Montecovello: Teatro

Un percorso storico della storia del costume teatrale, racchiusa in tre volumi, che offre un panorama completo del "costume teatrale" nella sua evoluzione a partire dagli albori fino ai nostri giorni corredati da ampie documentazioni fotografiche nonché da una capillare descrizione di come, nel tempo, i costumi sono stati ideati e realizzati. L'insieme dei tre volumi si indirizza a quanti sono interessati all'arte del teatro sia come ammiratori di questa arte, sia da chi opera nello specifico e spesso nel pensare ad un costume per realizzarlo (soprattutto di altri tempi) magari non conosce l'arte della manifattura perché possa trovare una collocazione all'interno della rappresentazione.

La sua fama di "vate" che lo ha accompagnato in quel preciso momento storico (si ricordano le sue "bizzarrie") ancora oggi è oggetto di analisi e discussioni. L'analisi condotta in questo contesto si riferisce solo al suo teatro, quelle opere che allorquando sono state rappresentate, hanno sempre provocato una ridda di ipotesi e di proposizioni non sempre coincidenti. Un autore, per molti "scomodo", ma che ha saputo lasciare una impronta che nessuno riuscirà a cancellare ed i suoi personaggi rimarranno sempre vivi perché la vitalità profusa è propria di questo autore di non facile lettura.

Riconosciuto da tutta la stampa internazionale come uno dei più grandi autori teatrali (spesso per grandezza accostato a Pirandello) viene analizzato attraverso le sue opere, alcune immortali, non mancando di entrare nella vita e nella vicenda umana che ha caratterizzato quel periodo capace di tracciare un solco indelebile. Autore, attore, mimo, regista, uomo: in queste qualità è racchiuso questo grande del teatro le cui opere hanno riscosso in tutto il mondo un successo che si alimenta come la sua fama immortale.

Da tantissimi anni i pupi siciliani sono stati un punto di riferimento e di identificazione della vita e cultura siciliana che ha sempre interessato intere generazioni che, attraverso il racconto e rappresentazione da parte dei pupari hanno conosciuto le storie leggendarie di tanti eroi divenuti familiari. L'autore ha voluto proporre la storia di questi pupi, dei loro pupari perché ogni lettore possa entrare in questo meraviglioso mondo che ancora affascina i bambini ed anche i grandi, forse nel ricordo delle tante ore trascorse ad assistere alle tenzoni tra gli eroi cristiani e gli infedeli che alla fine soccombevano sotto i colpi di uomini-eroi come Orlando, Rinaldo, Bradamante.

Esiste un mondo femminile pirandelliano? E se sì, quanto ha influito nella formazione umana e artistica dello stesso? Con questo saggio l'autore spiega come non solo esista, ma ha condizionato profondamente tutta la vita e l'opera del grande scrittore agrigentino che ha assorbito le varie dimensioni che hanno stigmatizzato il suo essere uomo e scrittore. Con questo saggio si apre uno squarcio sulla visione femminile che tanto profondamente ha influenzato la sua attività e il suo percorso umano assai difficile e tortuoso.

Attraverso queste opere teatrali si ha l'opportunità di conoscere il pensiero dell'autore che ha anche svolto l'attività di regista teatrale ad Agrigento e poi a Pavia. Una chiave di lettura che mette in risalto lo spaccato di una società nella quale lo stesso ha vissuto e continua a vivere, intuendo anche i mali che pervadano l'uomo nella sua interiorità e spesso rimane succube di naturali forze che non riesce a contrastare.

Non si può non affermare che il teatro spagnolo (soprattutto quello del Seicento) non abbia rappresentato una delle più alte espressioni culturali dell'Europa anche grazie ai suoi importanti autori che hanno contribuito a rendere "grande" proprio la storia del teatro. Un itinerario attraverso questa realtà per scoprire (o riscoprire) quel momento culturale che rimane un punto di riferimento dal quale poi sono scaturite altre proposizioni teatrali che hanno reso "immortale" questa speciale branca della letteratura mondiale.

Arte antica quella del teatro che ha caratterizzato l'evoluzione di tutte le società che attraverso la stessa hanno finito con l'identificarsi. Ed essendo parte integrante del vivere dell'uomo, inevitabilmente ha subito l'evoluzione per cui dalle origini del teatro greco fino ad oggi siamo al teatro moderno in tutte le sue derivazioni. Il percorso itinerante (corredato anche di foto) che permette di conoscere a fondo questa inevitabile arte che continuerà a vivere con l'uomo.

Uno tra i più grandi autori non solo del suo tempo, ma di sempre tanto da essere accostato a grandi come Shakespeare, Pirandello, Ibsen. Il suo teatro ha dato una accelerazione soprattutto perché alcuni personaggi (si vuole ricordare Arpagone) hanno saputo imporsi grazie alle trovate, alla personalità, alle vicende che li hanno visti protagonisti (non sempre vincenti e positivi) con un aggancio a quella realtà sociale che non ha interessato solo il Cinquecento, il Seicento, ma è saputo arrivare fino a noi e allorquando parliamo di un "avaro", non si può non ricordare quell'immortale personaggio nato dalla fantasia di Molière.

Quante volte abbiamo assistito ad una rappresentazione del teatro giapponese senza capire niente perché così lontano da noi ed allora considerato come una "astrazione". Niente di più falso, in quanto questa forma di spettacolo, antichissima, è ricca di proposizioni, di simboli, di storia e quindi atta a rappresentare un mondo misterioso quanto meraviglioso. Leggendo questo così importante saggio si ha la possibilità di avvicinarsi a questo mondo artistico, conoscerlo, apprezzarlo ed amarlo. E come tutte le cose astruse una volta fatte nostre diventano punti di riferimento del nostra sapere e capace di arricchire la nostra cultura.

Dal capolavoro di Cervantes, l'autore ha realizzato un'opera teatrale con un adattamento del tutto personale perché la stessa potesse essere rappresentata. Nella sua proposizione Seddio ha inteso mantenere intatto lo spirito dell'opera del grande Cervantes utilizzando gli stessi Personaggi e anche, in un certo senso, lo stesso linguaggio per non alterare il senso etico dell'opera. La sua esperienza di regista teatrale, ed anche autore di opere teatrali, gli ha consentito questa operazione che, in ogni caso, deve essere intesa come "culturale".

Attraverso la rivisitazione del suo teatro si tenta di "leggere" questa così particolare proposizione teatrale attraverso una attenta disamina condotta con oculatezza, competenza ed anche avvalendosi di importanti e significative citazioni di saggisti che di questo grande autore hanno scritto. È indubbio che lo stesso rappresenta ancora oggi l'espressione più alta d'un certo tipo di teatro e giustamente viene ricordato come uno dei più grandi del Novecento, giacché ha segnato un'epoca che rimarrà indelebile.