Rizzoli: Scala italiani
L'amore diviso
Marisa Rusconi
Libro
editore: Rizzoli
pagine: 280
Romanzo di formazione eccentrico e controcorrente narra la storia di Martina, bambina e poi adolescente, che vive per dieci anni in un collegio religioso, metafora di ogni possibile prigione e, insieme, teatro di strani prodigi, misteriosi delitti, sparizioni inquietanti. Ogni suo comportamento è sotto il segno della ribellione e della provocazione. Martina vivrà grandi trasformazioni intorno a sé e dentro di sé, mentre scorrono gli anni Cinquanta, i Sessanta e i Settanta. Avrà molti amori, affronterà separazioni laceranti, ma solo con un gesto estremo di rivolta riuscirà a conquistare la propria libertà interiore.
Gli altri
Michele Prisco
Libro
editore: Rizzoli
pagine: 248
Il libro racconta la storia dell'amore segreto di un uomo e di una donna sposata, che nasconde allo stesso amante la propria identità. Quando il giovane innamorato, sul letto di morte, chiederà di vederla ancora una volta, la persona che accorre al capezzale sarà un'altra. Da qui si dipana la vicenda fra intrighi e colpi di scena, fino allo svelamento finale e alla nascita di un figlio.
Maternità
Serena Foglia
Libro
editore: Rizzoli
pagine: 172
L'amore materno è davvero un istinto radicato nella natura femminile? Da secoli a questa domanda si risponde affermativamente. Ma, se così fosse, non eisterebbero madri che gettano neonati nei cassonetti o che maltrattano o sfruttano i propri figli. L'autrice di questo saggio, a metà tra un'autobiografia e un'indagine sulla maternità, sostiene che l'amore materno è un sentimento e che, come tutti i sentimenti, comporta eccessi, dubbi, ambivalenze, errori, amore e odio, dedizione e discontinuità. Il libro è un viaggio attraverso il rapporto madre-figli, alla scoperta dei diversi modi in cui questo legame viene sentito dalle donne.
Latte
Marina Zucchelli
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2026
pagine: 320
Bologna, 1959. Nella stessa casa vivono due donne che sono madri, in modi diversi, dello stesso bambino. Olimpia, borghese istruita e moderna, è docile a un'idea di civiltà che la vuole sposa con figli; eppure, dopo il parto, il suo corpo sembra tradirla, aprendo piccole crepe nella sua identità. Ada, invece, arriva dalla Ciociaria: è una ragazza del popolo che ha lasciato una vita domestica carica di miseria ma anche di piccole felicità per fare da balia al neonato di Olimpia. È stata scelta perché è forte e sana, come si sceglie un animale a una fiera. E lei, nella casa nuova, impara presto a farsi presenza invisibile, mentre il richiamo dei suoi affetti le pulsa dentro con forza. Diverse in tutto, Olimpia e Ada si incontrano sul terreno inatteso di una sorellanza di gesti e corpi: quello esposto e vitale di Ada e quello fragile di Olimpia, che cerca di riconoscersi nella ferita della maternità. A osservare i loro giorni è Carolina, la domestica che ha cresciuto Olimpia e che registra, defilata, l'energia che scorre tra le due donne. In controcanto, l'enigma di Pietro, un bambino abbandonato al brefotrofio di Roma nel Ventennio, riporta in superficie la memoria di uno strappo antico, forse impossibile da ricucire. Con una prosa essenziale e di scavo, capace di dare materia ai silenzi, Marina Zucchelli illumina la storia delle balie nel Novecento, fenomeno fondativo e quasi dimenticato della nostra storia. Il risultato è un romanzo d'esordio potente, che ci interroga su cosa significhi, ieri e oggi, essere famiglia.

