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Luiss University Press: Pensiero libero

Gente di nessuno. Rifugiati e migranti in Europa dal 1938 a oggi

Linda Polman

Libro

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2020

pagine: 272

L'arrivo in Europa di migliaia di persone in fuga dalla guerra, da regimi autoritari o semplicemente in cerca di un futuro migliore, sembra abbia generato una profonda crisi di identità nel Vecchio continente. Le frequenti difficoltà dei governi europei a elaborare efficaci politiche di gestione dei flussi o di accoglienza, o addirittura lo scambio reciproco di accuse e il desiderio malcelato di scaricare il problema su qualcun altro rappresentano, secondo molti osservatori, la più seria minaccia alla tenuta dell'Unione europea. Tensioni di questo tipo non sono tuttavia una novità: con "Gente di nessuno", Linda Polman mostra infatti come la questione dei rifugiati e dei migranti abbia rappresentato un nervo scoperto per l'Europa fin dalla prima conferenza sul tema, tenutasi subito prima dello scoppio del secondo conflitto mondiale. Allora come oggi, il sentimento diffuso era che queste persone non appartenessero a nessuno e che limitarne l'arrivo o respingerle fosse l'unica soluzione praticabile. Ripercorrendo le vicende drammatiche degli uomini e delle donne che, nel corso dei decenni, hanno visto negli ideali europei una speranza destinata a essere frustrata, ma anche di coloro che hanno combattuto perché gli oppressi trovassero nell'Unione una nuova casa, Linda Polman racconta una storia che non può essere ignorata affinché l'Europa mantenga la promessa di civiltà dalla quale era nata. Prefazione di Francesca Mannocchi.
20,00 19,00

Antisemitismo. Una storia di oggi e di domani

Deborah E. Lipstadt

Libro: Copertina morbida

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2020

pagine: 257

Il fuoco nero dell'antisemitismo, l'odio irrazionale verso il popolo ebraico accusato di cospirare ai danni del resto dell'umanità, non ha mai smesso di bruciare nonostante alla Shoah, il suo orrendo apice, siano seguiti decenni di appelli affinché simili tragedie non si ripetessero mai più. Negli ultimi anni, tuttavia, l'insofferenza e il disprezzo per gli ebrei sembrano aver ripreso vigore in tutto il mondo, prendendo di volta in volta le sembianze dell'antagonismo religioso, dell'opposizione al sionismo, delle rivendicazioni di movimenti neonazisti e neofascisti e altre ancora. Ma da dove viene tutto quest'odio e perché sembra impossibile sconfiggerlo? Cosa lo rende così trasversale e condiviso? Siamo così sicuri che ci troviamo di fronte a un residuato della storia e non a un fenomeno molto più pericoloso, che appartiene piuttosto all'attualità e al futuro? Attraverso una serie di lettere tra l'autrice e due personaggi da lei creati, ispirati a studenti e colleghi incontrati nei suoi anni di studio e insegnamento, "Antisemitismo" tenta di dare una risposta a queste domande e a porne di nuove. L'ultimo lavoro di Deborah Lipstadt, acclamata storica che si è battuta in prima persona contro il negazionismo, è un libro personale e doloroso, capace di guardare negli occhi la terribile realtà che stiamo vivendo. Il nemico, tuttavia, è spietato ma non invincibile: lo studio, la conoscenza reciproca e il rispetto degli altri sono ancora oggi potenti armi in grado di sconfiggerlo. Postfazione di Anna Foa.
20,00 19,00

