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Odradek: Collana blu. Storia e politica

Il giornale-partito. Per una storia de «il manifesto»

Massimiliano Di Giorgio

Libro: Libro rilegato

editore: Odradek

anno edizione: 2019

pagine: 288

"il manifesto" è stato molte cose: un'area culturale eterodossa all'interno del Pci, un collettivo di politici e intellettuali che scelse di «farsi partito» infine un giornale libero e per questo sempre in lotta per la sua identità e la sua sopravvivenza. Questo libro racconta la sua storia.
22,00 20,90

«Lotta senza quartiere». I socialisti nella Resistenza a Roma. 1943-1944

Marco Trasciani

Libro: Libro in brossura

editore: Odradek

anno edizione: 2022

pagine: 152

La rinascita del partito socialista, il suo contributo alla lotta di Liberazione di Roma, le sue strutture clandestine, le migliaia di donne e uomini che aderirono, hanno rappresentato un fattore storico fondamentale durante i 271 giorni di occupazione nazifascista della Capitale che divenne in ogni quartiere, in ogni borgata una «città ribelle».
16,00 15,20

Piccola borghesia. Tra socialismo e fascismo

Davide Vender

Libro: Libro in brossura

editore: Odradek

anno edizione: 2021

pagine: 204

All’indomani della Grande Guerra del 1914-1918 in Italia, di fronte alla crisi dello Stato liberale e al «pericolo comunista» emerse il movimento fascista come fattore decisivo di rovesciamento di quegli equilibri politico-sociali che avevano caratterizzato il «biennio rosso». Non solo i grandi ceti proprietari dirigenti ma soprattutto la piccola e media borghesia agraria rispose dapprima componendo una classe nuova, quella dei piccoli proprietari, e poi assumendo un protagonismo attivo che approderà al fascismo, partendo dalle campagne e giungendo rapidamente all’interno delle città. È attorno al sistema economico composto dall’intersezione organica di profitto, rendita e salario (tenuti insieme dalla figura del piccolo proprietario terriero) che si trova una delle radici del fascismo come fattore organizzativo e d’azione regolato sul modello squadrista dalla reazione agraria in chiave anti-socialista. Una lettura della nascita e dell’avvento del fascismo. Un libro che, osservando la piccola borghesia al bivio tra fascismo e socialismo, indica le scelte del passato e le loro conseguenze e rappresenta una indicazione di indubbio valore sul tempo del futuro.
20,00 19,00

30,00 28,50

Guerriglia partigiana a Roma. Gap comunisti, Gap socialisti e Sac azioniste nella Capitale 1943-’44

Davide Conti

Libro: Libro in brossura

editore: Odradek

anno edizione: 2016

pagine: 405

Duecentosettantuno giorni di occupazione nazista, migliaia di caduti civili e militari, quasi quattromila partigiani inquadrati nelle organizzazioni armate di Pci, Psiup e PdA, centinaia di azioni di guerra e sabotaggio compiute quotidianamente. Questa è stata la Resistenza a Roma: una guerriglia urbana di nove mesi organizzata dai reparti d’avanguardia delle forze antifasciste, i Gap e le Sac, e resa possibile dall’appoggio della popolazione civile. La ricostruzione documentale degli eventi che l’autore offre, svincolata dalla retorica celebrativa, restituisce non solo il contesto storico in cui nacque la guerriglia nella città ma soprattutto le sue contraddizioni, i suoi slanci, i suoi limiti e la sua necessità militare, politica e morale. Le drammatiche vicende della «Città Aperta», iniziate con i seicento caduti a Porta San Paolo e chiuse dalla strage di La Storta, furono caratterizzate da una guerra partigiana che rifiutò l’ordine nazista su Roma e fece della Resistenza armata la leva storica «costituente» in grado di conferire ai cittadini un nuovo protagonismo all’interno della sfera pubblica, facendo della guerriglia urbana una delle radici fondamentali della Repubblica.
30,00 28,50

Eugenio Curiel. Il lungo viaggio contro il fascismo

Gianni Fresu

Libro: Libro in brossura

editore: Odradek

anno edizione: 2013

pagine: 304

Sebbene sia alla base della nostra Costituzione repubblicana, molti e continui sono stati i tentativi vòlti a ridimensionare la funzione della Resistenza nella storia della liberazione dal nazionale. Tra le pieghe delle rimozioni forzate, o di affrettate esigenze di riscrivere la storia, sono rimaste esperienze collettive e singole personalità di un certo rilievo ma destinate all'oblio della memoria. Fra esse il giovane intellettuale triestino Eugenio Curiel, una figura poliedrica, per interessi e propensioni intellettuali, che immolò la sua stessa esistenza alla causa della liberazione, come tanti della sua generazione. Ma che rappresentò, all'interno del Pci una istanza originale di dialogo con le altre forze, Socialisti ed Azionisti, in particolare. Morto senza aver ancora compiuto 33 anni, ha lasciato un patrimonio di riflessioni, analisi, proposte ed esperienze politiche concrete, degne di maggior attenzione per comprendere meglio le origini della nostra democrazia repubblicana e il travaglio umano che la generò. Eugenio Curiel si formò e raggiunse l'età adulta negli anni di massima espansione del regime di Mussolini, e fu interprete e ispiratore della "generazione degli anni difficili", assolvendo un ruolo di cerniera tra le esigenze di quei giovani, cresciuti ed educati nella dottrina del fascismo, ma profondamente insoddisfatti delle sue realizzazioni concrete, con quelle dei precedenti protagonisti dell'antifascismo.
20,00 19,00

Montenegro amaro. L'odissea dei soldati italiani tra le Bocche di Cattaro e l'Erzegovina dal luglio 1941 all'ottobre 1943

