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Rubbettino: Cinema

Ritratti e autoritratti. Cinema teatro tv e la battaglia delle idee

Felice Laudadio

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2020

pagine: 240

Una lunga "carrellata" sui protagonisti del cinema, del teatro, della tv colti nel momento del loro massimo splendore professionale negli anni a cavallo fra la fine dei Settanta e gli inizi degli Ottanta del secolo scorso che coincisero con una profonda crisi strutturale non dissimile - seppur per ragioni molto diverse - da quella che causa pandemia sta attanagliando oggi il cinema, il teatro, la tv. Chi erano e chi sono tutti questi personaggi il cui talento viene narrato attraverso ritratti e autoritratti collocati in un quadro d'insieme che andava a intrecciarsi con l'aspra battaglia (televisiva) delle idee che allora coinvolgeva decine e decine di milioni di telespettatori delle due principali reti Rai-tv dell'epoca? Una galleria di protagonisti dello spettacolo, non solo italiani, incorniciati nella storia della cultura di questo Paese dei quali non va persa la memoria. La storia, la memoria - diceva Ettore Scola - servono a costruire il futuro. Prefazione di Walter Veltroni. Postfazione di Alberto Crespi.
18,00 17,10

Il cinema tra le colonne. Storia, metodi e luoghi della critica cinematografica in Italia

Denis Lotti

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2020

pagine: 200

Da almeno un secolo, in Italia, coesistono esperienze eterogenee di critica cinematografica, che disegnano un percorso discontinuo tra passato e presente, tra stampa cartacea e Internet. Dopo un compendio di storia della critica, rivisitata dai pionieri sino ai giorni nostri, l'autore analizza metodi, forme e stili della recensione cinematografica prendendo in esame un ampio ventaglio di quotidiani, periodici, testate, blog e social network. In appendice è presente una antologia di testi scelti, esemplari della vivacità del dibattito italiano sul cinema dall'epoca del muto sino a oggi.
14,00 13,30

Biografie della nazione. Vita, storia, politica nel «biopic» italiano

Giacomo Tagliani

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2019

pagine: 173

Andreotti, Berlusconi, Moro, Mussolini: ciascuno incarnazione di una specifica immagine del potere, tutti protagonisti di film che hanno segnato l'immaginario recente. Il cinema biografico è in continua espansione e il, mondo della politica cattura sempre di più il suo interesse, soprattutto in Italia. Anziché considerarlo un semplice fenomeno commerciale, questo libro propone di pensare il biografico-politico come l'espressione più tipica del cinema contemporaneo: è qui infatti che si possono comprendere con chiarezza gli incroci tra estetica e politica, le strategie di costruzione del senso comune, le forme di autorappresentazione di una comunità nazionale. E se l'intreccio originale di vita, storia e politica definisce il carattere peculiare del pensiero italiano, il cinema biografico-politico è allora il luogo più fecondo per riflettere sulla memoria storica e sul futuro della nazione.
15,00 14,25

Cinema e storia. Volume Vol. 1

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2018

pagine: 220

Lo studio delle audience ha attraversato come un basso continuo tutta la storia della ricerca sul cinema. Tema di sfondo, accessorio rispetto ad un'analisi concentrata sul film: sui suoi autori, sui suoi contenuti, sulle sue estetiche, sul suo funzionamento. Lo spettatore era insomma sempre dietro le spalle dello studioso: attento a quanto accadeva sullo schermo, ma assai meno a chi affollava (fino a un certo punto almeno) le sale. Da questa posizione liminale, la riflessione sulle audience cinematografiche ha guadagnato negli ultimi anni un'inedita rilevanza. Più il dispositivo cinema, inteso come apparato tecnologico e come insieme di testi e di pratiche di fruizione, si allontanava dal canone classico, più gli studiosi si rivolgevano allo spettatore, unico elemento della formula a restare, se non stabile, almeno identificabile. Ecco così un fiorire negli ultimi anni di ricerche sui pubblici di cinema: quelli occidentali, su cui già si comincia a lavorare negli anni Ottanta, complice la svolta revisionista della ricerca storica in ambito cinematografico, e quelli non occidentali, verso cui spingono le prospettive della world history; gli spettatori che ancora vanno in sala e quelli che vedono i film in televisione o sugli schermi dei propri laptop; gli spettatori di un tempo e quelli di oggi. Il numero 1/2018 di 'Cinema e Storia' è dedicato proprio a questo tema: negletto per molto tempo, oggi oggetto di un recupero energico che ne fa un campo di sperimentazione di metodi, letture, approcci. I saggi qui contenuti offrono uno spaccato prezioso delle sensibilità, degli oggetti e delle tecniche di ricerca storica sui pubblici di cinema. Completa la rivista la sezione Stile libero con una conversazione con Ermanno Olmi, un saggio sul musical, uno sulla fabbrica della storia e uno sul dialetto romano nel cinema; oltre alle segnalazioni cinematografiche ed editoriali dell'ultima stagione.
16,00 15,20

