '500 e '600" è il titolo della sesta mostra a cura di Longlife Formula Sri e GVM Care & Research, con la collaborazione della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, ospitata presso lo storico Padiglione delle Feste all'interno del complesso termale di Castrocaro.
La collezione dei mosaici contemporanei. Museo d'arte della città di Ravenna
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2018
pagine: 288
Dai Maestri del Gruppo Mosaicisti nascono i capolavori della "Mostra di Mosaici Moderni", del 1959, trasposizione in linguaggio musivo delle opere dei migliori artisti del momento, da Chagall a Guttuso, da Vedova a Capogrossi, Afro, Cagli, Moreni, Mirko, Birolli, Saetti, Santomaso e Corpora, fino a Mathieu che sperimenta la creazione autonoma e senza cartone. Grazie a questo evento, Ravenna si afferma come la Città del mosaico, non solo per i capolavori tardo-antichi custoditi nelle sue chiese, ma per la rinascita dell'arte musiva che si compie nelle sue botteghe, una sorta di Officina ravennate. Se la Mostra costituisce il primo nucleo della Collezione musiva permanente del MAR, nei decenni successivi si aggiungono tante opere autonome: i mosaici di Saltelli, De Luca, Bravura, Nittolo, Racagni, Tinarelli, Notturni, Santi e Marzi fino agli esiti più recenti, firmati da giovani artisti che dell'antica tecnica musiva utilizzano soprattutto i concetti e la sintassi, ampliandone di fatto il campo di applicazione nel panorama dell'arte contemporanea. Seguendo una suddivisione per nuclei tematici, in parte corrispondente all'ordine espositivo della collezione, il volume illustra non solo le opere attualmente esposte, ma anche quelle che sono temporaneamente conservate nei depositi del museo.
GAEM 2017. Giovani artisti e mosaico quarto premio internazionale. Catalogo della mostra (Ravenna, 7 ottobre-26 novembre 2017)
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2017
pagine: 72
Opere di Giulia Buonanno, Laura Carraro, Marco De Santi, Tatsiana Dubouskaya, Aude Fourrier, Akiko Hatano, Kim Jae Hee, Bianca Lupi, Andjelka Radojevic, Matylda Tracewska, Sara Vasini, Eleonora Zannier.
Epifanie contemporanee. Opere di Marco De Luca nei monumenti ariani
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2017
pagine: 36
Marco De Luca è artista mosaicista contemporaneo rarefatto e simbolico, che mai s'è fatto possedere, forse neppur tentare, dai dèmoni del naturalismo. Marco De Luca affronta una nuova sfida, ponendo all'interno di due dei più potenti e suggestivi monumenti tardoantichi ravennati, il Mausoleo di Teodorico e il Battistero degli Ariani, le sue opere "Chimera" e "Sudari". L'artista, che sa essere autorevole e originale mantenendo uno spirito mite e riverente nei confronti dell'antica capacità dei maestri mosaicisti del passato, abbraccia e concilia nelle sue opere l'annoso dilemma tra scultura e mosaico. L'intento è quello di proporre l'arte del mosaico all'interno di quei monumenti ravennati del patrimonio Unesco che ne sono privi o ne hanno limitate porzioni, in modo da suggerire un elemento in più di apertura verso ciò che avvertiamo presente pur nell'assenza, il senso di un omaggio, di una ricerca, di una epifania.
Felice Nittolo. Geografie a ritroso. Catalogo della mostra (Ravenna, 30 settembre 2017-7 gennaio 2018). Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2017
pagine: 96
"Geografie a ritroso" analizza l'opera di Nittolo e il suo rapporto con il mosaico inteso come tecnica al servizio dell'arte contemporanea. L'indagine continua dell'artista, sin dai suoi esordi, si concentra sulla traccia progettuale pittorica, la tela, la sinopia e il doppio, intesi come sorgente e orientamento dell'opera d'artista. La sua interpretazione del mosaico, che fa vivere nella contemporaneità, stravolge la tradizionale regolarità geometrica delle tessere, dosandone la quantità e assottigliandone lo spessore, fino a un "à plat" decisamente pittorico. Nel percorso a ritroso tra le opere esposte, dalle grandi tele polimateriche degli anni Ottanta come "A-ritmismo" alle più recenti "Memorie" (2017), in cui l'artista richiama in sovrapposizione a materiali industriali le tracce antiche e i metalli nobili, passando per le esperienze internazionali degli anni Duemila, formano una geografia di un tempo passato ma ancora attuale e perciò stimolo e possibilità per il presente. Le opere selezionate, più di ottanta, sono offerte in una cronologia discendente "a ritroso" nei suggestivi spazi del Museo, in un dialogo immediato e parlante con le opere di collezione e di scavo, per la volontà dell'artista di confrontarsi con le opere antiche e in particolare con la grande sinopia della Basilica di Classe. Quel disegno preparatorio, che è materia pura, ruvida e povera sotto il brillare delle tessere, diventa la guida per esplorare e attualizzare il mosaico, dando dignità di arte anche alla trama, al disegno e agli intonaci per non fermarsi abbagliati di fronte a una "pelle" preziosa e splendente.
