Marietti 1820: Biblioteca ebraica
Morale ebraica e morale cristiana
Elia Benamozegh
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1997
pagine: 262
Elia Benamozegh. Nostro contemporaneo
Marco Cassuto Morselli, Gabriella Maestri
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2017
pagine: 132
Elia Benamozegh (Livorno 1823-1900) è uno dei più importanti maestri dell’ebraismo sefardita e italiano. Biblista, talmudista, cabbalista, filosofo della religione, egli è anche uno dei precursori del dialogo ebraico-cristiano. Il suo interesse per la dimensione universalistica della Torah è costante ed è grazie a lui che molti hanno conosciuto per la prima volta il noachismo, ossia l’alleanza con l’intera umanità. Per chi è ancora abituato a contrapporre il Nuovo all’Antico Testamento, le sue opere possono costituire un’introduzione alla tradizione vivente d’Israele, per la quale la Torah scritta è inseparabile dalla Torah orale. Profondo convincimento di Rav Benamozegh era che proprio la Torah sarebbe diventata il luogo d’incontro tra ebrei e cristiani. In brevi ma densi capitoli, Marco Cassuto Morselli e Gabriella Maestri presentano le sue opere principali, da Spinoza e la Qabbalah a Storia degli esseni, L’origine dei dogmi cristiani, Morale ebraica e morale cristiana e Israele e l’umanità.
Le storie del re Salomone. E le leggende del profeta Elia, i racconti di re e sultani, le storie di ricchi e poveri, ecc., ecc.
Matilde Cohen Sarano
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2014
pagine: 222
"Raccontandoci queste storie, le nostre madri ci facevano addormentare, quando eravamo piccoli, e noi sentivamo in esse la loro nostalgia per i luoghi della loro infanzia, lasciati per sempre, e rivisitati con la fantasia. Per mezzo di queste storie i nostri padri ci hanno educati al buon comportamento e alle buone azioni, e ci hanno insegnato a ridere. [...] Dentro queste storie l'uomo trova sempre le parole che gli spiegano la ragione e le circostanze della vita, e la consolazione ai dolori che non hanno rimedio." (Matilde Cohen Sarano)
Israele e Palestina. Sion: storia di un'idea
Martin Buber
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2008
pagine: 184
In questo libro si tratta, appunto, della storia di un'idea, non dunque della ricostruzione dei precedenti ideologici di una realizzazione storica. L'idea di Sion, che accompagna con la sua ricchezza spirituale e con il suo pathos affettivo tutta la tradizione di Israele, è qui presentata nel suo immutato impulso ideale, nella sua forza ispiratrice, che nessun evento storico, nessuna contingenza politica, è in grado di soffocare, nemmeno con l'illusione di una realizzazione ormai compiuta. Certo, chi conosce l'infaticabile lotta di Buber contro l'idealismo sa che l'"idea" di Sion non può essere intesa nel senso di una concezione astratta, "filosofica", ma come un preciso "evento" per Israele, popolo e individui. Si tratta di un'idea "religiosa", dello "spirito di una fede". La fede, per Buber, è un evento, è incontro; farne la storia significa rileggere e rivivere questo incontro e riproporne il significato di domanda per l'uomo, di elezione a una responsabilità. Il rapporto di Israele con la sua Terra non è fondato su un presunto legame naturale di sangue e di razza. Israele ha certo un rapporto essenziale con la sua Terra, ma si tratta di un rapporto etico: la Terra non è madre, ma sposa. Tra Israele e la sua Terra vi è il legame di un patto tra sposo e sposa, il cui significato è incluso nel più fondamentale patto di Allenza tra Dio e Israele. Nella Terra promessa Israele è chiamato a realizzare Sion: la società giusta con la Terra, giusta con gli uomini e perciò giusta con Dio. Questo è il messaggio che Buber vuole affidare con quest'opera al movimento sionista del suo tempo e, in generale, a Israele.
La fine svelata e lo Stato degli ebrei. Messianismo, sionismo e radicalismo religioso in Israele
Aviezer Ravitzky
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2007
pagine: 328
In Occidente si è discusso a lungo, e ancora si discute, sul significato sociologico e su quello storico della nascita dello Stato di Israele. Ma qual è il significato teologico che tale evento riveste per gli ebrei stessi? In che modo esso è stata inteso dalle diverse correnti religiose del Giudaismo? Quale sarà il destino di questo Stato secondo le previsioni dei moderni Sapienti d'Israele? A queste domande risponde in maniera magistrale il prof. Aviezer Ravitzky. Ripercorrendo le opinioni dei principali Rabbini già a partire dal risveglio nazionale degli inizi del XIX secolo, lo studioso conduce il lettore attraverso le opinioni più diverse e a volte contrapposte: per alcuni la fondazione dello Stato di Israele è un ostacolo alla Redenzione per altri ne rappresenta l'inizio, per alcuni il Sionismo è la peggiore delle eresie per altri è l'apripista davanti al Messia, per alcuni la Fine escatologica è svelata per altri è occultata, per alcuni siamo di fronte a "un atto satanico" per altri a "uno Stato divino".
Contro Apione. Testo greco a fronte
Giuseppe Flavio
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2007
pagine: 288
Roma. 93-96 d.C. È imperatore Domiziano. Flavio Giuseppe, ebreo che ha combattuto nella Guerra giudaica, è stato fatto prigioniero, è divenuto prima interprete dell'esercito, poi amico dei Flavi; liberato, vive nella capitale sotto la protezione imperiale, dedito alla scrittura della sua vita, della storia del suo popolo, della guerra che ha visto fronteggiarsi Gerusalemme e Roma. Nel "Contro Apione" l'autore controbatte alle tesi anti-giudaiche che circolano nell'impero: gli Ebrei, discendenti da lebbrosi cacciati dall'Egitto, sacrileghi, ostili verso gli altri popoli, sarebbero dediti a sacrifici rituali. Flavio Giuseppe confuta queste accuse, ne dimostra l'inconsistenza e la falsità, presenta, di contro, la tradizione ebraica.
