Quodlibet: Fonti e commenti. Nuova serie
Epistolario (1814-1837)
Giuseppe Gioachino Belli
Libro: Libro rilegato
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: XCIX-1210
Il libro raccoglie tutte le lettere, molte delle quali inedite, scritte da Giuseppe Gioachino Belli nella prima parte della sua vita (1814-1837), e le accompagna con un ricco apparato di notizie critiche e storico-biografiche. Questi documenti privati ci permettono di ripercorrere il vivace romanzo di formazione d’un giovane impiegato pontificio che compie il suo apprendistato culturale nella variegata realtà dell’Italia primo-ottocentesca, tra esperienze d’accademia, viaggi, relazioni intellettuali e mondane. Da questi molteplici incontri con libri e persone nasce la stagione artistica più fervida di Belli, che negli anni Trenta affianca alla scrittura della maggioranza dei sonetti romaneschi una vivace attività giornalistica e una consistente produzione poetica italiana, avventurandosi in una libera ricerca espressiva drammaticamente ridimensionata nel 1837, dopo la morte della moglie Maria.
Peregrinazione
Fernão Mendes Pinto
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: XCIII-728
Pubblicata la prima volta nel 1614, a più di trent'anni dalla scomparsa del suo autore, la "Peregrinaçao" del portoghese Fernão Mendes Pinto è uno dei capolavori della letteratura di viaggio di ogni epoca. L'opera, costantemente tradotta dal Seicento al Novecento nelle principali lingue europee, è qui presentata per la prima volta in versione italiana integrale. Mendes Pinto, un marinaio di umili origini e scarsa cultura, vi ripercorre le sue lunghe peregrinazioni in Africa, Medio ed Estremo Oriente, Oceania (1537-1558), a contatto con gli abitanti di luoghi allora poco o niente affatto conosciuti. Con spirito di comparatista ante litteram, descrive con rigore le realtà via via incontrate, soffermandosi meticolosamente su leggi, istituzioni, religioni, usi e costumi dei popoli più «diversi»; ciò non gli impedisce, d'altro canto, di stabilire relazioni empatiche con queste genti lontane, anche al prezzo di confrontarsi con le contraddizioni e le ipocrisie della politica coloniale europea. In questo resoconto concitato, nell'incalzante susseguirsi delle picaresche avventure e disavventure di un uomo senza smanie di protagonismo e con lo sguardo sempre rivolto al fuori di sé, si riconosce quella straordinaria testimonianza che mise in contatto generazioni di lettori occidentali — non solo i compatrioti, né i contemporanei dell'autore — con una nuova, più ampia e frastagliata, mappa del mondo. Una mappa non soltanto geografica. Il volume è completato da un'ampia introduzione storico-critica, un'appendice con tre documenti epistolari di Mendes Pinto relativi ai suoi viaggi e un dettagliato Indice ragionato nel quale si danno puntuali chiarimenti sui toponimi, i nomi propri e i realia presenti nella narrazione.
Cumae
Michele Sovente
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 493
"Cumae" è il quarto libro di Michele Sovente, ma il primo in cui trova compimento il trilinguismo di una poesia di volta in volta scritta in italiano, latino e in dialetto. La straordinaria esperienza di questa lingua "una e trina" è il mezzo con cui Sovente penetra nel territorio flegreo: tra figure ancestrali e creature che attraversano il tempo, tra echi di un passato imperiale e un presente di speculatori, la raccolta dà voce a uno spazio antico e contemporaneo, osservatorio privilegiato per affrontare una crisi della Storia che si configura, allo stesso tempo, come crisi della comunicazione e del linguaggio. Corredata da uno studio formale e stilistico, una ricostruzione della storia del testo e un puntuale commento volto a chiarire riferimenti e scelte linguistiche, la presente edizione mira a riproporre la bellezza e la complessità dell'immaginario di Cumae fornendo per la prima volta tutti gli strumenti per avvicinarsi alla scrittura soventiana.