Estremi rimedi. Come resistere a uno stato ingiusto

Jason Brennan

Libro: Copertina morbida

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2019

pagine: 220

Molti, tra gli esperti, ritengono che nelle democrazie si possa reagire alle ingiustizie secondo modalità di lealtà, defezione o protesta. Sulla scorta di quanto teorizzato da Albert O. Hirschman, in altre parole, anche di fronte a un provvedimento ingiusto di legge oppure al comportamento scorretto di agenti governativi, i cittadini possono scegliere se accettare, lamentarsi o andarsene. In questo saggio Jason Brennan, già autore di "Contro la democrazia" e filosofo noto per esplorare i lati oscuri del pensiero filosofico occidentale, propone una originale argomentazione a sostegno di una quarta opzione: la resistenza, ossia la possibilità di opporsi a un comportamento ingiusto anche qualora provenga da agenti del governo. È legittimo difendersi o reagire in questi casi? Dove passa la linea di demarcazione tra autodifesa e offesa? È possibile giustificare, in casi particolari, comportamenti di norma inaccettabili come mentire, manipolare, sabotare? Domande difficili e delicate, ma ineludibili se si vuole essere pronti a difendere sempre giustizia e democrazia, e alle quali è possibile tentare di dare una risposta solo disponendo della penna e del coraggio di Jason Brennan. Con un saggio di Gianfranco Pellegrino.
22,00 20,90

Elogio dell'oblio. I paradossi della memoria storica

David Rieff

Libro: Copertina morbida

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2019

pagine: 134

Si dice spesso come la memoria storica sia tra i beni più preziosi a disposizione degli uomini che, grazie ad essa, possono non solo tramandare usanze e costumi ma anche, ricordando con solennità i gravi lutti del passato, evitare che tragedie e sciagure, e tutto il male fatto, tornino a ripetersi. La memoria come garanzia di pace: questa l'idea che oggi, con un saggio coraggioso e profondo, David Rieff sfida apertamente svelando, attraverso l'analisi di eventi storici celebri o poco noti e attingendo ampiamente alla letteratura, le insidie e i paradossi nascosti nell'esercizio del ricordare. "Non ci sono fatti, solo interpretazioni", è la celebre frase di Nietzsche, ed è proprio seguendo questa linea che Rieff ci mette in guardia dagli autoinganni e dalle manipolazioni che spesso si frappongono tra noi e il ricordo storico, e dal perpetuarsi dell'odio che ne è, a volte, l'insopportabile effetto. Questo libro, una riflessione unica nel suo genere, non è tuttavia una vuota provocazione intellettuale, né un cupo scritto carico di rassegnazione: Elogio dell'oblio è, al contrario, il vitale invito a raccogliere l'imperativo etico dell'andare avanti, voltando la pagina del rancore, per evitare "che il sangue non asciughi mai, e che la fine di un grande amore diventi la fine dell'amore stesso." Prefazione di Marta Boneschi.
18,00 17,10

Il sentiero per Walden. Vita improbabile di Henry David Thoreau

Michael Sims

Libro: Copertina morbida

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2019

pagine: 364

Dal saggio di Antonio Moresco "Questo libro racconta la storia di un uomo eccentrico e libero e di un pensatore sconfinatore. Racconta la vicenda di un grande Paese che stava nascendo e continuando telluricamente a nascere, di un mondo nuovo e di una nazione nuova che portava con sé anche il sogno di un uomo nuovo, di un crogiolo di popoli venuti da ogni parte del mondo uniti da una visione esistenziale espansiva, un esperimento umano e politico mai tentato prima, con le sue luci e le sue ombre, le sue grandi speranze ma anche le sue terribili colpe (il genocidio dei nativi, lo schiavismo). E ci racconta anche un incrocio di esistenze personali, di elezioni e destini che si sono trovati a coesistere negli stessi anni cruciali della vita politica e spirituale di questo Paese in progress, in un momento di eccezionale e germinale tensione e fervore, tanto da venire poi chiamato Rinascimento Americano... Il sentiero per Walden è un libro che sta al confine tra biografia, saggio e ritratto di un'epoca, così ricco di informazioni e particolari, così fluido e con un effetto presenza così continuo e vivido che si ha l'impressione di entrare in un'altra esistenza e in un mondo parallelo, di sperimentare un incontro ravvicinato del terzo tipo. L'enorme mole di documentazione che sta alla base di questo libro ma anche la capacità di dominarla e la bravura dell'autore nello scioglierla con naturalezza attraverso mille particolari nel corso della narrazione ne fanno una lettura ricca di suggestioni e pulsante."
24,00 22,80