Giacomo Scotti

Libro: Libro in brossura

editore: Odradek

anno edizione: 2013

pagine: 420

Il Montenegro fu regione ribelle, zona di opposizione e resistenza all'aggressione del fascismo italiano e dell'esercito tedesco, coadiuvati dai collaborazionisti cetnici e ustascia. Le divisioni italiane - la "Taurinense" alpina e la "Venezia" di fanteria, oltre a sparsi reparti dell'"Emilia"ebbero alcune migliaia di caduti e quasi pari furono le perdite dei partigiani jugoslavi, mentre le vittime nella popolazione, compresi vecchi, donne e bambini - morti negli incendi dei villaggi, fucilati nei rastrellamenti e deportati nei campi di concentramento in Albania e Italia - furono circa quarantamila. Il libro è una rappresentazione viva e puntuale della guerra combattuta dalle divisioni partigiane jugoslave contro tedeschi e italiani, e restituisce le due facce della presenza armata italiana in Montenegro e dintorni: la faccia (e il ruolo) dell'invasore a partire dal 1941, e la faccia liberatrice delle migliaia di militari italiani passati a combattere con i partigiani jugoslavi dopo l'8 settembre 1943. La ricostruzione di scenari complessi consente di guardare da prospettive non strumentali, come quelle configuratesi nell'ultimo decennio con l'uso politico della vicenda delle foibe, né retorico-celebrative, proprie della narrazione della "epopea resistenziale", fatti ed eventi che hanno segnato i rapporti bilaterali tra Italia e Jugoslavia nell'era post-bellica della Guerra Fredda e poi in quella post-'89 dopo la caduta del muro ed il dissolvimento della Jugoslavia.
26,00 24,70

Forte Bravetta. Una fabbrica di morte dal fascismo al primo dopoguerra

Augusto Pompeo

Libro: Libro in brossura

editore: Odradek

anno edizione: 2012

pagine: 304

Roma, Forte Bravetta: il luogo di esecuzione di centotrenta fucilazioni comminate dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato, dalle autorità tedesche e, dopo la Liberazione, dai tribunali italiani e angloamericani dal 1932 al 1945. Le vicende e le storie individuali di coloro che terminarono la loro vita all'interno del Forte, oppositori e resistenti al fascismo e al nazismo, agenti segreti, collaboratori ma anche persone accusate di delitti comuni, compongono una narrazione corale e avvincente di un arco di tempo di grande importanza per la storia d'Italia: l'ascesa e l'affermazione del fascismo, la Seconda guerra mondiale, la Liberazione.
23,00 21,85

Roma sovversiva. Anarchismo e conflittualità sociale dall'età giolittiana al fascismo (1900-1926)

Roberto Carocci

Libro: Libro in brossura

editore: Odradek

anno edizione: 2012

pagine: 352

In una città dominata dalla monarchia e dalla gerarchia cattolica, con le loro clientele, legate alla grande industria delle costruzioni, alla rendita fondiaria e alle banche, si muoveva una popolazione formata per lo più da disoccupati, operai delle manifatture, lavoratori stagionali, impiegati declassati, contadini immiseriti e di recente immigrazione e gli artigiani poveri tra i quali gli anarchici ebbero modo di affermarsi, muovendosi e radicandosi nei quartieri popolari quali San Lorenzo e Testaccio, Monti, Borgo e Prati e l'Esquilino. Rioni, quartieri e baraccopoli dove la popolazione andava nutrendo un crescente stato di esclusione dal centro cittadino, che virava facilmente in un'esplicita opposizione nei confronti delle autorità costituite. Il libro ribalta l'immagine di comodo, restituendo a Roma il carattere di città violenta, con un conflitto di classe che sfocia facilmente in tumulti repressi con estrema brutalità dalle forze dell'ordine.
24,00 22,80

20,00 19,00

Criminali di guerra italiani. Accuse, processi e impunità nel secondo dopoguerra

Davide Conti

Libro: Libro in brossura

editore: Odradek

anno edizione: 2011

pagine: 344

Attraverso un'ampia mole di documenti ufficiali, il libro opera una ricognizione dei crimini di guerra commessi dal regio esercito durante l'occupazione italiana in Albania, Jugoslavia, Urss e Grecia e di cui le alte gerarchie militari avrebbero dovuto rispondere alla fine della guerra. Più precisamente, illustra le trattative, gli accordi, le politiche dilatorie attuate dal governo di Roma per giungere a eludere ogni forma di sanzione giuridica ai danni dei vertici del proprio esercito cosicché i mancati processi, le assoluzioni e la generale impunità ha permesso la narrazione auto-assolutoria degli italiani "brava gente".
20,00 19,00

Valerio Verbano. Ucciso da chi, come, perché

Valerio Lazzaretti

Libro: Libro in brossura

editore: Odradek

anno edizione: 2011

pagine: 464

Il libro, attraverso l'analisi di interrogatori, verbali, sentenze, documenti e libri prodotti dai neofascisti, ricostruisce e radiografa tutto quel che si mosse a destra tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli '80 riuscendo a connettere gruppi, figure, mitologie anche differenti, a far luce sul proliferare di sigle sempre nuove e rivendicazioni multiple ideate per depistare, creare confusione, mimetizzarsi e cercare di parificare destra e sinistra. Segue dei fili, l'autore, compone pezzi di puzzle, e infine qualcosa si capisce: ci sono individui, armi, identikit, formule retoriche che ritornano, un cumulo di indizi per contribuire fare chiarezza sulla morte di Valerio Verbano, ucciso il 22 febbraio 1980 nella sua abitazione, davanti ai suoi genitori legati e imbavagliati.
25,00 23,75

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