Luni Editrice: Tradizioni
Il fiore inverso. I poeti del trobar clus
Francesco Zambon
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2022
pagine: 48
In quello incunabolo della lirica moderna che è la poesia dei trovatori, uno dei capitoli più singolari e fascinosi è costituito dal cosiddetto trobar clus (“poetare chiuso, oscuro”), cioè da quella corrente stilistica che praticò una scrittura deliberatamente oscura, ermetica, difficile, sia sotto il profilo formale sia sotto quello espressivo: da questa grande esperienza medioevale nascerà l’obscurisme dei Góngora, dei Mallarmé, dei Benn, dei poeti ermetici italiani. Ispirata ai suoi inizi, con l’opera di Marcabru e dei suoi seguaci, alla riflessione cristiana sulla presenza di luoghi intenzionalmente oscuri nella Sacra Scrittura e caratterizzata da contenuti religiosi o morali, tale poetica subì una progressiva evoluzione verso i temi amorosi tipici di questa esperienza poetica e verso una ricerca formale sempre più vertiginosa, che approdò all’invenzione di strutture metriche come la sestina di Arnaut Daniel, destinata – a partire da Dante e da Petrarca – a una immensa fortuna in tutte le letterature europee. Questo volume contiene la traduzione in versi, rispettosa per quanto è possibile della metrica originale, ma anche scrupolosamente fedele ai testi, del corpus di componimenti (una quarantina circa) che formano la “costellazione” del trobar clus. I nomi principali, oltre a Marcabru e Arnaut Daniel, sono quelli di Peire d’Alvernhe, Guiraut de Borneil, Raimbaut d’Aurenga. Tutti i testi sono accompagnati dall’originale occitanico, da ampi commenti e da una esauriente introduzione storico-letteraria.
Canone buddhista. Discorsi brevi
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 768
La coincidenza di «essere» e di «pensare» forma uno dei caratteri più evidenti della filosofia buddhista e giustifica la sua disciplina ascetica, fondata sull’approfondimento dell’elemento cosciente e sull’ampliamento della sua sfera di azione. Ciò conferisce al Buddhismo un tono continuo di distacco, di freddo realismo, di chiarezza astratta, e in certo modo lo rende comprensibile all’uomo moderno, portato alla critica spietata di se stesso e dell’obiettiva valutazione del mondo dei fatti. L’uomo è quindi di per sé, senza saperlo, un Buddha, cioè la perenne attuazione della bodhi: il fatto di «svegliarsi» alla conoscenza di ciò, rappresenta la sua liberazione. I Sutta (propriamente “fili”) sono libri o testi autonomi che contengono i discorsi del Buddha; la caratteristica fondamentale dei sutta è quella di formare, ognuno di loro, un’unità indipendente sì che pur potendosi raggruppare per analogia di contenuto, restano l’un l’altro a sé stanti. Redatti in una prosa familiare, che rende la loro lettura piana e gradevole, intercalata di strofe che sono le formule mnemoniche per poterle trasmettere, permettono la comprensione di profondi significati della dottrina buddhista. Tra i vari testi qui tradotti spicca il Dhammapada (I versi della Legge) con il quale inizia questa raccolta, uno dei più fedeli specchi della morale buddhista, così chiamato perché nei suoi 26 capitoli sono enunciati i molteplici aspetti dell’insegnamento del Buddha, basato sul costante assoggettamento di se stessi alle sottili discipline dell’attenzione, della concentrazione mentale, della meditazione; il Dhammapada è una delle opere più venerate del mondo buddhista, di notevole valore letterario e artistico, tale da arrivare a “toccare” anche il lettore meno esperto e preparato sull’argomento.
Il libro delle odi. Classico confuciano della poesia
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 672
L'inizio della retta guida
Ghazâlî Al
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2021
"L'inizio della Retta Guida" tratta le cose più importanti che un musulmano aspirante alla perfezione deve apprendere e praticare, e precisamente, nella prima parte gli atti di culto da eseguire; nella seconda parte, i peccati da evitare, sia quelli del cuore sia quelli delle membra; nella terza e ultima parte, le norme da osservare nelle relazioni sociali. Ma il lettore non si lasci ingannare: non si tratta di una sequela di precetti da seguire, ma è bensì una raccolta di istruzioni spirituali. L'autore raccomanda la Bidayah al-Hidayah in quanto la hidayah – direzione – frutto della scienza e corrispondente alla pietà, ha un principio – bidayah – che è l'aspetto esteriore della pietà, e un punto d'arrivo – nihayah, – che invece è l'aspetto in-teriore della stessa pietà. Il libro, dunque, è d'introduzione alla nihayah, la quale comprende «segreti, profondi misteri, conoscenze e rivelazioni», segno evidente che l'autore intende parlare a persone elette, dedite allo studio, desiderose di perfezione e dedite a un determinato metodo di vita.
