Neri Pozza: Spleen
Canto di Natale
Charles Dickens
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 144
«Quanto è vero Dio, sono tanto belli e mi sento tanto bene dopo averli letti» disse Robert L. Stevenson a un amico a proposito dei cosiddetti Christmas Books di Charles Dickens, di cui Canto di Natale è il primo e piú importante. Un po’ morality, un po’ dramma teatrale, un po’ romanzo sociale, un po’ storia gotica, quando uscí, il 19 dicembre 1843, Canto di Natale fu subito un grandissimo successo editoriale, straordinario per il suo tempo, considerando anche la preziosità dell’edizione illustrata, con la costa di un rosa delicato, scritte in oro e illustrazioni colorate a mano. Un’opera che Dickens scrisse in sole sei settimane, per provvedere alle necessità della sua famiglia, e che, nel giro di appena un anno, diede vita ad almeno otto produzioni teatrali e aprí la strada a un vero e proprio filone letterario. È un inverno freddissimo, quello in cui comincia il racconto, esattamente il giorno della vigilia di Natale: per qualcuno il piú bello dell’anno, ma per il vecchio Scrooge, impenetrabile e solitario come un’ostrica, semplicemente «il momento in cui scopri di essere piú vecchio di un anno, ma povero come prima». Verso sera, riflesso nel batacchio della porta, Scrooge scorge il volto spettrale di Marley, suo antico socio morto da ben sette anni! Comincia cosí una nottata di apparizioni e di eventi soprannaturali che cambierà il suo animo e la sua vita per sempre. Questo «libriccino» – nelle parole di Dickens – che, piú di ogni altra favola natalizia, ha travalicato epoche, paesi e culture viene riproposto qui in una nuova preziosa edizione, grazie alle illustrazioni di Manuele Fior e alla nuova traduzione di Massimo Ortelio, per raccontare nuovamente ai lettori di ogni età la storia del vecchio Ebenezer Scrooge, avarissimo e misantropo, il cui animo arido viene redento, come per miracolo, da quattro fantasmi spaventosi durante la notte di Natale.
Il fiume che voleva scrivere
Camille de Toledo
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2022
pagine: 396
Sotto il nome di Progresso, di Tecnica, abbiamo depauperato la Terra. Se i fiumi, le montagne, le foreste, gli oceani, i ghiacciai e le terre, dopo millenni di soprusi, potessero esprimersi, che parole userebbero? Nella rivendicazione dei loro diritti fondamentali, gli elementi della natura troverebbero ascolto presso quei «soggetti» umani, unici responsabili di quella sistematica prevaricazione? Questo è un libro-percorso, con un fine preciso: pensare una «rivolta giuridica della Terra», a partire dai nostri luoghi qui in Europa, per dare strumenti a chi in futuro vorrà impegnarsi nella trasformazione di un certo modo di scrivere le leggi. Per attribuire, dunque, lo statuto di persona giuridica a quegli elementi della natura, arbitrariamente considerati «oggetti» in quanto non umani. Un cambiamento profondo nei nostri sistemi legislativi che invita gli assenti al tavolo dei negoziati e che porta con sé la speranza di un risarcimento. Una nuova ontologia dove fiumi, laghi, mari, specie animali, vegetali potranno sostenere le proprie ragioni e scrivere, assieme a noi umani, i termini della vita comune. Un libro raccontato da Camille de Toledo con le voci di Frédérique Aït-Touati, Bruno Latour, Virginie Serna, Bruno Marmiroli, Jacques Leroy, Jean-Pierre Marguénaud, Catherine Larrère, Catherine Boisneau, Valérie Cabanes, Matthieu Duperrex, Gabrielle Bouleau, Sacha Bourgeois-Gironde, Marie-Angèle Hermitte... E se le ferite, i dolori, le stanchezze della natura diventassero linguaggio, parole di collera, parole politiche che pretendono di essere ascoltate e istituite nelle nostre forme umane, nelle nostre leggi? E se la siccità che vediamo a ogni estate fosse il segno di un linguaggio, di una voce del mondo che ci obbliga all’ascolto? E se gli elementi della natura, fiumi, corsi d’acqua e montagne e foreste e oceani e ghiacciai e terre, a forza di esclusioni, di espropriazioni, di estrazioni, di depredazioni, avessero cominciato a inventare una grammatica propria, esigendo di essere rappresentati? Ecco la storia della rivolta giuridica della Terra.
