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Paoline Editoriale Libri: I libri biblici

Ester. Nuova Versione, introduzione e commento

Antonino Minissale

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2012

pagine: 352

Il testo ebraico del libro di Ester ha spesso provocato un certo sconcerto fra i suoi lettori, perché si presenta privo di espliciti riferimenti religiosi. In esso, infatti, non ricorre mai la parola «Dio». Questa carenza, però, era stata rimediata dalla versione greca dei Settanta, che con le sue sei Aggiunte ha reso il racconto di Ester un racconto «edificante», cui ricorre tre volte il riferimento a Dio. Ma il testo ebraico va preso e valorizzato per quello che è: un libro drammatico, in cui alla fase del panico e dell’afflizione segue quella finale del rasserenamento e della festa con un'allegria popolare e travolgente (la festa dei Purim). Infatti, ogni anno, in occasione dei Purim si legge nella sinagoga il Rotolo di Ester, il cui racconto fornisce ormai l'eziologia della festa (per il carattere popolare e buffonesco, che comporta pure il travestimento delle persone con le maschere, la festa dei Purim somiglia al nostro carnevale). In questo piccolo libro biblico, di soli dieci capitoli, si rivela l'abilità letteraria dell'autore, che presenta il suo racconto in uno stile ritmato e festante con il quale vuole incantare il suo pubblico. In questo caso, la traduzione letterale del testo aiuta a riprodurre meglio gli espedienti linguistici del suo stile un po’ artificiale, che comunque si presta a rappresentare l'incanto del mondo immaginario dello scrittore, per meglio cogliere i valori che lui vuole suggerire. «Attraverso la storia esemplare di Ester e di Mardocheo l'autore vuole esortare i suoi lettori – ascoltatori ebrei – a impegnare al meglio le proprie attitudini e opportunità, anche nelle circostanze che sembrano le più sfortunate e avverse, in modo che poi si possa ottenere un beneficio non soltanto individuale, ma anche collettivo». (Antonino Minissale)
38,00 36,10

Deuteronomio. Nuova versione, introduzione e commento

Simone Paganini

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2011

pagine: 616

Il presente commentario si propone come una lettura continua e coerente del quinto libro del pentateuco. Il Deuteronomio inizia come un racconto, che a differenza dei primi quattro libri del pentateuco è tuttavia narrato in prima persona direttamente da Mosè. All'improvviso si trasforma in un'esortazione parenetica, diviene quindi per un lungo tratto un testo legislativo e si conclude nuovamente, dopo una sezione comprendente benedizioni e maledizioni, con una narrazione. Quest'ultima narrazione non è però raccontata da Mosè, ma - come nei libri della Genesi, dell'Esodo e dei Numeri - è presentata da un narratore esterno onnisciente. La versione finale del libro biblico assolve a una funzione di sintesi fra questi diversi generi letterari, che giungono infine a formare dal punto di vista formale un testo unitario e dal punto di vista contenutistico un testo dal carattere paradigmatico.
46,00 43,70

Cronache 1-2. Nuova versione, introduzione e commento

Tiziano Lorenzin

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2011

pagine: 496

Accogliendo, nel presente commentario, l'ipotesi di lavoro che "1-2 Cronache ed Esdra e Neemia", nella loro forma attuale, non siano opera di un medesimo autore, Tiziano Lorenzin considera "1-2 Cronache una storia artistica" scritta da un letterato raffinato a conclusione del canone ebraico, nel periodo successivo alle guerre maccabaiche. Una storia che non vuole solo informare sul passato, ma ha lo scopo di formare i lettori a ritrovare una propria identità come comunità, dato il rischio che essi siano fagocitati dal mondo ellenistico.
38,00 36,10

