Polistampa: Corymbos. Letteratura, prosa e poesia
Memorie per Adolfo Oxilia. Dall'«Ultima» a «La camerata dei poeti»
Giancarlo Bianchi
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2011
pagine: 56
La storia delle riviste letterarie si intreccia con quella degli uomini e spesso, salvo alcuni casi, finisce nel pozzo della dimenticanza, nonostante l'impegno e l'evidenza che in un determinato momento possano avere avuto. Giancarlo Bianchi, alla base del suo èlan mistico, pone la fede in queste trame di vita dove "l'amico è come ruga della fronte/nemmeno con la morte ti abbandona" (Carlo Galasso).Qui Bianchi compone in un unicum alcuni materiali inerenti la figura e l'opera di Adolfo Oxilia, sodale di Papini, fondatore della rivista "L'ultima" e conduttore per anni dell'associazione "La camerata dei poeti". Ne emerge un quaderno documentario e creativo che evidenzia con grande pudore e misura il senso di un rapporto, di come questo debba essere fatto di momenti di vita e di pensiero da trasformare in opera e progetto di opera. Magari altri, carte alla mano, andrà oltre il documento creativo, compilerà una monografia "scientifica" sul personaggio e il suo contesto, ma intanto la strenua difesa che Bianchi ha messo in atto per salvare alcuni oggetti e aggetti del segreto quotidiano dalla furia devastatrice di chi gestisce la ruspa del tempo.
Al gran caffè letterario Le giubbe rosse dal 1986 al 2009
Franco Manescalchi
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2020
pagine: 88
“A Firenze, negli anni Cinquanta, i poeti ermetici e i loro sodali, si ritrovavano in una saletta del caffè Paszkowski, proprio di fronte alle Giubbe Rosse che, in quel tempo, erano rimaste solo uno dei tanti anonimi bar del centro storico. Ma anche gli incontri al Paszkowski ebbero breve durata. La ripresa delle Giubbe Rosse si ha nel 1986, quando un mio giovane amico, Giancarlo Viviani, conoscendo gli ultimi gestori del bar, decise di riprendere un ciclo di incontri letterari, coinvolgendomi…”
«Fior da fiore» sul poeta Francesco Terrone
Lilly Brogi, Michael Musone
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2020
pagine: 40
Francesco Terrone è poeta di schietta vena e si affida alla scorrevolezza di un puro sentimento della vita scandito con voce aperta ma, naturalmente, antiretorica. Infatti il suo discorso tocca glissando le corde della spiritualità e della elegia verso la natura. Piace, nella sua scrittura, la capacità di fondere il microcosmo col macrocosmo, il quotidiano con l’eterno, il personale con l’universale. Tutto questo fa comprendere che ci troviamo di fronte a un poeta maturo che sa far coincidere la conoscenza del mondo con la sua traduzione in un messaggio profondamente filtrato con la scaturigine vitale del rapporto fra esistere ed essere dando vita e forma ad una voce poetica che merita di essere ascoltata per la sua conquistata semplicità.
Toscana... Italia... Cave canem. Tra leggenda e realtà
Lilly Brogi
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2018
pagine: 104
"La narrativa di Lilly Brogi si conferma come prosa d'arte, frutto di una lunga preparazione espressivo-linguistica, e si realizza a tre livelli. Uno riguarda un ampio sguardo a momenti di storia italiana, e particolarmente della donna; uno riguarda aspetti di cronaca, tratteggiati col gusto dell'elzeviro; e uno di vita, di personaggi, in cui appare il taglio incisivo della nostra narrativa primo novecentesca con figure evidenziate ex imo, a tutto tondo. Da qui la scioltezza del racconto della Brogi che si distende con chiara eloquenza di tema in tema, di momento in momento (per esemplificare, si può passare da un tema pubblicistico come 'Libera Chiesa a libero Stato', a un tema narrativo come 'Azzurrina di Pitigliano', a quella che lei chiama una 'cronachetta' come 'Bartali e Coppi'). Ne deriva un registro variegato, gestito dalla Brogi, ripeto, con mano leggera, come chi scriva per essere ascoltato, quasi in un rapporto vivificante fra scritto e parlato, e non per rimanere come freddo o artificioso esercizio letterario sulla pagina. Penso che essa, fino dall'infanzia, debba avere ascoltato molto, anche nel contesto familiare, dove l'uso della parola e di ogni linguaggio."
Poeti in bici
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2015
pagine: 80
Se dobbiamo individuare a Firenze un luogo mitico della bicicletta, questo è la bottega di meccanico che si trovava in via Gioberti, quasi all'imbocco della strada verso l'Affrico. Anche la mia prima bicicletta era una Montelatici gialla fiammante, acquistata nell'omonimo negozio, nella strada delle cento botteghe; assemblata da Vasco Montelatici. Quel negozio che oggi non esiste più era anche un ritrovo per appassionati di ciclismo, non solo all'epoca di Bartali e Coppi, ma anche a quella di Gastone Nencini fino ad arrivare a Gimondi e Moser. Vasco accomodava le bici e le costruiva col suo stesso nome. Pure l'amico Franco Manescalchi, cliente fisso di Vasco, ha per anni traversato Firenze con una bici Montelatici di tipo sportivo. Così, in occasione dei Mondiali di Ciclismo 2013 su strada a Firenze, presso la Biblioteca Mario Luzi, Pianeta Poesia in collaborazione con l'Associazione Città Ciclabile Onlus realizzò "Poeti in bici", reading di poesie sulla bicicletta ed esposizione di biciclette storiche. L'idea di realizzare la presente raccolta poetica è nata durante tale manifestazione.