Io sono un gatto
Natsume Soseki
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 399
Il Novecento è appena iniziato in Giappone, e l'era Meiji sta per concludersi dopo aver realizzato il suo compito: restituire onore e grandezza al paese facendone una nazione moderna. Il potere feudale dei daimy? è un pallido ricordo del passato, così come i giorni della rivolta dei samurai a Satsuma, e l'esercito nipponico contende vittoriosamente alla Russia il dominio nel Continente asiatico. Per Nero, il grosso gatto di un vetturino che spadroneggia nel quartiere in cui si svolge questo romanzo, i frutti dell'epoca moderna non sono per niente malvagi: ha un pelo lucido e un'aria spavalda impensabili fino a qualche tempo fa per un felino di così umile condizione. Per il protagonista di queste pagine, invece, un gatto dal pelo giallo e grigio, che i suoi simili sbeffeggiano chiamandolo «Senza nome», le cose non stanno così: dinanzi ai suoi occhi si dispiega tutta l'oscura follia che aleggia in Giappone all'alba del XX secolo. Il nostro eroe vive a casa di un professore che si atteggia a grande studioso e che, quando torna a casa, si chiude nello studio fino a sera e ne esce raramente. Di tanto in tanto il gatto, a passi felpati, va a sbirciarlo e puntualmente lo vede dormire: il colorito giallognolo, la pelle spenta, una bava che gli cola sul libro che tiene davanti a sé. Certo, il luminare a volte non dorme, e allora si cimenta in bizzarre imprese. Compone haiku, scrive prosa inglese infarcita di errori, si esercita maldestramente nel tiro con l'arco, recita canti no nel gabinetto, tanto che i vicini lo hanno soprannominato il «maestro delle latrine», accoglie esteti con gli occhiali cerchiati d'oro che si dilettano a farsi gioco di tutto e di tutti raccontando ogni genere di panzane, spettegola della vita dissoluta di libertini e debosciati... Insomma, mostra a quale grado di insensatezza può giungere il genere umano in epoca moderna... Pubblicato per la prima volta nel 1905, "Io sono un gatto" non è soltanto un romanzo raro, che ha per protagonista un gatto, filosofo e scettico, che osserva distaccato un radicale mutamento epocale. È anche, come ha scritto Claude Bonnefoy, la prima opera che inaugura il grande romanzo giapponese all'occidentale. Le illustrazioni di Piero Macola, in cui alla cura dei dettagli si unisce la complessità narrativa, impreziosiscono questo volume, restituendo appieno la bellezza di uno dei grandi libri della letteratura mondiale.
Jungle nama. Il racconto della giungla
Amitav Ghosh
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 80
Questo libro narra di un'antica leggenda custodita nel cuore delle Sundarban, la più grande foresta di mangrovie del mondo. È la leggenda di Dokkhin Rai, uno spirito terribile che, spargendo il terrore, detta la sua legge selvaggia e regna incontrastato sulla foresta. Sotto le sembianze di una tigre, compare all'improvviso al cospetto degli sventurati che osano avventurarsi nel suo reame e ne divora ossa, pelle, mani. È la leggenda di Bon Bibi e di suo fratello Shah Jongoli, due esseri dal grande potere che accorrono da un deserto lontano, richiamati dalle preghiere e dalle suppliche delle creature della giungla in preda al terrore. Forte e misericordiosa Bon Bibi, guerriero dall'energia mostruosa Sha Jongoli, dopo una lotta selvaggia i due pongono fine alla tirannia di Dokkhin Rai, confinandolo alla foce del fiume, là dove l'acqua si unisce alla terra. Bon Bibi impone così la sua nuova legge, una legge che nasce dalla sua sagacia: nel regno degli umani nessun demone dovrà mettere piede; alla foce del fiume, invece, dove Dokkhin Rai avrà la sua fortezza, nessun essere umano dovrà avventurarsi. È, infine, la leggenda di Dhona, il mercante detto il Riccone, che non può accontentarsi dell'agiatezza raggiunta. La sua cupidigia agogna una nuova avventura, un nuovo viaggio al di là di ogni confine e proibizione. Come un antico cantore di miti, Amitav Ghosh narra questo racconto della giungla ricorrendo al potere magnetico dei versi, tradotti in questa edizione italiana da Norman Gobetti e Anna Nadotti. Ne scaturisce un libro prezioso soprattutto per le giovani generazioni che, disegnato da Salman Toor, ridesta l'antica, sapiente legge che ha governato per millenni il rapporto tra gli esseri umani e la natura: la legge di Bon Bibi, per la quale è bene non sfidare mai il cuore selvaggio della natura piegandola ai propri voleri, se si vuole garantire l'equilibrio della terra. Equilibrio che, come mostrano le nefaste conseguenze del cambiamento climatico in corso, è oggi profondamente minacciato dalla "sconfinata" attività degli esseri umani.
