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Progetto Cultura: Il dado e la clessidra

Un ritorno dall'assenza

Maria Grazia Minotti Beretta

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2025

pagine: 162

Una serie di poesie, queste di Maria Grazia Minotti Beretta, dove ciascuna ne contiene un’altra, come nel gioco delle matrioske, come nel gioco delle campane di vetro con all’interno una bufera di neve, dove ciascuna poesia descrive il distacco dalla propria madre patria. I versi del ricordo, i desideri, gli affetti antichi rimasti senza meta sulla pagina bianca condannati ad andare alla deriva. Fare poesia implica una serie di tangenti sulla sfera dell’essere. È questo anche il destino della poesia di Maria Grazia Minotti Beretta: pagare con una moneta fuoricorso nel mercato dell’esistenza, scrivere una poesia dentro l’altra, come nelle scatole cinesi per scoprire sempre di nuovo che è sempre la medesima poesia: il distacco dalla vita e il ritorno alla vita mediante la rammemorazione, il ritorno alla perduta casa dell’essere.
14,00 13,30

La pace derisa

Maria Grazia Minotti Beretta

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2024

pagine: 152

Ispirata dalla sua storia personale e dalla storia del suo essere nel mondo nei suoi aspetti più intensi: la nascita, la vita, la morte, il destino, Maria Grazia Minotti ripensa il discorso poetico come quello dove a parlare è una voce limpida e arcaica. Superato un breve periodo di silenzio, la poetessa ritorna alla poesia con parole intime e remote, un libro che viene da lontano, frutto di un dialogo intenso con la tradizione. Dopo gli iniziali canti di evocazione familiare, questa raccolta, segnata da una profonda riflessione sul senso del tempo, si apre con la poesia “a mio padre adottivo” che porta in sé l’eco degli antichi carmina latini, dove la poetessa intende recuperare la potenza nominante delle parole, dentro uno spazio rigoroso, secondo una precisa misura: «Era un burbero benefico, che ho amato come padre». L’autrice è ormai distante dalle esperienze poetiche di inizio, la parola da innamorata è diventata remota, custode del tempo, capace di riportare in superficie qualcosa di nascosto che è in noi, non tratta più di suggestioni rapinose.
12,00 11,40

Excalibur. Voci di due Avatar da pianeti disseminati nel cosmo

Gaius Fabius Gneo, Germanico

Libro

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2024

pagine: 76

Due Avatar (Gneo Gaius Fabius e Germanico, rispettivamente Francesco Paolo Intini e Giorgio Linguaglossa), si scambiano missive da due pianeti distanti migliaia di anni luce dopo una gigantesca deflagrazione che ha distrutto il pianeta terra. I due Avatar dialogano. Ne deriva una poesia eccessiva, abnorme, ultronea, ucronica che sconvolge tutti i generi della forma-poesia che abbiamo conosciuto nel Novecento. Una poesia che fa dell’eccesso e della distopia la propria ragion d’essere. Una poesia pop corn, phantasy kitsch o poetry kitchen, fate voi. Si ha una moltiplicazione di scene e di flashback che i due Avatar lasciano liberi di entrare e di uscire dalla pagina in modo ingovernabile, apparentemente sregolato. La scrittura stessa si rifrange in una moltitudine di giochi di specchi. Una dimensione logo-logico-esistenziale si sovra-espone e si sotto-impone al resoconto di eventi cronachistici e immaginari che diventano l’occasione per una anamnesi del nostro modo-di-vita. In questa accezione, si tratta di una poesia civica e politica, ma di un mondo dove non c’è più politica.
11,00 10,45

Exodus. Voci degli Avatar dagli esopianeti

Libro

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2024

pagine: 188

È avvenuta una deflagrazione sul pianeta Terra, i superstiti sono trasmigrati su vari pianeti o esopianeti del cosmo che parlano tramite degli Avatar. Con il termine Avatar si designa una persona virtuale che rappresenta (in sostituzione di) una persona reale. Ad esempio, se giochi su internet hai bisogno di creare un avatar che ti rappresenti. In particolare, potresti dover disegnare un avatar usando le funzioni del gioco decidendo gli abiti, il colore dei capelli, il colore degli occhi, i vestiti etc. dandogli un nome (che viene detto “nickname”), un’età, specificando alcuni lati del carattere o, ancora, delle abilità specifiche nel gioco. Un altro esempio di avatar è quello usato nei forum e nei luoghi di discussione online per cui non devi dichiarare la tua identità ma in cui hai comunque l’obbligo di registrarti: in questo caso il tuo avatar sarà l’unione dell’immagine personale che sceglierai per rappresentarti e del tuo nickname, oltre che a tutte le informazioni che vorrai specificare come data di nascita, sesso, indirizzo di posta elettronica e altro. Nel nostro caso, ciascuno dei poeti kitchen ha scelto un avatar senza riguardo al modo di essere, di parlare, di vestirsi.
15,00 14,25

