Meltemi: Nautilus
Back to the 80's. L'immaginario degli anni Ottanta nell'era digitale
Mario Garzia
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 234
Perché nei prodotti dell’industria culturale di oggi l’archetipo del fanciullo e l’ambientazione degli anni Ottanta spesso coincidono? Quali metafore esprime l’immaginario rappresentato in questi prodotti? C’è un filo conduttore tra quel decennio e i giorni nostri? E se ne può parlare in termini di durata (breve? media? lunga?) di un processo storico e culturale? Lo scopo principale di questo libro è cercare di rispondere a queste domande. Per fare ciò si tornerà virtualmente indietro nell’Italia degli anni Ottanta: l’unica potenza industriale occidentale che fa il suo ingresso nella videosfera – l’era della tv a colori secondo Régis Debray – contemporaneamente all’avvento della società dell’informazione, caratterizzata, secondo Manuel Castells, dall’abilità tecnologica nell’impiegare come forza produttiva diretta la superiorità della specie umana nella capacità di elaborare simboli. È la ragione per cui l’Italia è il laboratorio mediale ideale per capire cosa sta accadendo nella mediasfera occidentale di quel decennio. Decennio in cui si acuisce la competizione tra le più disparate forme di comunicazione (i media-linguaggio: cinema, televisione, videogame etc.), alimentata dal fiorire di nuovi dispositivi tecnologici (i media-oggetto) sempre più all’avanguardia.
Public speaking. Il ritorno della comunicazione vocale nell'era della comunicazione digitale
Elisabetta Gola, Patrizia Mottola
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 282
La comunicazione verbale, tra i molti modi di entrare in relazione con gli altri, è senz’altro la più specifica per gli esseri umani e nelle società umane. Con la diffusione massiccia di strumenti multimediali, i testi oggetto di comunicazione son stati principalmente di natura visiva: icone, immagini, foto e selfie, video e “storie” spopolano nei canali social e nei media digitali. Anche gli spazi originariamente basati sulla scrittura (SMS prima e Twitter poi) si sono trasformati per accogliere immagini e video (gli SMS diventano MMS e Twitter amplia le possibilità di pubblicazione). Ma sono forse Whatsapp, con i suoi messaggi vocali, e Siri, l’interfaccia vocale che ci permette di dare ordini al nostro smartphone, ad aver decretato il ritorno della comunicazione “a voce” dalla porta principale anche nei traci di informazioni via web. E se per politici, sacerdoti di tutte le religioni, venditori, è sempre stato chiaro che l’actio, la pronuncia pubblica di un discorso, era un momento fondamentale per la comunicazione persuasiva, non altrettanto si è ritenuto in altri ambiti, come quello scientifico o didattico.
L'Europa smarrita. Tre saggi sull'illusorietà della razza e della nazione. Testo tedesco a fronte
Robert Musil
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 318
Fra le prove saggistiche più convincenti di Robert Musil, "Spirito ed esperienza", "La nazione come ideale e come realtà" e "L’Europa smarrita" sono diversamente incentrate su quel grumo di questioni inerenti alla realtà della nazione e della razza e al dibattito intorno al binomio Kultur e Zivilisation. Proprio su questi temi il grande scrittore austriaco, all’indomani della conclusione del primo conflitto mondiale, prende a riflettere con assiduità, sottoponendo ciascun argomento al vaglio della sua proverbiale abilità “dissettrice”. Spicca il teorema dell’“assenza di forma” della natura umana, che Musil elabora proprio in questi tre saggi, i quali si riveleranno uno straordinario laboratorio di idee, che riecheggiano nell’Europa attuale come un monito.
La cittadinanza digitale. La crisi dell'idea occidentale di democrazia e la partecipazione nelle reti digitali
Massimo Di Felice
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 224
L’idea occidentale di democrazia basata sull’opinione degli umani e sulla somma dei voti è divenuta obsoleta. Alla forma deliberativa esclusivamente umana viene a sostituirsi un nuovo tipo di contrattualità che, attraverso le architetture digitali, l’internet delle cose e i sensori, estende la partecipazione a tutte le diverse entità che compongono il nostro habitat. I parlamenti, le assemblee cittadine, i partiti e tutte le architetture di interazione politica, ispirate al modello della polis e portatrici di forme di governance limitate ai soli soggetti umani, stanno lasciando spazio alle piattaforme, alle blockchain e ai diversi ambienti di reti. In questi ecosistemi interattivi gli umani, i dati, il clima, i sensori, le biodiversità e i territori informatizzati hanno iniziato ad articolare politiche e soluzioni collaborative attraverso il dialogo con i dati e la connessione tra diversi tipi di intelligenze. L’idea occidentale di società, fondata sul contratto tra i cittadini e ristretta al convivio dei soli soggetti umani, così come quella di cittadinanza, basata solo sui diritti fondamentali delle persone, oggi, dinanzi alle sfide dei mutamenti climatici e alle ultime generazioni di reti intelligenti, risultano entrambe inadeguate. La cittadinanza digitale è oggi l’ambito di ricerca che si concentra sul superamento del progetto politico occidentale e sull’inizio di una nuova cultura della governance in reti complesse, caratterizzata dalle interazioni all’interno di architetture non più composte né da soggetti né da oggetti.