Contro i numeri. Perché l'ossessione per dati e quantità sta rallentando il mondo

Jerry Z. Muller

Libro: Copertina morbida

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2019

pagine: 200

Le organizzazioni di ogni tipo, struttura e latitudine sono oggi governate da un unico grande dogma: quantificare le performance, analizzare i risultati e misurare gli obiettivi. I parametri sono percepiti come gradini necessari da percorrere nella scala del successo. Più che un approccio, secondo Jerry Muller, è diventata un'ossessione, una vera e propria tirannia dei numeri dalla quale non riusciamo più a uscire e in cui la qualità della nostra vita, del nostro lavoro e delle nostre stesse relazioni è ingabbiata in una serie di sovrastrutture che ne impediscono lo sviluppo. Viviamo nell'epoca dell'accountability, degli incentivi alle performance e della fiducia assoluta nei benefici della trasparenza. Riporre troppa fiducia nei numeri tuttavia risulta fallace, specialmente perché troppo spesso questi parametri semplicemente non sono veri, o peggio, fotografano una realtà tanto diversa quanto inattaccabile proprio in virtù della loro natura matematica. Dall'istruzione alla medicina, dal business alla politica, Contro i numeri dimostra come l'ossessione per la quantificazione potrebbe non solo portarci in direzioni sbagliate rispetto ai nostri obiettivi, ma soprattutto lontano da quello che è davvero importante.
20,00 19,00

Critica della ragione artificiale. Una difesa dell'umanità

Critica della ragione artificiale. Una difesa dell'umanità

Éric Sadin

Libro: Libro in brossura

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2019

pagine: 207

L'intelligenza artificiale, fino a poco tempo fa confinata nei laboratori di ricerca, ha fatto negli ultimi anni il suo ingresso dirompente nella vita di tutti i giorni. Politici, businessmen e semplici cittadini sembrano esserne quasi ossessionati: le promesse di crescita e sviluppo che essa porta con sé sembrano infinite, e così le possibilità che ognuno degli innumerevoli ambiti di applicazione, sfruttando una tecnologia sempre più efficiente e pervasiva, diventi più affidabile, fluido e ottimizzato. Non mancano gli osservatori che segnalano come il fare affidamento su macchine capaci di performance molto migliori di quelle umane metta a rischio posti di lavoro e renda problematica la sopravvivenza di interi settori industriali: ma persino di fronte a una minaccia così concreta, spesso, ci si limita a formali richiami all'etica, come se brandire questo vessillo potesse fare da scudo supremo contro le deviazioni delle tecnologie digitali. Con "Critica della ragione artificiale", Éric Sadin mette a punto l'opera più compiuta e lucida del suo percorso di acuto critico delle nuove tecnologie, evidenziando come esse, presentate come semplici strumenti al nostro servizio, stiano invece erodendo le facoltà di giudizio e azione, ossia le capacità che più di tutte ci rendono umani. Sadin, recuperando in senso letterale il ruolo politico della filosofia, non sterile riflessione fine a sé stessa ma strumento in grado di decrittare la realtà allo scopo di servire la comunità, svela il retropensiero antiumanistico dei discorsi a sostegno dell'indiscriminato sviluppo tecnologico, e presenta una appassionata difesa dell'umanità - ossia di tutto ciò che dobbiamo tenere a mente e trasmettere ai più giovani se vogliamo evitare che lo stesso strumento che può garantirci prosperità e sviluppo si tramuti in terribile macchinario di oppressione.
21,00