La liberazione dall'errore
Ghazâlî Al
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2019
Questo libro fu scritto da al-Ghazâlî nel periodo del suo secondo insegnamento a Nishapur, fra il 1106 e il 1109. In esso l'autore narra delle sue crisi religiose: di carattere più intellettuale la prima poiché, rifiutando di sottomettersi al conformismo dei dotti, si mise alla ricerca delle prove della fede allo scopo di acquisire la certezza di essere nel vero; di carattere morale la seconda, che lo indusse ad abbandonare una vita ricca di soddisfazioni e di agi, per accettare anni di solitudine e ritiro spirituale onde scoprire se i mezzi idonei per arrivare al possesso pieno della Verità erano quelli seguiti dai Sufi. Così, dopo un'intensa ricerca, giunse infine a dichiarare che erano i Sufi a seguire la via di Dio. L'importanza di quest'opera non è solo nelle pagine che descrivono il tormento spirituale di al-Ghazâlî: è anche nel suo essere una trattazione spirituale con intenti didattici e apologetici. Le critiche che egli muove ai dotti amanti del lusso e corrotti miravano a un risanamento morale di quanti venivano meno ai loro doveri.
Il Mahabharata
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2019
Composto fra la seconda metà del II secolo a.C. e l'anno zero, il Mahabharata, “Il grande (poema) dei discendenti di Bharata”, è fra le opere capitali della letteratura d'ogni tempo e paese. Dentro la vicenda epica che ne costituisce l'ossatura, che occupa la metà circa dell'opera, sono intrise altre vicende mitiche ed epiche secondarie, genealogie divine e umane, novelle, ma soprattutto trattazioni teologiche, filosofiche, etiche, geografiche, scientifiche ante litteram e perfino frammenti di enigmistica. Ed è esattamente proprio questo assetto che al gusto attuale ne fa un capolavoro unico. Il centro della riflessione sfaccettata che vi si sviluppa è il dharma, la “legge sacra” o l'“ordine sociocosmico”. L'opera si autodichiara sorgente di luce spirituale – con al centro la Bhagavadgita, “Il canto del Signore”, che si può considerare il Vangelo di centinaia di milioni di hindu –, proseguimento della rivelazione sacra e fonte di autorità in ogni campo. Una strofe molto famosa, collocata al principio e alla fine del Mahabharata proclama che quello che nel poema si trova riguardo al dharma e ai fini dell'esistenza si può anche trovare altrove, ma quello che lì non si trova non c'è da nessuna parte. In altre parole: l'opera racchiude e dischiude in ogni aspetto e dimensione la sacra legge eterna. Il lavoro di Kerbaker, riveduto dai suoi successori, offre al lettore oltre un sesto del poema. La scelta per la versione dell'ottava ariostesca è naturalmente intonata al metro usato per l'epica nella grande tradizione italiana. Al lettore contemporaneo le strofe kerbakeriane, molto scorrevoli, offrono con il loro linguaggio dovizioso un sapore inconfondibile, con immagini poetiche felici e lampi di folgorazione potente. Senza nulla perdere della caratteristica originaria, lo stile di Kerbaker vi aggiunge la grazia orecchiabile e lo stupore incantato di una infinita, fantasmagorica fiaba.
L'educazione dell'anima
Ghazâlî Al
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2019
Questo libro costituisce una sezione del Ravvivamento delle scienze religiose. Secondo al-Ghazâlî la confessione nell'Unicità induce certezza che la Potenza di Dio è all'origine di tutto; di qui nasce la fiducia in Lui e la conformità e l'abbandono totale alla Sua volontà. Il sentimento che «chi ha fatto un grano di bene lo vedrà e chi ha fatto un grano di male lo vedrà» (Corano, 99:7-8) comporta obbedienza a Dio. Tanto più forte sarà nel credente la certezza di quella verità, tanto più grande sarà la cura che egli metterà nel praticare gli atti di pietà e nell'evitare le cattive azioni. Egli indica anche come basilare la coscienza della presenza di Dio che conosce i segreti dei pensieri più intimi. Ogni credente ha questa certezza, ma quando essa diviene convinzione intima che domina il cuore, allora l'uomo, trovandosi solo, ha un comportamento degno in tutti i suoi atti e i suoi pensieri; allora egli si cura di purificare il proprio cuore e di ornarlo sotto l'occhio vigile di Dio, quindi pratica un complesso di virtù e una quantità di atti di ubbidienza di elevata qualità. Per conseguire una fede superiore a quella della gente comune e accedere al grado ideale di conoscenza, la chiave è la lotta spirituale, la resistenza alle passioni, la piena dedizione al ricordo di Dio. Questo grado però varia, dipende dall'applicazione dello spirito e dalla natura del soggetto. Il Maestro qui indica un percorso iniziatico sulla Via dei sufi.
La scienza sacra. Al-Risàla al-Laduniyya
Ghazâlî Al
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2019
In questa breve epistola, al-Ghazâlî tratta la delicata questione della Scienza sacra o divina, facendo riferimento a una espressione coranica particolare alla «Gente di Dio», ossia i sufi. Partendo dalla conoscenza della dottrina dell'unicità di Dio, egli prende in considerazione l'anima e lo spirito, la scienza religiosa e quella intellettuale: la scienza dei sufi. La conoscenza umana si acquisisce attraverso l'insegnamento umano o attraverso l'insegnamento divino, ma non tutte le anime acquisiscono gli stessi livelli di conoscenza. Per arrivare a un alto grado di perfezione occorrono rinuncia, disciplina, vigilanza, riflessione. È un cammino che mira a riportare l'anima alla sua purezza originaria.