Expiravit. Voci distopiche tra Tallia (Giuseppe Talia) e Germanico (Giorgio Linguaglossa)

Tallia, Germanico

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2024

pagine: 104

Germanico (Giorgio Linguaglossa) è un dialogo distopico dopo le battaglie di Idistaviso. Parlano gli Avatar di due reduci di quella storica battaglia. Né la poesia né il romanzo storico oggi possono più rappresentare il passato storico, quello che possono fare è soltanto esternare un mix tra le idiosincrasie e bizze di un presente storializzato. Passato storico e presente storiale convivono, in questo dialogo, in un plesso poetico che non ha alcuna affinità con il pastiche del Novecento e che si differenzia da questo per la sua libertà di configurare una forma-poesia grottesco-derisoria, ultronea-altranea che si nutre di continui choc e di continui deragliamenti dell’ordo idearum. In questa forma di pastiche desultorio e sussultorio ci può entrare letteralmente di tutto, perché finalmente gli autori sono «fuori quadro» (stavo per dire «fuori testo»), e il testo assume un vestito pop, si tratta di pop-poesia, di poesia kitchen, di un simulacro di un originale che non c’è mai stato e mai ci sarà.
12,00 11,40

Ripari transitori

Alfonso Cataldi

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2024

pagine: 106

Ripari transitori (nel sottotitolo Cartoline senza referente) chiama Alfonso Cataldi queste sue composizioni, che sono contaminazioni differenziali del trascendentale e dell’empirico. La contaminazione è il campo proprio della formapoesia della nuova ontologia estetica. Trascendentale non è più la soggettività, ma la traccia, l’archi-scrittura, la différance. Il mondo ha bisogno di un supplemento di nulla che è nel mondo, ha bisogno di questo nulla supplementare che è il trascendentale, senza il quale nessun «mondo» potrebbe apparire. La scrittura cataldiana rivela il «nulla» del mondo e lo benedice, perché è soltanto grazie ad esso che un «mondo» può esistere. Proprio questo rappresenta l’altra operazione fondamentale compiuta da Cataldi: decostruire la versificazione della tradizione soggettocentrica della poesia italiana del secondo Novecento implica il far emergere la contaminazione dell’empirico e del trascendentale, mostrare che il trascendentale non può essere puro ed epifanico e pienamente presente a sé in quanto contaminato dall’empirico da cui sorge e da cui viene intaccato.
13,00 12,35

Cantastorie

Giulia Perroni

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2024

pagine: 106

Come in ogni favola che si rispetti anche in questo poemetto fiabesco di GiuliaPerroni c’è una «signora», «la signora bellissima/ la regina e la fata» in «un paesedi nobili», «un paese cortese», «La signora non dice/ ciò che porta segreto/ è untesoro ineffabile/ che è protetto da un velo». Dunque, c’è un «velo» che interdicealla «signora» di dire ciò che «porta segreto»; il «segreto» non viene svelato perchéla «signora» non può squarciare il «velo» che impedisce di dirlo. Tutto il poemettoè un «volo panoramico» sul mondo, che rappresenta la funzione narrantein modo analogo a quella dell’autore di fiabe che adotta un tempo presente che siprolunga nel passato e nel futuro; abbiamo qui una esemplificazione della formapoesiache è anche un modello di conoscenza che implica una struttura della temporalitàcome un flusso, un «volo panoramico». L’autrice ricorda «ZiaMariannina»: «Quella notte fu strana/ perlustravo le strade/ dell’inconscio notturno», «Sì il sogno è più vero» del vero, bisogna quindi abitare il sogno.
10,00 9,50

Una vita tra le mani

Maria Grazia Minotti Beretta

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2023

pagine: 138

"Questo libro di poesia di Maria Grazia Minotti Beretta, Una vita tra le mani, abita il linguaggio come un ospite di riguardo abita una casa che è stata ammobiliata da altri, da chi ci ha preceduto e non c’è più, in questa casa si sta sempre in bilico, in ascolto delle parole degli altri, di chi è scomparso dandoci la vita in un tempo stroboscopico che sembra risucchiarci tra le sue spire. La Minotti Beretta ci parla delle voci degli altri, dei cari familiari di coloro che ci hanno preceduto, che abbiamo conosciuto distrattamente, con la coda dell’occhio perché magari li sentivamo vicini, sentivamo di amarli, che erano presenze corpose che sarebbero state sempre lì. E invece erano presenze che abbiamo sfiorato nella precarietà dell’esistenza, che vivevano in un altro tempo, nel «loro» tempo, in un’altra durata, nella «loro» durata. Maria Grazia Minotti Beretta fa una poesia che è come una graffiatura nel vuoto, che incide una differenza, una distanza, che traccia dei solchi nell’anima, scie dorate che si dipanano nella penombra del ricordo e del rammarico."
12,00 11,40

