Rubbettino: A Colorni-Hirschman International Institute
«La malattia filosofica» ed altri scritti
Eugenio Colorni
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 262
"La risposta [di Eugenio ad una domanda di Ursula sull'esistenza di "circoli concentrici" di spiegazione della realtà (7 giugno 1939)] è questa: che la malattia filosofica è più difficile a estirpare che si creda, e che si annida nei luoghi e nelle persone più impensate [...]. Tutte queste spiegazioni concentriche, sono appunto le 'filosofie'. Ciascuna coerente in sé, ciascuna 'vera' da un certo punto di vista, ciascuna 'bella', 'soddisfacente', 'abitabile'; a volte 'entusiasmante' [...]. Nessuna meraviglia se riescono, soddisfacenti, calmanti, coerenti. Ora prendi ciascuno di questi circoli concentrici, e domandati: che cosa serve, oltre che a darmi tutte queste belle soddisfazioni? E allora vedi che quella bella concentricità e coerenza si spezza, e ciascuno di questi circoli si rivela non più un tutto chiuso in se stesso, ma qualche cosa di staccato, di frammentario. La dialettica serve ad interpretare alcuni fatti dello spirito e alcuni fenomeni storici, e basta [...]. La psicologia analitica serve a guarire certe malattie nervose e a capire certi processi mentali anche dell'uomo sano: e basta [...]. Kant aiuta la fisica a maneggiare a modo suo il tempo e lo spazio e la causalità. E non serve a nient'altro. Mi domandi se anche io mi inquieto constatando con che facilità il nostro pensiero pensa per analogie che poi prende per fatti. E come, se me ne inquieto! Me ne inquieto da dodici anni e appena adesso comincio trovare il bandolo della matassa".
Esperienze Med. Mezzogiorno e Mediterraneo: imprese, innovazione e sviluppo
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 160
Questo volume rielabora materiali dal convegno “Mezzogiorno e Mediterraneo: imprese, innovazione e sviluppo” (ACHII e CRESM, Palermo, 2023). Guardando dal Mezzogiorno, in una logica di sviluppo e di democrazia, l’intenzione è multipla: incrinare il nostro isolamento mediterraneo (causato ad un tempo da ragioni storiche di lungo periodo e dall’imbottigliamento nord-sud, tipico del nazionalismo italiano, e di quello europeo); acquisire la lezione storica di “la pensée de midi”; aprirsi la strada in altre direzioni (incluse quelle semitiche – ebree e musulmane); riproporre il proprio punto di vista e rilanciarlo, soprattutto tramite gli “italici” del mondo – da Audisio e Tamburri, a quelli dell’intero Occidente ed oltre. Con ciò alle spalle, puntiamo innanzitutto ad un successo pratico, high tech, privato d’interesse pubblico, che generi un “effetto richiamo” rispetto alle numerose iniziative imprenditoriali, amministrative e culturali intraprese in passato, produca un “magnete” d’incivilimento cattaneano-colorniano che risulti via via concretamente attraente per tutta l’area mediterranea (quella che ci circonda dai quattro punti cardinali, ed oltre), e che faciliti così la sua affermazione anche teorica. Esistono, inevitabilmente, più strade (e quindi più prospettive): la nostra che oggi presentiamo è interessata a conoscere le altre; ed a discutere con esse il da farsi, anche partendo dai loro specifici angoli di visuale…
Prospettive mediterranee: la pensée de Midi e il nostro Mezzogiorno
Luca Meldolesi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 186
Tramite due piccole tradizioni ormai centenarie, il presente lavoro intende “ripescare” un antico fil rouge libertario mediterraneo per cominciare ad esplorare il nostro futuro.
