Rubbettino: Patipatisse
L'uomo con il turbante
Massimo De Angelis
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 380
Quando due giornalisti scompaiono in Afghanistan, la moglie di uno di essi riesuma da una scrivania una breve lista di nomi lasciata dal marito a futura memoria: amici scelti a propria insaputa in veste di Garanti, affinché le indagini nell'eventualità di una disgrazia vengano svolte nell'interesse della vittima e in quello della sua famiglia. Catapultato nell'ingrato e gravoso compito c'è anche un collega dei due scomparsi, il quale scoprirà che il loro autista afghano è stato assassinato: da Talebani o da terroristi islamici? I Garanti, precipitati in una vicenda più grande di loro, ne affrontano i dubbi angosciosi sovrapponendoli al vissuto quotidiano di persone alle prese in Italia con tradimenti, sensi di colpa, guai giudiziari, malattie. Inaspettatamente, sarà l'amore di tre donne a contrapporsi con esiti insperati alla durezza di una realtà densa di misteri e di violenza. La vicenda - fra scontri di personalità, servizi segreti, combattimenti, misteriose paladine afghane e un colpo di scena finale - si colora di sfumature esistenziali sullo sfondo di religioni e di guerre, asimmetriche e no: Moloch indifferenti che divorano vittime che ci somigliano.
Mio caro Klaus
Giuseppe Donato
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 123
Siamo negli anni che precedono l'annessione dell'Austria da parte della Germania nazista. Joseph, il protagonista, è un neuropsichiatra di Vienna che invia le proprie lettere a un amico e allievo residente a Zurigo raccontandogli il suo tormentato amore per una donna ebrea, madre di un suo paziente. Intanto gli eventi incalzano e Hitler sta per entrare a Vienna, percorrendo la stessa via che ha fatto da sfondo all'incontro dei due amanti.
Il cuore in allarme
Emma Luppino Manes
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 212
Milano: anni '60/'70. La vicenda di due famiglie borghesi, i Rossi e i Tancredi, che, venendo dal profondo Sud, s'incrociano in una Milano apparentemente colta e borghese: laboriosa, intraprendente, frenetica, ma anche attraversata da contraddizioni e da rivolgimenti sociali e politici in cui accelerano talvolta le mosse della storia. Protagonista Virginia Rossi Castellani che, lasciandosi alle spalle i tormenti del Sud, desidera vivere gli stimoli della città dove è approdata e, intanto, si muove con accortezza tra gli umori della sua tribù: il marito, Alberto, cinico e intollerante dell'errore, tre figli eccellenti negli studi ma inquieti e inappagati, una quasi-figlia adottiva, Sophie Tancredi, che sovvertirà l'ordine dei buoni sentimenti coltivati nelle due famiglie amiche, confondendo amore e amicizia fraterna. Anni 2002: nella Casa di riposo in Parco Sempione, assistita da Jolina, una giovane badante venuta dall'Albania, Virginia, ormai quasi ottantenne, ripassa e sfoglia la sua vita... La gravissima disavventura dell'ultimo figlio, Rodolfo, travolto dall'onda lunga del '68 milanese, la morte del piccolo David, figlio di Tommaso Rossi e di Sophie, la malattia devastante di Alberto che precipita nel buio dell'Alzheimer, evocano le scene di una disperazione difficile da accettare. Ma i buoni sentimenti e l'amicizia storica tra Vincenzo Tancredi e Alberto Rossi, avvicineranno ancora le due famiglie e porteranno una sorta di pacificazione, costantemente invocata e mai raggiunta.
Storia di Mirela
Armando Santarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 243
Mirela Popescu, quarantenne romena, ha smarrito il filo della sua esistenza. Sposata, due figli adolescenti, è vessata da un marito inetto e violento e angosciata dalla prospettiva di perdere la propria casa, gravata da un mutuo bancario. La necessità di un lavoro immediato e ben remunerato la porta ad emigrare in Italia, dove le tocca assistere un'anziana che ha un principio di Alzheimer. Il distacco dai figli è lacerante, ma Mirela, forte del suo carattere e abituata ai sacrifici, supera la tremenda fase iniziale. Poi, lentamente, avviene in lei una metamorfosi inaspettata...