Cinema e storia. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2025

pagine: 278

Una rivista che si colloca su una terra di confine in buona parte ancora da esplorare. Ogni numero presenta contributi interdisciplinari focalizzati su un tema monografico e uniti da un filo comune: lo studio dell’immaginario e delle sue interazioni con la realtà, quale ideale luogo di incontro e dialogo tra il cinema, gli audiovisivi, la cultura visuale e la storia.
20,00 19,00

Jaws, Lo squalo. La forma della paura

Andrea Bini

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2024

pagine: 112

Nel 2025 Lo Squalo – ovvero Jaws nel titolo originale – compie esattamene 50 anni: uscito nell’estate del 1975 come adattamento dell’omonimo romanzo di Peter Benchley, fu un successo travolgente ed un grande fenomeno di costume che lanciò la carriera del suo giovane e sconosciuto regista allora al suo secondo film. Un certo Steven Spielberg, il quale dopo mezzo secolo è ancora uno dei registi più importanti di Hollywood. Ma l’enorme popolarità del film ha paradossalmente oscurato le sue vere qualità: per decenni i critici più importanti sono rimasti – letteralmente – alla superfice, incapaci di coglierne gli aspetti più complessi e profondi. Questo volume intende dimostrare che Lo squalo è molto di più di una “micidiale macchina per produrre paura” (come è stato definito con un certo disprezzo) ma un raffinatissimo film d’autore, degno di essere messo accanto alle grandi opere della cosiddetta “New Hollywood” degli anni Sessanta-Settanta (i vari Penn, Altman, Coppola, Scorsese), sia per lo stile innovativo che per il modo in cui denunciava impietosamente i mali della società americana contemporanea. Ma Lo squalo è allo stesso tempo un sofisticato esempio di “meta-cinema” di suspense che rimanda al maestro del genere Alfred Hitchcock, e soprattutto al suo capolavoro "Gli uccelli" di cui può essere considerato un vero e proprio remake.
14,00 13,30

Storia del cinema italiano. Regie autori e linguaggi dal muto a oggi

Vito Zagarrio

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 480

Il libro ripercorre la storia del cinema italiano, dal muto a oggi, attraverso alcune analisi filmiche esemplari. A ogni periodo della storia corrisponde un gruppo di testi, che vengono analizzati a fondo nella loro messa in scena, nelle loro grammatiche e sintassi filmiche, nel loro progetto estetico. Ogni caso filmico è indagato nelle componenti strutturali, con attente analisi delle sequenze, in molti casi inquadratura per inquadratura, e propone una prospettiva nuova sul cinema italiano dal periodo del muto a quello del fascismo, dal neorealismo alla commedia all’italiana, dal cinema dei grandi Autori a quello della modernità, sino al cinema italiano del nuovo millennio. Il progetto è, dunque, quello di coniugare una metodologia di analisi del film a una revisione — se non una controlettura — della storia del cinema italiano, partendo dai testi per spiegare i contesti, e cercando soprattutto di rivedere, attraverso l’analisi filmica, alcuni stereotipi e alcune facili vulgate della storiografia tradizionale. Il volume è dedicato soprattutto alla platea studentesca, ma anche ai docenti, agli storici, ai teorici, e appassionati di cinema in generale che potranno trovare i nomi dei registi più importanti indagati in profondità attraverso i loro film esemplari.
34,00 32,30

Cinema e storia. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 228

Una rivista che si colloca su una terra di confine in buona parte ancora da esplorare. Ogni numero presenta contributi interdisciplinari focalizzati su un tema monografico e uniti da un filo comune: lo studio dell'immaginario e delle sue interazioni con la realtà, quale ideale luogo di incontro e dialogo tra il cinema, gli audiovisivi, la cultura visuale e la storia.
20,00 19,00

C'era una volta in America. Storia del cinema italiano negli Stati Uniti, 1946-2000

Damiano Garofalo

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 246

Nel 1946 Roma città aperta di Roberto Rossellini esce negli Stati Uniti. Programmato in una piccola sala d’essai al centro di New York, è il primo film non americano della storia a incassare più di un milione di dollari. Dal successo americano dei primi film neorealisti inizia l’avventurosa storia del cinema italiano negli Stati Uniti, ricostruita da questo libro a partire da una duplice prospettiva: da un lato, un’attenzione verso i luoghi, le modalità e gli spazi di distribuzione del cinema italiano; dall’altro, la ricezione critica e i discorsi generati da questi film sulla stampa nordamericana. Dopo aver affrontato la circolazione del neorealismo, il saggio si concentra sulla stagione d’oro del cinema italiano d’autore: i film di Fellini, Visconti, Antonioni e Pasolini contribuiscono alla creazione di una specifica immagine dell’Italia nel pubblico americano. Questo immaginario viene complicato sia dalla circolazione del cinema italiano popolare (commedie, ma anche western, polizieschi e horror), sia dai processi di americanizzazione del cinema italiano (C’era una volta in America, Nuovo cinema Paradiso, La vita è bella). Conclude il volume una riflessione sulla crisi del cinema italiano negli Stati Uniti nel corso degli ultimi vent’anni.
18,00 17,10