Natura, conoscenza, utopia
Norbert Elias
Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 332
Questa raccolta di saggi di Norbert Elias, curati e tradotti da Donatella Capaldi, estende il corpus disponibile in italiano di uno tra i più grandi sociologi del Novecento. La sua visione dei rapporti sociali come rete di interconnessioni fra individui e gruppi, in continua trasformazione, è estremamente attuale, soprattutto per il metodo adottato da Elias, il quale individuò l’emergere di figure di conflitto e di controllo, connesse a dinamiche collettive intra- e interstatali, entro un processo di sviluppo a lungo termine. La ricostruzione dello stretto intreccio fra psicogenesi e sociogenesi delle forme sociali, in contrasto con la “presentificazione” dilagante nelle ricerche sociologiche, spinse l’autore ad approfondire la teoria della civilizzazione, con i relativi meccanismi di autocontrollo degli affetti e del comportamento, e in particolare il tema della convivenza ambivalente tra civilizzazione e de-civilizzazione. Tale doppia tensione influenzerebbe, lungo tutto il corso delle società umane, sia i paradigmi della conoscenza e del rapporto uomo-natura, sia i processi di formazione dello Stato e dell’idea di “nazione”. In questo scenario, la riflessione di Elias si rivolse quindi all’utopia: è ancora possibile immaginare una società futura meno oppressa da ingiustizie e sopraffazione? O dopo la distruzione delle guerre mondiali la prospettiva è ormai distopica? L’indagine su Thomas More divenne cruciale, portandolo ad anticipare la centralità dei conflitti che orientano gli Stati verso la formazione di entità sovranazionali. Cura e introduzione di Donatella Capaldi
Metafore artistiche. Come si vedono e cosa raccontano
Alice Guerrieri
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 248
La metafora – processo cognitivo che connette mondi diversi – è centrale nella comunicazione verbale e in quella visiva. Tuttavia, il suo ruolo nell’arte resta poco esplorato, forse per la complessità della sua interpretazione. E se osservassimo oltre il visibile, attivando l’immaginazione? Questo libro indaga il linguaggio metaforico artistico, capace di superare i confini immaginativi e di raccontare identità ed ecosistemi mediali. Il tutto con un focus sull’arte sarda come case study esemplare. Prefazione di Elisabetta Gola e Francesca Ervas.
Cittadinanza transitiva. Un'antropologia politica applicata al soggetto diasporico
Massimo Canevacci
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 272
Il volume di Massimo Canevacci delinea un’antropologia politica adeguata alle sfide attuali: il problema diffuso è la cittadinanza, la soluzione possibile è la cittadinanza transitiva. A tal fine, l’autore introduce un sommovimento conflittuale da inserire in una costellazione concettuale più ampia: il soggetto diasporico. Quest’ultimo non si esaurisce con le persone migranti, bensì ingloba qualsiasi soggetto transitivo che rifiuti di essere collocato in un territorio identitario stabile, che viene visto come oppressivo, tradizionale, inadeguato, autoritario, limitante per la propria autonomia espressiva, teorica, politica, esistenziale. L’invito di Canevacci è quello di traforare lo Stato partendo dai soggetti che chiedono di cambiare status: tale movimento coinvolge i più diversi soggetti diasporici – il nativo, l’emigrante, il ricercatore, il creativo, l’angosciato –, uniti dalla voglia di mutamento. Se il soggetto diasporico è un individuo in transito verso qualcosa di temporaneo, spesso indefinito, allora occorre immaginare un inedito diritto costituzionale cosmopolita: la cittadinanza transitiva.
Storia e teoria della serialità. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 348
L’opera affronta sul piano storico e teorico la complessa evoluzione delle forme seriali, individuando nel fenomeno una tra le basi portanti della moderna cultura occidentale. Dopo il primo volume ("Dal canto omerico al cinema degli anni Trenta") e il secondo ("Il Novecento: dalle narrazioni di massa alla svolta digitale"), la terza raccolta di saggi esplora le forme seriali dell’abitare il presente. Tra pubblico e privato, in un ambiente multisensoriale e transmediale che ci vede continuamente oscillare tra presenza fisica e flussi digitali, il volume riflette l’impianto storico e teorico dell’opera, concentrandosi sulla forma presente della serialità: dalla pubblicità all’arte contemporanea, dall’architettura alla moda, dal teatro alla musica, dal gusto al suono, dalle immagini virtuali all’algoritmo.