Piccole immagini di raso bianco
Manuela Petescia
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 264
Un affermato psichiatra e docente universitario trascina stancamente il suo matrimonio dopo che la moglie, con la nascita del primo figlio, ha perso ogni traccia di femminilità. La sua vita trova una svolta nell’incontro con Dolores, giovane madre sola e nevrotica di esplosiva sensualità tormentata dai ricordi di un’infanzia terribile. Ne nasce un rapporto torbido, in cui la distinzione dei ruoli si fa sempre più impalpabile e sfumata. Il racconto scende nel profondo della psiche umana per esplorarne le perversioni più intime e segrete e descrivere − senza pudori e reticenze − le paure, i traumi, le ossessioni che spesso si nascondono dietro i sentimenti (l’amicizia, l’amore, la maternità) e le istituzioni sociali più rassicuranti (il matrimonio, la famiglia, la professione), precipitando poi come in un vortice verso un finale inaspettato e sconcertante.
Rosalia
Grazia Greco
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 144
Il racconto è ambientato agli inizi del '900 nella campagna calabrese. Narra la vita in una contrada e intreccia la storia dei contadini a quella della famiglia dei conti proprietari terrieri. L'arrivo nella contrada delle raccoglitrici di olive dai paesi dell'interno e la convivenza con i contadini del luogo, consente di tracciare un quadro degli usi e costumi e della solidarietà che nasce all'interno della comunità il cui fulcro è rappresentato dal frantoio. Il conte Gian Domenico è un progressista, nutre il sogno di migliorare l'azienda, comprare nuovi macchinari e creare un'industria conserviera. Ma una tragica calamità devasta gli uliveti in collina e non consente la realizzazione del sogno del conte a cui, dalla banca locale, viene negato il prestito richiesto per superare il momento di difficoltà. A causa di ciò molti degli abitanti della contrada sono costretti a emigrare. Tra i primi a partire c'è Michele che, con il sogno di fare il poliziotto, s'imbarca per l'America. Circa un secolo dopo arriva alla contrada un misterioso ufficiale alla ricerca delle proprie radici. Nella casa antica ora vive la giovane Rosalia, bisnipote dei conti, e saranno i due giovani, uniti dal desiderio di ritrovare l'anello mancante della loro storia, a ricostruire insieme gli avvenimenti che seguirono alla terribile calamità.
Malura
Cataldo Perri
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 235
"Ca ti cogghjia a Malura": così le mamme di Calabria intimorivano, fino a pochi anni fa, i figli piccoli per non farli uscire di casa in certi orari particolari e preservarli dai pericoli della strada. La Malura è la controra: quel momento negativo e folle, capace di annebbiare la ragione e segnare l'esistenza degli individui e a volte dei popoli. In un giorno di maggio del 1978, una lettera dall'Argentina viene recapitata a mastru Corrà con la notizia che suo nipote è stato ucciso nei vicoli della Boca e che i mandanti dell'omicidio sono proprio di Itarica, l'antico borgo medievale calabrese dove il vecchio sarto vive, in solitudine, la sua condizione di vedovo. La stessa lettera gli annuncia l'imminente arrivo da Buenos Aires di Angiulì, la nipote mai conosciuta, sorella del ragazzo ucciso. Angiulì a Itarica incontra Rocco, un filosofo pescatore di cui si innamorerà perdutamente. Sul loro destino incombe però l'ombra inquietante della feroce dittatura militare argentina e della cieca violenza mafiosa. "Il mare è l'anima che si fa materia e al mare non puoi mentire, specie quando hai un grande peso nel cuore." “Malura” è anche una laica, commovente preghiera per la felice ossessione del mare ma è soprattutto un viaggio nei sogni, nel dolore, nel travaglio del riscatto e nella speranza.
Racconti tra Nord e Sud
Olimpio Talarico, Angelo Maurizio Mapelli
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 160
Racconti pregnanti, ambientati nel territorio di Bergamo, città emblema del lavoro, e in Calabria con i suoi paesi di mare e collina e la gente semplice e orgogliosa. Protagonisti di ogni età, in un confronto che è amore per la vita, realtà distanti nella storia e nelle relazioni, con personalità accomunate nei forti sentimenti e negli stupori di fronte al miracolo del divenire. Sono vicende caratterizzate dall'inquietudine e dalla pacatezza, dalla meditazione e dalla vitalità dello spirito. Sono ritratti del cuore e della mente, racconti in cui trovarsi e ritrovarsi. Bergamo e la Calabria, il nord e il sud del Paese, mondi lontani, con tratti comuni e distanze non solo geografiche.