Lettera ai Filippesi. Nuova versione, introduzione e commento

Antonio Pitta

Libro

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2010

pagine: 400

La Lettera ai Filippesi è una delle lettere che Paolo scrive dalla prigionia e l'ultima sua lettera autoriale. Essa è indirizzata alla comunità di Filippi, prima chiesa fondata da Paolo in territorio europeo ed esprime un forte carattere personale; una lettera che manifesta l'affetto dell'Apostolo per questa comunità che lo ha sostenuto e continua a dimostrargli fedeltà, anche se è attraversata da tensioni e conflitti. Il registro argomentativo esplicito e implicito che attraversa questa lettera è quello della mimesi, intesa non come semplice imitazione, ma come riproduzione che ripresenta e rappresenta il vangelo di Cristo e fonda la gioia del cristiano, di cui Paolo parla in questa lettera con accenti di grande intensità. È in questa lettera che per la prima volta nel Nuovo Testamento a Gesù Cristo Signore è attribuito il titolo di "salvatore".
33,00 31,35

1-2 Re. Nuova versione, introduzione e commento

Marco Nobile

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2010

pagine: 584

Lo studio abbraccia circa quattro secoli e mezzo della storia d'Israele (secoli X-VI a.C.). Partendo dalla creazione del mondo, si arriva al racconto dell'ultima grande istituzione, la monarchia.
38,00 36,10

Rut. Nuova versione, introduzione e commento

Donatella Scaiola

Libro

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2009

pagine: 320

Il libro di Rut pone ancora diverse domande, specialmente circa l’autore, l’epoca di scrittura, lo scopo, il genere letterario e la teologia proposta. Ma, nonostante le lunghe discussioni che sono state condotte fino a questo momento, ancora non hanno ricevuto una risposta. Rut è un libro breve (ottantacinque versetti in tutto!), eppure è un testo di indubbio interesse. Intrigante può essere considerata già la sua duplice collocazione, rispettivamente fra i libri storici, nella tradizione cattolica, e fra i testi «sapienziali» in quella ebraica. Questo è dunque il primo interrogativo. Come leggere e interpretare questo rotolo? L’autrice propone una lettura del libro che valorizzi soprattutto il fenomeno dell’intertestualità, cioè il dialogo tra Rut e numerosi altri testi biblici. Data la sua brevità, l’autrice ha potuto condurre un’indagine dettagliata del testo biblico, analizzandone la struttura e offrendone un’esegesi il più possibile approfondita. Nella terza parte vengono affrontate questioni di natura teologica e si propone una storia dell’interpretazione del rotolo, almeno nei suoi elementi fondamentali, come pure un’apertura verso la «storia degli effetti » che il libro ha generato e che ancora si sta costruendo.
29,00 27,55

I salmi

Tiziano Lorenzin

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2008

pagine: 656

I Salmi sono un "libro di canti di lode", come lo chiama la tradizione giudaica. In realtà, esso contiene una lunga serie di suppliche individuali e collettive, cioè una lunga lode al Signore nel cuore della "notte", quando donne e uomini, avviluppati dall'angoscia e presi dal dubbio, avvolti dal pericolo e dall'oppressione, dalla morte e dalla lontananza da Dio, gridano a lui in attesa che giunga l'aurora. I Salmi, conservati come parte del canone - la regola di fede del popolo ebraico - sono anche Parola di Dio per ogni uomo e donna. Questo nuovo commentario di T. Lorenzin, pur inserendosi nella tradizione italiana, studia i singoli salmi come testi "canonici", cioè come parte del Salterio.
50,00 47,50