Declino. Una storia italiana

Andrea Capussela

Libro: Copertina morbida

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2019

pagine: 418

L'Italia è in declino: da vent'anni a questa parte, ben poco sembra essere rimasto del Paese del "boom economico", erede ideale del precoce capitalismo delle città italiane che, come scrisse Fernand Braudel, furono capaci per alcuni secoli di "irradiare la propria luce" per tutto il mondo. Dopo aver registrato, nel primo decennio del Ventunesimo secolo, il più basso tasso di crescita al mondo, e aver attraversato la più lunga recessione dell'eurozona, l'Italia sembra destinata a perdere ulteriore terreno rispetto agli altri paesi avanzati. Ma cosa ha provocato questo declino? Cosa frena la nazione che fu teatro di una delle più formidabili vicende del capitalismo contemporaneo? Questo libro tenta un'indagine sistematica delle ragioni della "decelerazione" dell'Italia, mostrando come problemi risalenti anche a periodi lontani siano diventati vincoli per lo sviluppo proprio quando l'economia italiana si affacciò sulla frontiera della produttività, impedendole di completare l'evoluzione del suo modello di crescita. "Declino. Una storia italiana" propone un'originale interpretazione dei principali problemi dell'Italia, che parte dalla produttività dell'economia e giunge ai difetti del sistema politico, e la illustra mediante una rapida cavalcata attraverso la storia unitaria del Paese. Scorrendo le pagine di questo libro, il lettore vedrà sorgere e consolidarsi l'equilibrio politico-economico che, come una spirale, tuttora cinge la società italiana e ne comprime le potenzialità, e ripercorrerà le occasioni che l'Italia mancò per darsi un equilibro più equo ed efficiente. Tutto è dunque perduto? No: l'inversione di tendenza non sarà facile, ma è senz'altro possibile se il Paese sarà di nuovo capace di generare idee innovatrici e crederci. Prefazione di Gianfranco Pasquino.
24,00 22,80

La guerra di Ellen. Una lotta per la parità e l'inclusione nella Silicon Valley

Ellen K. Pao

Libro: Libro in brossura

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2018

pagine: 313

Quella di Ellen è una storia di sacrifici e duro lavoro, di sogni e di speranze che hanno rischiato di infrangersi contro un muro grigio fatto di discriminazione e omertà. Il suo libro è il racconto di una donna che, giunta dopo brillanti studi nello sfavillante mondo della Silicon Valley, ha scoperto che appartenere al genere femminile e a una minoranza etnica la escludeva da ogni dinamica professionale, dagli inviti alle cene di lavoro fino ai processi decisionali ai più alti livelli gerarchici. Inserito tra i libri dell’anno tanto dal Financial Times quanto da Elle, questo libro è il racconto di una battaglia legale e politica spietata e senza esclusione di colpi, una storia di ingiustizia e di coraggio, e un atto di accusa che denuncia la ferita ancora aperta della discriminazione sul posto di lavoro, una realtà per milioni di persone in tutto il mondo. L’enorme impatto che La guerra di Ellen ha avuto in termini di riconoscimento, condivisione e discussione del problema è stato definito “Pao effect”.
22,00 20,90

Frugalità. Storia della vita semplice

Emrys Westacott

Libro: Copertina morbida

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2017

pagine: 240

Da Socrate a Thoreau, la maggior parte di filosofi, poeti e leader religiosi ha tradizionalmente associato la "vita semplice" a saggezza, integrità e felicità e considerato così la frugalità come grande virtù. Sebbene in molti abbiano suggerito che il modo migliore di conseguire la felicità sia abbracciare una vita semplice e modesta, è pur vero che pochi hanno prestato ascolto. Ma, in fin dei conti, è davvero così? Perché chi ama il lusso sta facendo qualcosa di sbagliato? In questo saggio, Emrys Westacott passa in rassegna due millenni di storia alla ricerca delle risposte a queste e a molte altre domande, dal modo in cui viviamo alla natura stessa della nostra società, dalla filosofia economica moderna alle radici ambientaliste della vita semplice. Con argomenti e considerazioni anche a sostegno di lusso ed eccesso, in una società che richiede guadagni alti e forti capacità di spesa, Westacott offre una riflessione originale e sorprendente alla ricerca delle origini della semplicità.
22,00 20,90

Il capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell'umanità nell'era dei nuovi poteri

Il capitalismo della sorveglianza. Il futuro dell'umanità nell'era dei nuovi poteri