Un anno con Virginia Woolf
Nadia Fusini
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2021
pagine: 414
«L'idea è questa: svegliarsi ogni mattina, in compagnia di Virginia Woolf. Per un anno intero, farsi accompagnare nella giornata che si apre dalla sua voce. Giorno dopo giorno, provate a sfogliare questo libro come fosse un breviario, un libro dei giorni, se non delle ore. Una liturgia dei giorni scanditi come nei libri delle ore del passato, che guidavano la mente a concentrarsi su immagini e pensieri che l'arricchivano, e la preparavano all'incontro con la vita quotidiana... Tutti noi, lettori e lettrici di Virginia Woolf, se leggiamo i suoi romanzi, i suoi racconti, i saggi, le lettere, il diario, è perché godiamo del ristoro che ci viene dall'essere in compagnia con la sua mente. Perché Virginia Woolf ha vissuto, come tutti noi, una vita ricca di gioie, e anche di dolore... Scopriremo così, frequentandola per l'appunto quotidianamente, una compagna di vita libera, e coraggiosa. E se spesso le capitava, come le capitò, di finire in vicoli ciechi, erano strade che cercava – molte delle quali ha lasciato aperte per noi. E sono certa, non ho dubbio alcuno, che ci verrà del bene a convivere per un anno, fianco a fianco con una creatura che non ha mai ceduto, in cambio di sicurezza, o di identità, il suo grande amore per un'esistenza libera». (dall'introduzione di Nadia Fusini)
Il grande libro delle ragazze
Rosemary Davidson, Sarah Vine
Libro: Libro rilegato
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2008
pagine: 299
Un tempo tutte le ragazze sapevano come organizzarsi una scatola per il cucito, quelle belle scatole di latta che contenevano una miriade di filati colorati, forbicine, aghi, nastri, bottoni di ogni tipo e un'infinità di piccoli oggetti che miracolosamente provvedevano a risolvere un sacco di incresciose situazioni. Un tempo tutte le ragazze sapevano anche come accavallare le gambe, come vestirsi con eleganza, fare conversazione, accalappiare il tipo intellettuale di cui erano invaghite, sciorinando la lista di libri che ogni ragazza dovrebbe conoscere, oppure il tipo sportivo, quello goloso e cosi via mostrando quella perizia di base nei vari campi dello scibile e delle attività umane che ogni ragazza dovrebbe possedere. Un tempo era così perché le nonne trasmettevano alle madri e le madri alle figlie questa perizia. Oggi le ragazze conoscono i segreti di internet e dei giochi al computer, sanno messaggiare cento parole al minuto, mentre programmano il lettore DVD, ma non sanno come fare un'asola o come cavarsela In cucina in situazioni d'emergenza o come essere brillanti e seducenti insieme, anche se tutte si entusiasmano ancora alla vista di un pony e passano ore a cimentarsi con i colori glitter. In questo libro c'è tutto quello che le ragazze di oggi dovrebbero conoscere. Età di lettura: da 7 anni.
Maledette, vi amerò. Le grandi eroine del fumetto erotico italiano
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2007
pagine: 286
Nel 1966 inizia la grande stagione del fumetto erotico italiano. Nelle edicole esce un piccolo albo con due vignette per pagina e copertina a colori: è !Isabella", serial erotico-avventuroso che ottiene subito un grande successo di pubblico e apre la strada a un filone che avrà lunga durata e immensa e conflittuale popolarità. Seguono negli anni innumerevoli personaggi dai nomi fantasiosi e improbabili come Jungla e Walalla, Belzebù e Maghella, spesso semplici variazioni di una formula di successo, ma tra di loro spicca un cast di vere e proprie star che hanno fatto la storia del genere e segnato l'immaginazione dei lettori. Da Zora la vampira a Frieda Boher, da Jolanda a Biancaneve, scaturite da matite e pennelli di maestri del fumetto quali Magnus e Sandro Angiolini, Milo Manara e Leone Frollo, queste eroine da edicola sono la risposta fumettistica e di massa ai successi letterari, cinematografici e televisivi che si succedono negli anni, tra i romanzi di "Angelica" e i film di Pasolini, fra la commedia all'italiana e i fatti di cronaca. Sono lo specchio distorto e rivelatore di un mutamento generazionale che unisce avanguardia e conservazione, gusto dello sberleffo e provocazione, furbizia imprenditoriale e smaccata e divertita volgarità.