Proverbi. Nuova versione, introduzione e commento

Mario Cimosa

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2007

pagine: 392

Il Libro dei Proverbi sembra avere una chiara destinazione pedagogica, formare i giovani a un vero umanesimo che potremmo definire «religioso», che consiste nel comprendere il senso della vita umana, nell’acquistare buon senso, prudenza, cautela, penetrazione, affabilità e pazienza, autocontrollo e ottimismo, fino ad arrivare attraverso una riflessione sull'esperienza a capire che «il principio della vera sapienza è il timore di Dio». Nei «Proverbi di Salomone» il sapiente appare come un vero educatore del popolo di Dio, specie dei giovani. È interessante però notare come nei libri biblici vi sia un'interferenza tra la pedagogia umana e la pedagogia divina: le forme e le istituzioni dell'insegnamento umano vengono trasferite a livello divino, per cui non solo Dio diventa il grande educatore del popolo ma la Sapienza stessa appare già «maestra di vita», «educatrice». La versione greca dei Proverbi è molto diversa dal Testo masoretico e presenta notevoli aggiunte anche molto belle. La maggior parte delle varianti sono intenzionali, ossia frutto di un’interpretazione di tendenza haggadica, cioè narrativa. Il traduttore ebreo accetta di considerare come sua l’eredità greca non soltanto in confronto con la sua più preziosa eredità ebraica, il tesoro delle Scritture, ma mescolato alla stessa pasta del testo che offre ai lettori di lingua greca. La sapienza biblica è il tema del libro dei Proverbi tradotto in greco.
32,00 30,40

Abdia Naum Abacuc Sofonia. Nuova versione, introduzione e commento

Gaetano Savoca

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2006

pagine: 240

I commentari ai profeti sono molto attesi in diversi ambiti. E questa volta la collana "I Libri Biblici" pubblica il commentario a quattro profeti minori: Abdia - Naum - Abacuc - Sofonia. Contenuto. Gli scritti di Abdia - Naum - Abacuc – Sofonia, inseriti in vario ordine nel canone biblico dei dodici profeti, ci presentano una tale omogeneità di visuali, da potersi considerare come l’espressione di un medesimo progetto del Dio dell’alleanza. Non appartengono certamente a una stessa epoca, ma nella loro brevità tracciano le linee essenziali del rapporto fra gli eventi storico-religiosi del popolo eletto e il costante operare del supremo Signore. E’ Dio che interviene quasi ex abrupto in Abdia (vv. 15-20) contro gli oppressori di Giacobbe, gli edomiti; e tutto si compirà con il grande “giorno di JHWH” e la restaurazione del suo regno sul monte Sion (Abd vv. 15-21). Su questa direzione procede Naum: JHWH, geloso del suo nome, affronta i consiglieri di Belial; fa crollare le fortezze di Ninive (Na 1,1-14) e proclama la pace sui monti di Giuda (Na 2,1-3.19). Così in Abacuc: visione di salvezza per chi si affida al Signore di tutti i popoli (Ab 2,1-4; 3,1-19); rovina per gli adoratori di idoli (2,5-19). Sofonia inizia con un grandioso intervento del Creatore, “il solenne giorno di JHWH” (Sof 1,14) che si abbatte su tutti gli empi della terra, compresi quelli dello stesso popolo di Giuda, per un meraviglioso traguardo: conversione dei gentili e del resto degli israeliti, ricondotti con onore nella sua terra promessa. E’ la meta finale, intravista negli altri tre profeti, così come l’hanno letta nel corso dei secoli le comunità ebraiche.
25,00 23,75

Lettere a Timoteo-Lettera a Tito. Nuova versione, introduzione e commento

Paolo Iovino

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2005

pagine: 312

Lo scopo primario delle tre lettere pastorali, 1-2Timoteo e la Lettera a Tito, è quello di indicare ai credenti, innanzi tutto, il retto modo di vivere il proprio oggi salvifico nella casa di Dio, la Chiesa. Per cui, i credenti sono invitati a operare mantenendo viva la memoria circa il deposito della fede trasmesso dai padri e contrastando ogni insana dottrina. Inoltre, confortati dalla testimonianza di Cristo, i credenti sono esortati a vivere in unione con lui il momento della prova personale e comunitaria. L’iter della trattazione è indicato dall’inizio di tutte e tre le lettere, che presentano la lotta contro l’eresia come il primo dovere dei collaboratori di Paolo. Ma la contrapposizione coinvolge non solo la diversa dottrina e la sana dottrina, ma anche gli avversari e le persone stesse di Timoteo e Tito, esortati continuamente a conservare la fedeltà a Paolo, loro apostolo-padre-modello, e l’identità paolina delle loro stesse comunità. L’impostazione antitetica determina, oltre alla particolare venatura polemica del linguaggio teologico-parenetico, il loro stesso impianto letterario-tematico e le accennate problematiche”introduttive”. Così, assieme a linee teologiche di indubbia originalità in rapporto al noto pensiero paolino, in particolare nel campo della cristologia, della soteriologia e della ecclesiologia, emergono riflessioni innovative sulla tradizione in genere e sulle peculiarità di quella paolina in particolare, creando i presupposti per una diversa impostazione del problema della paternità delle lettere. Per cui, la necessità di una presentazione non estrapolata del problema dai testi, ma rispettosa della loro contestualità letteraria e del loro stesso ambiente vitale. Il commento esegetico di P. Jovino segue le piste emerse nella Sezione introduttiva della cosiddetta Diffusione tematica.
30,00 28,50

