Olschki: Saggi di «Lettere italiane»
Studi alfieriani vecchi e nuovi
Carmine Jannaco
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2017
pagine: 264
Dante magnanimo. Studi sulla «Commedia»
John A. Scott
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2017
pagine: 356
Letteratura barocca. Studi sul Seicento italiano
Ezio Raimondi
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2017
pagine: 368
Linguaggio del vero in Leopardi
Cesare Galimberti
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2017
pagine: 168
L'arca della mente. Riccardo di San Vittore nella Commedia di Dante
Mira Mocan
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2014
pagine: XXII-316
Nella tradizione medievale Riccardo di San Vittore è legato alla teoria dell'excessus mentis e alla rappresentazione del divino: lo stesso Dante lo definisce colui che "a considerar fu più che viro". Il volume indaga la presenza, diretta e indiretta, del teologo nella Commedia, mettendo a fuoco il suo contributo su temi centrali quali il ruolo dell'immaginazione nella creazione poetica o il rapporto fra affetti e libero arbitrio. Emerge così l'importanza del metodo vittorino dell'"esegesi visiva" per interpretare la struttura del poema dantesco quale grande theatrum memoriae.
Ritmo e melodia nella prosa italiana. Studi e ricerche sulla prosa d'arte
Gian Luigi Beccaria
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2014
pagine: X-336
Il volume offre fondamentali linee guida per lo studio degli elementi del ritmo nella prosa d'arte che consentono di affrancarci da vaghezze e impressionismi e fondare l'indagine su basi più oggettive, trovando alcuni punti di convergenza del fonico, del ritmico e del semantico. L'analisi si esemplifica in una raffinata ricerca su opere dell'Otto e Novecento che mette in risalto il legame tra la 'figura' del suono e il significato nella prosa letteraria.
Dante elegiaco. Una chiave di lettura per la «Vita nova»
Stefano Carrai
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2014
pagine: 122
Il volume intende rinnovare l'esercizio critico sulla "Vita nova" puntando direttamente l'attenzione su una serie di questioni aperte o mai affrontate, a cominciare dal problema dell'inquadramento del testo dal punto di vista del genere e del conseguente stile adottato dal suo autore; sicché il volume stesso viene a dare una lettura complessiva dell'operetta dantesca e a ridisegnarne il profilo critico nei termini di un testo di stile programmaticamente elegiaco.
La lucerna di Cleante. Poliziano tra Ficino e Pico
Attilio Bettinzoli
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2009
pagine: 212
Il libro si propone di riesaminare il nodo di rapporti e reciproche suggestioni che legò - tra vicissitudini alterne - Angelo Poliziano ai due maggiori filosofi dell'età laurenziana: Marsilio Ficino e Giovanni Pico della Mirandola. L'indagine muove in prima battuta dalle testimonianze offerte dai carteggi (e in particolare dal Liber epistolarum polizianeo), e illustra le diverse implicazioni e le tracce depositate da quel fitto dialogo sulle pagine dell'umanista fiorentino.
Dante fra scienza e sapienza. Esegesi del canto XII del Paradiso
Francesco Bausi
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2009
pagine: 250
Vengono isolati i due temi fondamentali del Canto (elogio di san Domenico e presentazione dei sapienti della seconda ghirlanda), estendendo poi l'analisi all'intera compagine del Cielo del Sole, allo scopo di definire la peculiarità culturale e artistica del poema nel panorama del tardo Medioevo e insieme di cogliere la specificità della posizione epistemologica di Dante nel momento in cui si appresta ad affrontare la parte conclusiva del suo viaggio ultratrerreno.
La scrittura dell'inquietudine. Saggio su Alessandro Manzoni
Pierantonio Frare
Libro
editore: Olschki
anno edizione: 2006
pagine: 210
La tesi è che Manzoni intenda trasformare i dualismi oppositivi da cui parte (sentire/meditare, passione/ragione, giudizio/complicità, essere/dover essere, autore/lettore, ecc.) in una unità di livello più alto, raggiunta proprio attraverso la collaborazione dialettica tra i termini posti inizialmente in antitesi: così, il bipolarismo tra sentire e meditare si trasforma nella inscindibile operazione della "riflessione sentita". In tal modo, Manzoni trasforma la staticità tipica delle strutture antitetiche nell'inquietudine di un sistema caratterizzato dalla mobilità.