Romagna monumentale. Domenico Rambelli. un maestro dell'espressionismo italiano. Catalogo della mostra (Faenza, 18 marzo-23 aprile 2017)
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2017
pagine: 188
Alla migliore conoscenza del "Rambelli monumentale" intende contribuire questo libro che accompagna il "trittico" delle mostre allestite in Romagna, lungo un itinerario che comincia dalle invenzioni esibite dallo scultore prima a Brisighella e poi a Lugo, e che porta fino a Faenza con il più tardo "omaggio" reso allo scrittore Alfredo Oriani. Sui tre complessi monumentali, con le immagini del fotografo Luca Nostri a restituirci le peculiari valenze plastiche nelle loro cornici ambientali, la pubblicazione riunisce ampia documentazione, partendo dal "corpus" di opere rambelliane (disegni, studi, bozzetti) conservato presso la biblioteca Manfrediana di Faenza e qui presentato per la prima volta esaurientemente catalogato, con l'aggiunta di materiali del tutto inediti, provenienti da collezioni private. Segnalabile è certamente anche la presenza del carteggio rambelliano con gli interlocutori della sua stagione creativa, da Margherita Sarfatti a Ugo Ojetti, da Francesco Balilla Pratella a Filippo Tommaso Marinetti, tratto dall'archivio comunale di Lugo presso la biblioteca Trisi, di cui è stato possibile prendere visione dopo il recente riordino. Agli autori che si sono assunti il compito di illustrare i tre monumenti va il merito particolare di avere ripercorso in modo analitico i processi operativi dello scultore, i suoi procedimenti, e perfino le più minute varianti esecutive. Un'ampia scelta di disegni preparatori caratterizza ciascuna sezione del volume, mentre un lungo inserto di documenti e foto storiche ripercorre decenni di progetti e di scambi epistolari. Prefazione di Antonio Paolucci e introduzione di Orsola Ghetti Baldi.
Ritorno-return
Felice Nittolo
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2017
pagine: 160
Catalogo pubblicato in occasione dell'antologica di Felice Nittolo.
IdDante. Il volto di Dante per una traduzione contemporanea. Ediz. italiana e inglese
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2016
pagine: 112
Chiunque di noi si interroghi sulla fisionomia di Dante Alighieri, con ogni probabilità si concentrerà - assecondando una tradizione fin troppo codificata - sul naso aquilino e sull'aspetto malinconico e pensoso che da sempre lo contraddistingue. Tuttavia, la ricca e dinamica iconografia dantesca, dopo circa sette secoli dalla sua definizione compie all'interno di questo volume un importante passo approdando alla definizione di una nuova figura dell'Alighieri. 35 artisti, essenza della mostra II Volto di Dante, per una traduzione contemporanea hanno donato al sommo poeta un volto nuovo, attuale e contemporaneo. Dalla grafica al fumetto, dall'illustrazione al pane, attraverso l'uso dell'oro, della penna 3D e di photoshop, il plurilinguismo dantesco e il suo autore tornano a far parlare di sé e a dialogare con noi. E cosa ne avrebbe pensato dunque, il Padre Alighieri della Street art, del nastro adesivo, del technogel e di questa compagine di materiali e tecniche all'avanguardia soprattutto se poste in relazione al suo volto?!