Il santuario sconosciuto. La mia «conversione» all'ebraismo
Aime Pallière
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2005
pagine: 220
Il libro descrive l’affascinante itinerario di un giovane cattolico all’interno dell’ebraismo. A diciassette anni Aimé decide di entrare nella Sinagoga di Lione durante la preghiera di Neylah con la quale si conclude lo Yom Kippur; lo spettacolo è così forte e affascinante che tutta le vita di Aimé ne sarebbe stata trasformata. La “conversione” di Aimé Pallière (1868-1949) non è consistita nell’abbandono di una religione per abbracciarne un’altra, ma in un radicale cambiamento del suo essere cristiano nei confronti d’Israele: la scoperta del «Santuario sconosciuto». Da discepolo di Rav Elia Benamozegh (1823-1900), egli non ha dato inizio al moderno Noachismo, ma con grande coraggio ha ricercato un nuovo rapporto con il popolo la cui Alleanza non è mai stata revocata.
L'origine dei dogmi cristiani
Elia Benamozegh
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2002
pagine: 272
«L’importanza dell’opera di Elia Benamozegh è pari all’occultamento di cui è stata vittima a partire dal XIX secolo» (Shmuel Trigano). Elia Benamozegh è una tra le maggiori figure dell’ebraismo italiano dell’Ottocento, grande maestro dell’ebraismo sefardita e pioniere del dialogo ebraico-cristiano. Dopo essere stato conservato per 140 anni negli Archivi della Comunità ebraica di Livorno, ha visto per la prima volta la luce nel 2002 quello che è forse da considerarsi il più importante dei numerosi inediti di Benamozegh, "L'origine dei dogmi cristiani", una spiegazione cabbalistica della dogmatica cristiana.
Mistica, utopia e modernità. Saggi sull'ebraismo
Gershom Scholem
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1998
pagine: 188
Tra Torah e Sophia. Orizzonti e frontiere della filosofia ebraica
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2011
pagine: 434
Il libro ha l’intento di presentare il dibattito filosofico contemporaneo sul tema del rapporto tra l’«ebraico» (Torah) e il «greco» (Sophia), raccogliendo i contributi delle voci più autorevoli, ma anche inedite, tra gli specialisti di filosofia ebraica. Si tratta di un dibattito poliedrico che cerca di interrogarsi sulla possibilità di una traduzione in greco della Torah e sulla possibilità di un «luogo» altro per la filosofia che nasce come Sophia. Si vuole stabilire se, e secondo quali modalità, è possibile parlare di «filosofia ebraica». Infatti, è da distinguere dal «pensiero ebraico» in senso stretto, così come dalla tradizione filosofica che si vuole «greca»? In che modo si inserisce nella storia della filosofia? È una filosofia della religione e di una in particolare? Si vuole qui proporre un libro che affronta, secondo una prospettiva teorica, il binomio «greco-ebraico», la loro traduzione e tensione sempre viva, l’ospitalità di una tradizione di pensiero nei confronti dell’altra. Un libro che medita sulla la complessa relazione che unisce e separa questi due grandi orizzonti, cercando di delimitarne i confini, di fare incrociare le loro vie, di percorrere quelle strade che portano da Atene a Gerusalemme e viceversa.
L'amore per la verità. Insegnamenti e aforismi di R. Menachem Mendel Morgenstern, il grande rebbe di Kotzk
Menachem Mendel Schneerson
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2011
pagine: 390
La ricca antologia che presentiamo – che comprende testi tradotti dall’ebraico e dallo yiddish finora assolutamente inediti – rende accessibile per la prima volta al pubblico italiano la singolare riflessione spirituale e la rigorosa dottrina etica del grande rebbe di Kotzk. Essa intende mettere il lettore a contatto diretto con le fonti e offrire l’opportunità di conoscere il pensiero di un maestro, i cui insegnamenti ottennero enorme risonanza in tutto il mondo ebraico. L’opera si suddivide in due parti: la prima contiene il racconto agiografico della vita del Kotzker, assieme a storie e brevi racconti, che manifestano il ricco mondo spirituale di R. Menachem Mendel. La seconda parte, nella quale sono raccolti aforismi, testi esegetici e dottrinali, evidenzia in tutto il suo spessore il pensiero mistico e filosofico dello zaddik, in particolare il significato assoluto che in esso svolge il concetto di verità. Per essa, R. Menachem Mendel fu pronto a sacrificare ogni cosa, nella convinzione che la verità si può raggiungere solo attraverso la più assoluta libertà.
Sentieri in utopia. Sulla comunità
Martin Buber
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2009
pagine: 208
Pubblicato nel 1947, questo libro è un classico delle utopie del Novecento. Attraverso una rilettura della tradizione socialista, anarchica e marxista, Buber propone un’alternativa radicale fra lo stato - accentrato, burocratico, totalitario per vocazione - e la comunità, dialogica, decentrata, in sé già sovversiva. Dinanzi al pericolo di un illimitato potere planetario, una sorta di stato mondiale, viene indicato nel kibbutz, nella comune ebraica, il sentiero impervio di un socialismo anarchico e federalista che esplori e inventi gli infiniti modi in cui comunità autonome e autogestite possano dar luogo a una «comunità di comunità».