Shoshana Zuboff

Libro: Libro in brossura

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2019

pagine: 622

L’era che stiamo vivendo, caratterizzata da uno sviluppo senza precedenti della tecnologia, porta con sé una grave minaccia per la natura umana: un’architettura globale di sorveglianza, ubiqua e sempre all’erta, osserva e indirizza il nostro stesso comportamento per fare gli interessi di pochissimi – coloro i quali dalla compravendita dei nostri dati personali e delle predizioni sui comportamenti futuri traggono enormi ricchezze e un potere sconfinato. È il “capitalismo della sorveglianza”, lo scenario alla base del nuovo ordine economico che sfrutta l’esperienza umana sotto forma di dati come materia prima per pratiche commerciali segrete e il movimento di potere che impone il proprio dominio sulla società sfidando la democrazia e mettendo a rischio la nostra stessa libertà. Il libro di Shoshana Zuboff, frutto di anni di ricerca, mostra la pervasività e pericolosità di questo sistema, svelando come, spesso senza rendercene conto, stiamo di fatto pagando per farci dominare. Il capitalismo della sorveglianza, un’opera già classica e un libro imprescindibile per comprendere la nostra epoca, è l’incubo in cui è necessario immergersi per poter trovare la strada che ci conduca a un futuro più giusto – una strada difficile, complessa, in parte ancora sconosciuta, ma che non può che avere origine dal nostro dire “basta!”.
25,00

La conoscenza e i suoi nemici. L'era dell'incompetenza e i rischi per la democrazia

La conoscenza e i suoi nemici. L'era dell'incompetenza e i rischi per la democrazia

Tom Nichols

Libro: Libro in brossura

editore: Luiss University Press

anno edizione: 2018

pagine: 248

"Se le competenze di settore non sono morte, sono però nei guai. Qualcosa è andato terribilmente storto. Oggi l'America è un Paese ossessionato dal culto della propria ignoranza. Il punto non è soltanto che la popolazione non ne sa molto di scienze, di politica o di geografia (di fatto è così, ma è un vecchio problema). E, in verità, non è neanche un problema, poiché viviamo in una società che funziona grazie alla divisione del lavoro, sistema ideato per liberare ciascuno di noi dalla necessità di sapere tutto. I piloti fanno volare gli aeroplani, gli avvocati dibattono le cause legali, i medici prescrivono farmaci. Nessuno di noi è Leonardo da Vinci, che dipingeva la Gioconda al mattino e progettava elicotteri di notte. E così dev'essere. No, il problema più grande è che siamo orgogliosi di non sapere le cose. Gli americani sono arrivati a considerare l'ignoranza, soprattutto su ciò che riguarda la politica pubblica, una vera e propria virtù. Per gli americani rifiutare l'opinione degli esperti significa affermare la propria autonomia, un modo per isolare il proprio ego sempre più fragile e non sentirsi dire che stanno sbagliando qualcosa. È una nuova Dichiarazione di indipendenza: non riteniamo più ovvie queste verità, le consideriamo tutte ovvie, anche quelle che vere non sono. Tutte le cose sono conoscibili e ogni opinione su un qualsiasi argomento vale quanto quella di chiunque altro. Non siamo di fronte alla tradizionale avversione americana per gli intellettuali e i sapientoni. Sono un professore e lo capisco bene: alla maggior parte delle persone i professori non piacciono. Quel che è peggio, oggi a colpirmi non è tanto il fatto che la gente rifiuti la competenza, ma che lo faccia con tanta frequenza e su così tante questioni, e con una tale rabbia. Di nuovo, forse gli attacchi alla competenza sono più evidenti per via dell'onnipresenza di internet, dell'indisciplina che governa le conversazioni sui social media o delle sollecitazioni poste dal ciclo di notizie ventiquattr'ore su ventiquattro. Ma l'arroganza e la ferocia di questo nuovo rifiuto della competenza indicano, almeno per me, che il punto non è più non fidarsi di qualcosa, metterla in discussione o cercare alternative: è una miscela di narcisismo e disprezzo per il sapere specialistico, come se quest'ultimo fosse una specie di esercizio di autorealizzazione."
20,00

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