Levitico. Nuova versione, introduzione e commento

Giovanni Deiana

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2005

pagine: 368

Come trattazione sul culto, il Levitico mette a fuoco in particolare i sacrifici (1-7; in 8-10 si parla della consacrazione di Aronne, preposto al culto a Dio), le norme di purità (11-15) e il codice di santità (17-26). Lv 16 costituisce il nocciolo del libro: l’offerta di due capri, l’uno in espiazione dei peccati del popolo (capro espiatorio) e l’altro inviato nel deserto carico dei peccati del popolo (capro emissario). L’offerta-sacrificio del capro prefigura l’offerta di Cristo a favore dell’umanità nel Nuovo Testamento: egli portando (assumendo) i peccati dell’umanità va a morire ingiustamente fuori le mura della città, diventando solidale con gli emarginati, i più poveri, gli estromessi dalla società, per condurre ogni persona all’incontro con Dio-Padre. Il Levitico, in conclusione, pare voglia dire questo: alla radice di ogni tragedia vi è sempre lo stesso errore: non dare ascolto a Dio, che è creatore e artefice, insieme con l’essere umano, della storia. In sostanza, tutto il libro biblico – come fa risaltare bene il commento di G. Deiana - è orientato a porre l’individuo e tutti i membri del popolo di Dio in sintonia con la Presenza divina, la quale ha preso dimora in mezzo al suo popolo.
31,00 29,45

Lettera agli ebrei

Cesare Marcheselli Casale

Libro: Libro rilegato

editore: Paoline Editoriale Libri

anno edizione: 2005

pagine: 832

Cenerentola da vecchia data, la Lettera agli Ebrei va ricuperando il terreno che le compete da sempre. Ma è poi proprio una Lettera? O una omelia? E non potrebbe essere un libro? E perché no, un trattato? Un enigma. E chi è l’autore? Un rètore? Uno storico? Un esperto cultore del culto al tempio? Certo, un ebreo-cristiano di alto profilo, profonda cultura, sensibilità letteraria, calorosa spiritualità, un pastore attento e preoccupato. Ma chi è? Forse Paolo, Luca, Barnaba di Cipro. E non potrebbe essere Apollo? O continua a tenere campo la risposta di Origene: «Dio solo lo sa»? Un altro enigma. E a chi è indirizzato tale documento: agli ebrei in Gerusalemme, alla nazione ebraica in diaspora, alle comunità ebraiche in Alessandria? A sacerdoti del tempio, divenuti cristiani, ora in ripensamento? O alle comunità in Roma e dintorni, dislocate fino a Pozzuoli, via Ostia? Altro enigma. Una cosa è sicura: la Lettera agli Ebrei ha saputo attendere il suo tempo. Dopo duemila anni di difficile accettazione, è oggi scoccata la sua ora. Si fa sempre più strada la persuasione che il profilo di Gesù il Cristo con Ebrei si arricchisca di nuovi aspetti. L’intreccio tra linguaggio specifico, immagini eloquenti, storia biblica, storia sociopolitica, paradossi, e gli scopi dimostrativi e persuasivi (retorici), catechetici ed omiletica che sottostanno compone il quadro di Ebrei, come accorato appello a vivere da pellegrini di Dio. Ebrei arricchisce il pensiero cristiano e il dialogo interreligioso, in particolare ebraico-cristiano. Commento di C. Marcheselli.
68,00 64,60

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