Mezzogiorno a fuoco. L'immagine del Meridione nella stampa illustrata del secondo dopoguerra

Simona Arilotta

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 112

Cosa significa “mettere a fuoco” l’immagine del Meridione? E che tipo di narrazione ri-emerge una volta soffiato sulle ceneri che si sono posate sulla rappresentazione fotografica del Sud d’Italia? Sono questa alcune delle – molte – domande che segnano il percorso di questo volume. Oggetto al centro di questa ricerca è, infatti, il modo attraverso cui la fotografia – e in particolar modo nella sua materializzazione visibile nella stampa illustrata – ha “immaginato” il Mezzogiorno nel lungo periodo di ricostruzione postbellica. A partire dall’analisi di alcune riviste fotografiche, la riflessione al centro di questo volume prova a riaprire la possibilità di pensare diversamente la fotografia del secondo dopoguerra, muovendo oltre le categorie definite di fotografia neorealista e umanista e leggere così il rapporto tra fotografia e Mezzogiorno alla luce di una diversa articolazione tra politica, etica ed estetica.
16,00 15,20

Cinema e storia. Media-Impresa. Discorsi e pratiche cinematografiche e mediali nella cultura industriale

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2022

pagine: 250

Una rivista che si colloca su una terra di confine in buona parte ancora da esplorare. Ogni numero presenta contributi interdisciplinari focalizzati su un tema monografico e uniti da un filo comune: lo studio dell'immaginario e delle sue interazioni con la realtà, quale ideale luogo di incontro e dialogo tra il cinema, gli audiovisivi, la cultura visuale e la storia. Delle tante vite parallele del cinema quella industriale non è certo tra le più appariscenti. Eppure, è anche districandosi fra cubicoli da ufficio, fiere campionarie, presentazioni aziendali e viaggi d'affari che i mezzi audiovisivi hanno adempito alla propria funzione di agenti storici, divenendo presenze via via più pervasive e influenti nella quotidianità dei luoghi di lavoro. Questo numero speciale di «Cinema e Storia» parte dall'ormai vasta letteratura esistente sul cinema industriale e sponsorizzato per adottare una più ampia prospettiva sul processo di "mediatizzazione" che ha interessato le imprese e le organizzazioni lavorative nel contesto italiano. Muovendo della ripresa post-bellica come punto di partenza obbligato e individuando il boom economico quale periodo di maggior fortuna della cinematografia d'impresa, ci si spinge fino a metà degli anni Ottanta, quanto la rete mediale delle aziende accoglie l'introduzione delle tecnologie elettroniche e informatiche. A diverse altezze di questo percorso, i saggi qui raccolti offrono spaccati sulle istituzioni e sui saperi che hanno contribuito a irreggimentare il cinema tra gli strumenti della cultura imprenditoriale, sulle accezioni discorsive di medialità che emergono dalle pagine degli house organ aziendali e sul ruolo giocato dall'audiovisivo nella rappresentazione dei paesaggi industriali e nella costruzione della corporate image. Un assortimento di casi differenti sui quali si staglia il miraggio tutto italiano del tecno-umanesimo, ora in termini utopistici (il perfetto connubio fra estro artistico e precisione tecnica) ora con sembianze distopiche, a piegare ogni espressione culturale ai fini dell'ingegneria sociale.
16,00 15,20

Cinema e storia. Rivista di studi interdisciplinari. Volume 1

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2021

pagine: 220

Questo numero di Cinema e Storia mette in discussione la categoria della Cinematic Cold War, a dieci anni dall'uscita del lavoro pionieristico di Youngblood e Shaw. Il suo intento è mostrare come le attuali ricerche sul tema superino il tradizionale schema bipolare limitato alle politiche cinematografiche dei governi di USA e URSS - e alle loro concrete espressioni filmiche - durante la Guerra Fredda, inquadrando, invece, la questione nell'ottica multipolare della Global Cold War. Gli articoli qui proposti illuminano, infatti, le dinamiche complesse che videro protagoniste le cinematografie delle superpotenze in alcune aree geopolitiche e in alcuni momenti chiave dell'antagonismo Est-Ovest; ma anche la declinazione cinematografica della Guerra Fredda in altri contesti dello scenario globale, non sempre allineati univocamente con Stati Uniti o Unione Sovietica. Si evidenzia così il ruolo cruciale degli attori locali nell'accettare, negoziare o rifiutare l'influenza filmica americana o sovietica, le origini della contrapposizione durante la Seconda guerra mondiale e si affrontano temi altrettanto originali quali il fattore tecnologico nella cooperazione/competizione cinematografica Est-Ovest, il ruolo specifico del cinema italiano in quel confronto, o la memoria della Guerra Fredda trasmessa dalla serialità televisiva contemporanea.
16,00 15,20

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