Meltemi: Pensiero atlantico
La resistenza continua. Il colonialismo portoghese, le lotte di liberazione e gli intellettuali italiani
Vincenzo Russo
Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 190
“La Resistenza continua nelle lotte dei popoli soggetti al colonialismo, all'imperialismo, per la loro effettiva indipendenza”, così scriveva Giovanni Pirelli. E questa ricerca muove proprio dalla sovrapposizione tra l'esperienza della Resistenza al nazifascismo e le lotte di liberazione del Terzo Mondo, condivisa da buona parte dell'anticolonialismo italiano degli anni Sessanta e Settanta. Questo è un libro che avrebbe voluto discutere l'euforia della solidarietà e della conoscenza di una costellazione di intellettuali italiani per un Terzo Mondo in lotta: ne avrebbe raccontato i successi, la spinta ideale e ideologica, i limiti (conoscitivi e di mezzi), la sua consunzione nel giro di una generazione. Avremmo però finito per raccontare solo il riflesso di un oggetto che è centrale nella nostra ricerca: le lotte di liberazione africane dal colonialismo portoghese. In una specie di contrappunto, riscattiamo aspetti marginali o dimenticati della storia della cultura portoghese, della storia dei Paesi africani indipendenti (Angola, Guinea Bissau e Mozambico) e della cultura dei popoli – come l'italiano – solidali con i colonizzati. Del resto, l'ultima resistenza anticoloniale (africana) all'ultimo impero coloniale (Portogallo) del ventesimo secolo viene analizzata non dualisticamente, ma all'interno di uno schema più ampio (la solidarietà internazionalista) e da un suo privilegiato laboratorio, l'Italia.
Del colonialismo come impensato. Il caso del Portogallo
Eduardo Lourenço
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2019
pagine: 245
Questo libro raccoglie gli scritti inediti e dispersi, dedicati al colonialismo, del grande filosofo portoghese Eduardo Lourenço. Dalla fine degli anni Cinquanta, sullo sfondo delle guerre coloniali degli anni Sessanta e intorno alla dissoluzione prodotta dalla Rivoluzione dei Garofani, il colonialismo all’apparenza singolare del Portogallo viene assoggettato a una potentissima decostruzione critica. Essa espone la relazione del Portogallo con le colonie, naturalizzata nei secoli come forma coloniale “innocente”. Un anticipo sorprendente di molte teorie postcoloniali grazie alla voce più nota del pensiero portoghese.
Il Portogallo, oggi. La paura di esistere
José Gil
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2025
pagine: 146
Il passaggio dalla pre-modernità rurale alla modernità avviene in Portogallo senza quella fase intermedia di industrializzazione – con tutto il suo carico di organizzazione e attivazione della società – che altri Paesi europei hanno vissuto a partire dall’immediato dopoguerra. La modernità arriva insomma in Portogallo già come post-modernità: la cifra che accomuna la transizione è infatti quella di una mancanza di spazio pubblico, che, ridotto o annullato durante la dittatura salazarista, appare completamente colonizzato dai media post-moderni. José Gil non cita Pier Paolo Pasolini, nonostante la sua diagnosi sia analoga a quella con cui, negli Scritti corsari, quest’ultimo ritrae la società italiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Come l’Italia rurale diventa preda del consumismo e vede lo spazio pubblico colonizzato dal potere dei nuovi media, così la società portoghese, ancora alle prese con la costituzione di un modello sociale post-dittatoriale, si apre, ancor più che ai modelli politici occidentali, all’omologazione consumistica. Anche per Gil, come per Pasolini, i nuovi modelli economico-politici sono forse più totalitari di quelli precedenti, in quanto pretendono che non siano concepibili altre ideologie se non quella del consumo. Con una prefazione di Gianfranco Ferraro.
L'attrito della memoria. Colonialismo, guerra e decolonizzazione nel Portogallo contemporaneo
Miguel Cardina
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 198
Il 25 aprile 1974 la vecchia dittatura portoghese dell'Estado Novo veniva abbattuta dai militari dei gradi intermedi, aprendo la strada a una rivoluzione che avrebbe segnato geneticamente la democrazia portoghese. Al tempo stesso, la lotta armata dei popoli colonizzati, che si protraeva dai primi anni '60, dava avvio alle indipendenze africane e metteva fine al lungo ciclo imperiale. Questo libro riflette sulla memoria del colonialismo e della guerra coloniale nel Portogallo contemporaneo. Nella prima parte si analizzano i processi di costruzione del colonialismo come progetto politico e come immaginario operativo. Nella seconda parte, invece, si prendono in esame le amnesie selettive e i paradigmi mnemonici che storicamente hanno coperto l'evocazione della guerra coloniale. Evidenziando lo spazio di rilievo che la mitologia coloniale ha nel paese lusitano, si procede a una riflessione che individua i cambiamenti in corso all'interno di tale immaginario e le sfide che oggi si pongono di fronte ai meccanismi di decolonizzazione e di problematizzazione della storia.
Scritti dal carcere. Quaderni di un anticolonialista angolano
José Luandino Vieira
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2022
pagine: 528
Scritti dal carcere è una selezione operata dallo stesso autore a partire dai suoi quaderni del carcere, la cui materialità è composta di circa 2.000 fragili fogli scritti a mano. Il processo di scrittura di questa raccolta ha come termini cronologici e come confini spaziali l’ingresso dello scrittore nel Padiglione Detentivo della PIDE a Luanda nel 1961 e la sua partenza dal campo di lavoro di Tarrafal nel 1972. Durante questi dodici anni di reclusione, José Luandino Vieira ha annotato la sua visione del carcere quale osservatorio eccezionale della nazione angolana, ha manifestato i suoi progetti politici e letterari, ha evidenziato il progetto comunitario dell’Angola come veicolo di unione e resistenza, di ansie e sogni collettivi. Gli scritti sono datati e presentano un notevole valore umano, letterario e politico rispetto alle lotte di liberazione della nazione angolana, al progetto letterario di Vieira e in generale ai temi della storia e della letteratura angolana. Prefazione di di Margarida Calafate Ribeiro e Roberto Vecchi.
Saggi. Scritti di cultura e storia del Portogallo
António Sérgio
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 112
La vasta opera saggistica di António Sérgio spazia dalla gnoseologia alla filosofia politica e dalla pedagogia alla filosofia della storia. Idealista e razionalista, il suo pensiero fu influenzato da filosofi quali Cartesio, Kant, Marx, Engels e Antero de Quental. Con i suoi studi, Sérgio ha contribuito soprattutto a una rilettura critica di fenomeni portoghesi come il Saudosismo e il Sebastianismo. "Saggi. Scritti di cultura e storia del Portogallo" è un'antologia dei saggi più paradigmatici del Novecento scritti dal filosofo, storico e pedagogista portoghese, le cui opere hanno segnato un'epoca e diverse generazioni di intellettuali, tanto in patria quanto all'estero.