Argenta avamposto occidentale della Chiesa di Ravenna. Lettura storico-iconografica della pieve di S. Giorgio
Francesco Pertegato
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2016
pagine: 244
Può sembrare strano che una piccola pieve, per di più isolata nella campagna in destra del Po di Primaro, possa illuminare, col suo straordinario portale scolpito e con l'altrettanto raro ciclo di affreschi apocalittici, due epoche cruciali nella storia della chiesa di Ravenna (il VI e gli inizi del XII secolo), per quanto concerne sia i rapporti tra Chiesa e potere politico, sia l'elaborazione del pensiero teologico, sia lo sviluppo della creazione artistica. La lettura di questo libro dimostra il contrario e lo fa affidandosi, oltre che alle fonti storiche e alla smisurata letteratura sui temi trattati, ai documenti che si mostrano meno vulnerabili alle 'interpretazioni': le persistenze materiali (pietre, marmi, lacerti affrescati, posizione geografica, idrografia). Per questo può considerarsi un contributo non secondario ad una migliore conoscenza del passato di Ravenna nella sua relazione spesso turbolenta con Ferrara, nel corso della quale Argenta è stata di volta in volta oggetto o strumento di conquista e di cui resta testimonianza nella sua doppia appartenenza: alla provincia di Ferrara e all' arcidiocesi di Ravenna.
Gli eterni affetti. Il sentimento dipinto tra Bisanzio e Ravenna
Costanza Fabbri
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2016
pagine: 144
Nonostante l'immaginario comune assegni alla civiltà bizantina l'etichetta di "arte algida e astratta", la tendenza a rappresentare compiutamente gli affetti sembra essere nata nella seconda metà del XII secolo proprio in territorio bizantino (serbo-macedone), grazie alla concomitanza di due fattori: la radicata tradizione ellenistica presente a Salonicco e la forte matrice folcloristica, di cui l'arte balcanica fu sempre impregnata. In Romagna, la scuola riminese giottesca, favorita dalle committenze francescane, parve accogliere e ben metabolizzare la lezione d'Oriente, sintonizzandola sul patetismo di Giotto a Padova e sulla drammaticità del senese Pietro Lorenzetti ad Assisi. Tra gli esempi oggi superstiti, quello ravennate di Santa Chiara primeggia su tutti, per la squisita armonia tra il pietismo devozionale di indiretta derivazione balcanica, il patetismo espressionistico nordico e il laico umanesimo comunale di cui Giotto si fece mediatore. Mentre l'Oriente greco mirò sempre ad applicare una rappresentazione affettiva dei sentimenti, ovvero addomesticata dalla ragione, l'Occidente latino predilesse una resa più emotiva e passionale, laddove il sentimento, per sua natura indomito, riuscì a liberarsi e a circolare indisturbato, segnando il passo al definitivo trionfo dell'uomo e della sua individualità e spalancando così le porte all'arte del futuro Rinascimento italiano.
Felice Nittolo. Tessere. Parole di vetro e di pietra. Ediz. italiana e inglese
NITTOLO
Libro: Copertina rigida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2011
pagine: 248
La raccolta di opere presentata in questo volume apre un ampio sguardo su una attività artistica di oltre quarant'anni, quella di Felice Nittolo, che condensa in sé alcune tra le più significative possibilità espressive gravitanti intorno al linguaggio del mosaico. La fantasia dell'artista lascia irrompere il mosaico in dimensioni le più eterogenee, pittoriche, scultoree, installative, ambientali, architettoniche, performative, di design, in un gioco, tra profonda serietà e leggera ironia, che si ammanta di concettualismo, astrazione, tradizionalismo, avanguardia e transavanguardia. Si vede come Nittolo non si limiti a rinnovare il vocabolario e la sintassi del mosaico, anche le tessere, unità di base, fonemi e morfemi la cui grafia viene alterata, forzata, subiscono una deriva. Tagliate in forme inedite, triangolari, stondate, irregolari, sviluppano un calligrafismo molto spesso obliquo, regolare ma rotto da tessere lunghe, che occupano due file di andamenti, che si interrompono per lasciare spazio a riverberi di lamine di piombo dalla forma arcuata, ad inserimenti decontestualizzati e fuori scala. Felice Nittolo si muove con naturalezza all'interno di numerose possibilità espressive, al fondo di ognuna rimane immutata la sua personalità artistica, in quella ricerca di sintesi che vede al centro di ogni esperienza, al centro di ogni orbita, il mosaico.