Introduzione alla mediologia
Régis Debray
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 380
Questo libro è una prima e fondamentale panoramica organica di un campo di studi che da anni si interfaccia con le scienze della comunicazione, quello della mediologia. Diversamente dalla sociologia dei media, la mediologia si concentra sulle interazioni, passate e presenti, fra tecnologia e cultura, con l’obiettivo di confrontare, o meglio riconciliare, questi due campi tradizionalmente intesi come opposti. In quanto riflessione sulla traccia, sull’archivio e sulla memoria, l’indagine mediologica – che può spaziare dalla storia antica a quella contemporanea, dalla scrittura a Internet – porta alla luce gli effetti simbolici delle innovazioni tecniche e le condizioni culturali delle svolte tecnologiche. Lo scopo del mediologo è quello di evidenziare l’importanza della trasmissione di fronte all’urgenza della comunicazione, riportando l’attenzione sui processi storici di lunga durata (oggetto della trasmissione) rispetto alla conquista ossessiva degli spazi e alla presentificazione della comunicazione. Il libro offre uno sguardo critico ai presupposti della mediologia, presentandola come un approccio utile a creare vere e forti connessioni fra tutte le discipline, sia tecniche sia umanistico-sociali.
Sociologie del futuro
Giuliana Mandich
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 162
Il futuro è oggi una delle metafore maggiormente utilizzate per vendere prodotti, scegliere percorsi universitari, dare legittimità ai discorsi pubblici e connotare le politiche. A partire dall’estate del 2021, in corrispondenza di una prima fase di parziale “uscita” dalla pandemia, abbiamo assistito a una vera e propria “esplosione di futuro” nel discorso pubblico, come se evocare il futuro fosse la soluzione ai tanti problemi della società italiana. Parole come “anticipazione” e “prefigurazione” sono entrate nel linguaggio comune in tanti ambiti, dall’architettura alla scuola e alle politiche sociali, per dare un tocco di contemporaneità a progetti e interventi. Da allora, la nostra società appare spinta in avanti da quel “senso della dirompenza del futuro, del suo potenziale per diventare altrimenti” di cui parlava Mark Fisher. Se sia veramente così però è un’altra storia. L’obiettivo di questo volume è fornire gli strumenti a chi vuole cimentarsi in un’analisi di tale ambito. Ci si propone di offrire agli studiosi e alle studiose una trattazione agile ma esaustiva che, da una parte, permetta di comprendere dal punto di vista teorico la complessità del campo del futuro e, dall’altra, mostri le principali modalità attraverso cui questa dimensione della temporalità può essere studiata empiricamente.
Storia e teoria della serialità. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 340
L’opera affronta sul piano storico e teorico la complessa evoluzione delle forme seriali, interpretando il fenomeno come una delle basi portanti dell’intera cultura moderna occidentale. Il primo volume, a cura di Giovanni Ragone e Fabio Tarzia, ricostruisce l’archeologia e il primo mainstream della narrazione seriale; il secondo, a cura di Sergio Brancato ed Emiliano Ilardi, è dedicato al Novecento e alla contemporaneità; il terzo, a cura di Giovanni Boccia Artieri e Giovanni Fiorentino, indaga la dimensione seriale nei miti d’oggi: dalla fiction e dalla pubblicità alla musica e ai linguaggi artistici, dall’architettura alla moda e al design. Le tecnologie del racconto seriale rimediano e focalizzano zone dell’immaginario collettivo secondo regole stabili, allenando e fidelizzando le audience che le utilizzano per rappresentare e controllare il conflitto sociale e intrapsichico. Esse sono dunque potenti catalizzatori nella formazione di generi e modelli entro i quali costituiscono gli spazi di esperienza estetica fondamentali in ogni cultura per la condivisione e socializzazione della sfera simbolica. Sono forme che cambiano nel tempo, interagendo nel processo di trasformazione dei media: dagli archetipi orali e scritti del mondo antico e medievale alle fasi esplosive che dal barocco portano alle culture delle metropoli, fino all’età matura dello spettacolo di massa e all’intensa ristrutturazione nell’era digitale, con la post-serialità televisiva, l’iperframmentazione e l’auto-serializzazione dei social.
Distopia femminista. Analisi di un genere
Martina Marras
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 180
È possibile assegnare alla distopia femminista uno spazio autonomo a livello teorico, che ne consenta un’analisi specifica? Il lavoro di Martina Marras parte da questa domanda, nel tentativo di mettere ordine rispetto al proliferare di narrazioni distopiche accomunabili per tematiche ed elementi ricorrenti. La risposta, positiva, che viene proposta per il quesito-guida si struttura attraverso una prima definizione del canone distopico femminista, seguita da una disamina delle caratteristiche peculiari rintracciabili nei romanzi che possono essere ricompresi sotto questa etichetta. Un primo obiettivo, dunque, è quello di ricostruire gli elementi fondamentali della distopia femminista al fine, però, non tanto di collocare tale genere nella cornice della critica letteraria, bensì di recuperarne le radici filosofiche e politiche, problematizzando i contenuti che sono veicolati attraverso le pagine narrative. Se per un verso la rappresentazione distopica della condizione femminile consente di riflettere sui più drammatici nodi del destino biologico delle donne e di dissacrarli, per un altro la riproposizione perpetua ed esasperata di stereotipi e drammi di cui la storia, passata e presente, può dare testimonianza concreta ha un impatto determinante anche “sull’universo maschile”, sulla ridefinizione dei canoni e dei ruoli sociali tradizionali, che infatti si mostrano sempre più fluidi. La mancanza di certezze, le crisi, le trasformazioni si traducono in paure, magistralmente rappresentate dalla narrativa distopica.