Manfredi Edizioni: Giovani artisti alla soglia del nuovo Millenniom
L'orMa. Un cammino nell'arte per lasciare il segno. Ediz. italiana e inglese
Serena Redaelli
Libro: Libro rilegato
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 208
Il nuovo appuntamento della collana “Giovani Artisti alla soglia del nuovo Millennio”, ideata da Volker Feierabend e promossa dalla VAF-Stiftung per i tipi di Manfredi Edizioni, riassume nel titolo, L’orMa. Un cammino nell’arte per lasciare il segno, l’attività di un giovane artista la cui ricerca, traendo ispirazione tanto da maestri del passato, quali Leonardo e Bosch, quanto del presente, come Stefano Arienti e Bertozzi & Casoni, ha come scopo principale quello di rendere l’opera il più durevole possibile, così da lasciare un segno, malgrado la consistenza effimera dei materiali impiegati.
Silvia Giambrone. Don't look away. Ediz. italiana e inglese
Giorgia Gastaldon
Libro: Libro rilegato
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 228
La VAF-Stiftung ha per scopo (o per mission, come si usa dire adesso) la promozione e la difesa dell’arte italiana, in tutti i suoi aspetti. È una difesa proteiforme, la sua, che vuole studiare e valorizzare indifferentemente sia tendenze espressive che singoli artisti e, in quest’ultimo caso, sia artisti poco noti del ventesimo secolo, sia aspetti meno conosciuti di maestri famosi, sia giovani emergenti. Dove l’aggettivo “giovane” non ha necessariamente un carattere anagrafico e notarile, ma intende indicare artisti che non sono ancora sufficientemente affermati.
Andrea Facco. Elogio della pittura. Ediz. italiana e inglese
Daniela Ferrari
Libro: Libro rilegato
editore: Manfredi Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 224
È un elogio della pittura, quindi, il suo; un’apologia che ha il sapore dell’inattualità, in alcuni casi, articolata in sequenze, brani di un discorso amoroso che ha avuto inizio per Facco dai tempi lontani dei primi disegni e che si è fatto via via più complesso, man mano che la sua mente entrava nel dispositivo pittorico scomponendo il meccanismo che lo regola. Per farlo l’artista ha avuto bisogno di sondare le diverse figure retoriche che regolano il nostro approccio percettivo all’idea di quadro, spaziando nei percorsi della storia dell’arte per fermarsi e approfondire un tema quando i suoi occhi incontravano un artista o un’opera che potessero fargli gioco. Non a caso, per spiegare il modus operandi di Facco, utilizziamo questa espressione. Egli gioca infatti mischiando i ruoli e le regole della dimensione pittorica con la disinvoltura di chi ne padroneggia i segreti e fa giocare noi, in qualità di spettatori, muovendo il nostro sguardo come farebbe uno scacchista esperto che dirige le sorti della partita prevedendo le mosse dell’avversario. [...]