Il compromesso Leibniz
Eugenio Colorni
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 352
«Mi sono accontentato per tanti anni del compromesso Leibniz. Con Leibniz potevo sbrogliar la matassa, potevo cercar quello che sta sotto le parole, senza abbandonare la filosofia, la cara, la solida, la tranquillizzante filosofia. E ero diventato più sicuro, più calmo, buon consigliere, prezioso amico, chiarificatore di problemi, sostenitore degli incerti: un buon maestro» (Lettera di Eugenio Colorni ad Ursula Hirschmann, Ventotene, 21 febbraio, 1939)
Tra possibilismo e valutazione Judith Tendler e Albert Hirschman
Nicoletta Stame
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 196
Albert Hirschman ha affermato che «l'indagine minuziosa di Judith Tendler sulle caratteristiche differenziali e sugli effetti collaterali dell'energia termica e idraulica, come pure sulla generazione e distribuzione dell'energia, hanno contribuito in vario modo alla formazione delle mie idee». Judith Tendler, a sua volta ha scritto che Hirschman le aveva «insegnato che per capire lo sviluppo di un paese avrebbe dovuto guardare dove non avrebbe mai pensato di guardare prima», e che nel lavoro di Albert un ricercatore «abbastanza paziente» avrebbe trovato «una ricca complessità sia di successi che di fallimenti, sia di efficienza che d'incompetenza, di ordine combinato al disordine». Ricostruendo le radici teoriche di una scienza sociale interpretativa, questo testo mostra come il possibilismo di Hirschman sia al fondamento della originale pratica di valutazione della Tendler, anticipatrice di tanti sviluppi attuali. La persistente vitalità del loro pensiero consente di tracciare i lineamenti di una valutazione possibilista.
Mezzogiorno, con gioia!
Luca Meldolesi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 284
Questo libro è scaturito da una lunga vicenda. Nel 1976 un noto economista, Tibor Scitovsky, pubblicò The Joyless Economy (L'economia senza gioia) riferendosi al consumismo delle nostre società occidentali. Pur apprezzando tale contributo, Albert Hirschman sostenne in seguito (nel 1982) che siamo immersi effettivamente in mutevoli coinvolgimenti (Shifting Involvements) - tra felicità privata e felicità pubblica. E per il nostro Sud cosa si può dire? - mi domandai. Scrissi così Mezzogiorno, con gioia (1990) mettendo l'accento sul piacere di individuare e perseguire alacremente politiche economiche pratiche e democratiche a favore del Meridione operoso che rappresenta, comunque, la grande maggioranza del Sud italiano. A trent'anni di distanza pubblico di nuovo quel titolo (con l'aggiunta d'un punto esclamativo) per una raccolta di scritti degli anni Novanta costruiti per gradi con l'ausilio di allievi e collaboratori. Perché, alla vigilia di scelte decisive come quelle attuali, penso che quei saggi contengano indicazioni chiave di orientamento per la messa in pratica migliore possibile dei nostri desiderata: per un Mezzogiorno molto più.
Pratiche possibiliste
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 320
A prima vista episodiche, le vicende narrate in questo volume rappresentano, invece, uno sforzo collettivo di lunga lena, diretto e indiretto, intellettuale e applicato, che abbraccia ormai quattro generazioni. Esse scaturiscono da un insegnamento comune di matrice colorniana e hirschmaniana, e toccano gli ambiti più diversi, dall’impresa all’amministrazione, dal territorio alla cooperazione, dalla democrazia allo sviluppo, e viceversa. Questo libro intende mostrare come sono state trovate nella pratica soluzioni specifiche ispirate all’arte del possibilismo: riconoscendo le difficoltà, ma anche mostrando che è possibile aggirare o neutralizzare ostacoli ritenuti insormontabili; cercando vie d’uscita basate su principi democratici e sul desiderio di cambiamento; facendo leva sul protagonismo attuale e potenziale delle persone, e spingendole ad elevarsi, per essere più utili a sé e a tutti.
Gli americani italiani: cultura e società
Anthony Julian Tamburri
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 220
Anthony Julian Tamburri è figura di spicco nel panorama degli studi italiano/americani. Prendendo in esame opere letterarie e cinematografiche nell’ottica di questioni culturali legate ai concetti di memoria, etnicità, migrazione e diaspora, Tamburri ha sostenuto la necessità di ampliare il concetto di “identità italiana”, che negli ultimi decenni si è esteso ben oltre i confini tradizionali. Tamburri ha, così, dato vita a un dialogo che aspira ad avviare un processo interattivo, di pratiche e conoscenze comuni, del quale possono beneficiare sia le comunità “italiche”, anche nei loro rapporti con altre comunità etniche americane, sia i più vasti ambiti entro cui ci muoviamo, mediterranei e dei Paesi in cui è presente la diaspora italiana: un viaggio testuale e culturale che «non sarà certamente agevole, poiché metterà di fronte ad una serie di deviazioni linguistiche, culturali e […] ideologiche» e ci costringerà a guardare da vicino storie che sono state a lungo rimosse dal nostro immaginario collettivo.