Ancora poesia

Roberto Piperno

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2023

pagine: 64

Una serie di poesie, queste di Roberto Piperno, dove viene ribadito il lemma dualistico «Ancora poesia», dove ogni poesia ne contiene un’altra all’interno, come nel gioco delle matrioske, come nel gioco delle campane di vetro con all’interno una bufera di neve dove ciascuna poesia descrive il distacco dalla propria madre-terra. I versi sono oggetti mancanti, desideri rimasti senza meta sulla pagina bianca condannati ad andare alla deriva-ricerca della Grande madre-terra, una ricerca che si completa nel mondo terreno, storico, appunto. Fare poesia implica una serie di tangenti sulla sfera dell’essere, è questo il destino di Roberto Piperno: pagare una tangente ad ogni poesia che sopravviene, scrivere una poesia dentro l’altra e scoprire sempre di nuovo che è sempre la medesima poesia del distacco dalla madre-terra e del ritorno alla perduta casa della felicità irraggiungibile. Hannah Arendt ha scritto che «il fatto che il pensiero allontana ciò che è vicino, o meglio, si ritrae da ciò che è vicino e avvicina le cose lontane, è un elemento decisivo per riuscire a comprendere con chiarezza la dimora del pensiero».
12,00 11,40

Al canto delle sirene manca l'acqua potabile

Raffaele Ciccarone

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2023

pagine: 102

sono i materiali combusti, le scorie radioattive, i materiali inerti, non riciclabili, il biossido di carbonio, gli scarti della combustione, gli scarti della produzione, le parole sporcificate. Ciccarone prende in parola la parola di Hölderlin e per scrivere poesia adotta i pensieri di un marziano che pensa gli umani: «solo i pensieri che non comprendono se stessi sono veri» ha scritto Adorno ed è vero, perché è stato il «reale» che ha frantumato la «forma» panottica e logologica della tradizione della poesia novecentesca. Raffaele Ciccarone ne ha preso atto e si comporta di conseguenza con un bagaglio di encomiabile allegrezza e leggerezza. È l’allegria lunaire della poesia kitchen. I versi di Ciccarone sono equivocidi significanti, errori di manifattura, colpi di scherma in punta di fioretto, scambi della catena di montaggio delle parole biodegradate, inutilizzabili, riadattate e ricompostate. Sono queste parole che richiedono la distassia e ladismetria, sono le parole combuste che richiedono un nuovo abito fatto di salti della immaginazione senza fili. Il «reale» del distico di Ciccarone è dato dalla compresenza e complementarietà.
12,00 11,40

Mi sorrido gratis. E altre anomalie.

Mayoor

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2023

pagine: 76

La poesia di Lucio Mayoor Tosi è priva di identità, priva di destinatario e priva di mittente, una poesia che si auto sospende, che non vuole essere legittimata, tantomeno da una prefazione, che non chiede niente a nessuno e non dice niente a nessuno. È una poesia di Nessuno, una poesia de-potenziata, e questo de-potenziamento che l’autore ha di mira è qualcosa di simile al «Preferirei di no» dello scrivano Bartleby di Melville: non una mera negazione ma un sottrarsi sia alla negazione che alla affermazione, un autosospendersi. Poesia priva di qualsiasi principio gerarchico, direi che è anarchica in quanto priva di archè, priva di origine e priva di una fine, che si estende in lunghezza con un metro polisillabico spesso in distici che sta lì come una sentinella disarmata a guardia di una zona neutra del linguaggio .La poesia è costruita senza alcuna costruzione (costrizione), sembra nata già decostruita, già autosospesa, già rottamata e buona per la pattumiera. Sembra quasi che l’autore di Candia Lomellina si diverta a produrre scarti non riciclabili, scarti inquinanti ma non tossici, scarti di materiali inerti e ipoveritativi che aggiungono inquinamento a inquinamento.
12,00 11,40

Poetry kitchen. Antologia di poesia contemporanea 2023

Libro: Libro in brossura

editore: Progetto Cultura

anno edizione: 2023

pagine: 224

La «Poetry kitchen» di questa antologia 2023 è una struttura complessa che vede la convergenza di una simultaneità di spazi, di tempi, di frasari allotri: è una tragicommedia. C'è una corrispondenza biunivoca fra la sintassi e la semantica: la semantica inaugura un movimento di sensi e di significati, costruisce una narrazione, una storia; la sintassi dipana un ordo, definisce uno stato, edifica una tradizione. La fine della metafisica che implica la fine della tradizione ha prodotto un capovolgimento fra l'alto (il sublime) e il basso (il volgare). La "nuova poesia" crea le sue "nuove" categorie ermeneutiche. La "nuova poesia" è nient'altro che "una messa in scena" con annesso e connesso la cancellazione del simbolico e del sublime. La sublimazione presuppone la rimozione, è per questa ragione che la "nuova poiesis" avendo cancellato la sublimazione può fare a meno, correlativamente, anche della rimozione. Finalmente libera, la "nuova poiesis" può estendersi sulla superficie della estimità, e anche della intimità o interiorità che della rimozione ne è storicamente il prodotto alienato e contraffatto.
15,00 14,25

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