Shirim. Ispirati a figure dell'antico e nuovo Testamento
Gabriele Bellucci
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2014
pagine: 56
Vieni, Signore, Dio, nella voce profonda del vento che bruisce cespugli d'erba. Non celarti al tuo servo! Non ha importanza vivere morire perché io possa ricongiungere in te che tutto sei, la miseria di me che nulla sono. "Come tutti i veri poeti, anche Gabriele è sospinto nella sua poesia da una profonda e urgente domanda religiosa perfino nel suo travaglio esistenziale e lirico che ci ricorda quello del giovane Leopardi. A rileggere le sue poesie, infatti, ci si imbatte in nell'intuizione che, dopo tutto, questo giovane poeta possedeva davvero un'anima profondamente cristiana e di cui Shirim è la prova più sicura e convincente".
I giorni dell'esodo. Tre voci: Guido, Bruna, Franco
Franco Manescalchi
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2014
pagine: 112
È un libro-verità, ovvero la narrazione a viva voce dei tre protagonisti dell'abbandono del podere negli anni Cinquanta. Ma è anche un poema in prosa in cui ognuno narra a "cuore aperto" la perdita del rapporto con la terra, con le stagioni, così come fino ad allora era avvenuto. Guido, il capoccia, narra della sua vita libera, anche se faticosa, con tutti gli sviluppi e i coinvolgimenti in una società dove tutto veniva messo in gioco, di giorno in giorno, fra terra e cielo, ai confini della città. Bruna, la moglie, descrive i duri momenti di vita che la donna era costretta a vivere nel mondo contadino e tuttavia non le manca la nostalgia per un mondo talmente imprevedibile che, essendo lei poetessa, poteva anche essere messo in versi. Franco, il figlio, e curatore di questo libro, che riviveva in sé le memorie ataviche e che cercava di salvare, nella vita della città, il grande respiro verde delle stagioni nel podere.
All'ancora del tempo
Giancarlo Bianchi
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2014
pagine: 280
La poesia di Giancarlo Bianchi va da una confessione che scava nel profondo la propria voce ad accenni di inno di struttura vocativa: una sorta di movimento carsico fra luce ed ombra, o viceversa, che alla fine diviene un flusso dell'anima nelle sue caleidoscopiche variazioni. E tutto questo viene vissuto come in un agape fraterna in cui la Parola assurge a un valore assoluto. Questa sua ricerca ha inoltre il pregio di andare oltre i limiti confessionali ed allargarsi ad una spiritualità universale, cosmica addirittura, dove evento ed avvento finiscono col coincidere. La scrittura scorre così in una dinamica "naturale" a cui il lettore deve affidarsi per entrare in queste vere e proprie epifanie del silenzio e dal silenzio. Non è possibile, infatti, una lettura che si affidi esclusivamente al logos, ma occorre andare oltre, ascoltare l'oltre che il poeta evoca, come ha scritto Carmelo Mezza salma in apertura, con una sua totale dedizione, devozione.
Stanotte pazzi capricci da inseguire. Caleidoscopio. Recitativi haiku coro e voce singola per i préludes I e II volume di Claude Debussy
Anna Balsamo
Libro
editore: Polistampa
anno edizione: 2013
pagine: 80
Stazioni
Menotti Galeotti
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2012
pagine: 64
Raccolta di 44 poesie di Menotti Galeotti seguite dal testo critico di Rodolfo Tommasi "Le radici al vertice". "La poesia moderna nasce da una ricerca formale volta ad attingere alle radici del sentire, oltre la retorica tradizionale. Ma questa ricerca, quando prevale l'aspetto formale, rimane fine a se stessa. Quando invece il cercare dà vita ad una pagina dove emerge l'esito del trovare, allora la poesia si offre in tutta la sua evidenza. In questo senso Menotti Galeotti è un moderno "trovatore" che qui raggiunge il massimo della felicità espressiva. I testi si susseguono come vagoni "di un treno azzurro" sull'onda di una "musica sacra" che evoca - com'egli scrive "la sapiente armonia/dei lontani maestri" e "tutto riappare/in sequenza di luce/luoghi e volti cari"; dove hanno spazio anche le presenze dei migranti che hanno lasciato "Lontano la terra d'Oriente/i cembali amici." Così, nel poemetto si passa dal diario familiare allo slancio romantico, dal paesaggio "en plein air" all'impegno, dall'invettiva al "fermo d'immagine" lirico, tutto all'interno di una unità stilistica per la quale ogni definizione si fonde nella rifondazione del poièin, ovvero della poesia in divenire."