Via dall'Aspromonte
Pietro Criaco
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 222
Andrea, un bambino di Africo, racconta in prima persona del suo paese isolato sull'Aspromonte, dove negli anni '60 non c'è ancora la luce elettrica né un medico per curare la gente. Alcuni paesani, guidati dal padre di Andrea, decidono allora di costruire una strada di collegamento con i paesi costieri poiché essa rappresenta il sogno, l'idea, la sopravvivenza, il tramite per conoscere altra gente e altre culture. Naturalmente ci sono quelli che per motivi diversi si oppongono a questo progetto: il sindaco della Marina perché ha troppi interessi politici e il malavitoso Don Totò che intende mantenere il suo potere sul territorio. Mentre si snodano le vicende legate alla costruzione della strada, Andrea vive i momenti ideali dell'infanzia e dei primi rossori, e comprende, man mano che la storia si sviluppa, che anche quando le speranze sembrano svanire ci può salvare soltanto l'utopia.
Il paradosso del Black Sam
Luca Soda
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2025
pagine: 288
Ernesto e i suoi amici trasportano hashish dal Marocco a Roma. Lo fanno prima con l’automobile attraversando la Spagna liberata dal franchismo poi, agli inizi degli anni Ottanta, a bordo del Black Sam, una barca a vela che porta il nome di un pirata. Non si sentono trafficanti ma ribelli libertari che seguono il sogno del viaggio come fuga dall’ordinario, avventura, conoscenza, esperienza. Ispirati dai fumetti, immaginano porti, fortezze, minareti, carovane di dromedari e sguardi berberi. Erano figli del proletariato urbano o della classe media e non sognavano di entrare in fabbrica ma, al contrario, cercavano un’alternativa al sistema del lavoro salariato. Per il Marocco, che era l’India dei ragazzi di periferia perché più vicino e a basso costo, in quel periodo partivano tutti e così anche Ernesto e i suoi amici, che si muovono tra i due continenti affacciati sul Mediterraneo con dinamismo febbrile, leggerezza, irresponsabilità e quasi per gioco. Ma un incidente giudiziario, fondato su un’accusa paradossale, costringerà Ernesto a fare i conti con la realtà e con la consapevolezza di sé, mettendolo davanti alla necessità di una scelta. Questa è una storia che racconta la generazione di mezzo, post ideologica, inquieta e alla ricerca di se stessa. Sullo sfondo l’Italia di quegli anni, attraversata da una tumultuosa mutazione sociale.
Pellegrinaggio
Ivan Sergeevic Smelev
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2024
pagine: 256
Scrittore già famoso nella Russia ante 1917, sopravvissuto al nuovo regime ma costretto a emigrare nel 1922, in Francia aveva intrapreso la stesura di "Pellegrinaggio" nella disperazione, “sull’orlo di un abisso”: per lo sradicamento dal Paese e dalla sua cultura, soprattutto dalla lingua natia, fatto che temeva alla lunga esiziale per il suo stesso lavoro creativo. E invece proprio con gli strumenti linguistici e narrativi ch’egli padroneggiava alla perfezione e intenzionato a provvedersi di qualcosa come un “antidoto” per potere sopravvivere alla ridda degli orrori sperimentati e raccontati, compone, per molte pagine nel tradizionale alveo della narrazione “orale” (lo skaz), un nuovo – e diverso – capolavoro, ricco di apologhi, smaglianti episodi tra fede vissuta e suggestioni fiabesche. La rievocazione-immedesimazione narrativa di sé stesso bambino di sette anni, in compagnia di operai e artigiani dell’azienda del padre, che attorno al 1880, percorre a piedi i 70 chilometri di un pellegrinaggio alla volta della Lavra della Trinità e di san Sergio, il grandioso monastero-fortezza culla e principale centro spirituale (e anche storico) della Moscovia-Russia fin dal XIV secolo, è per Ivan una sorta di percorso iniziatico. Non per esorcizzare paure ma per scoprire i veri valori di una vita degna di essere vissuta. Vi sovrintende lo stupore, il “miracolo” della Natura in armonia con la Fede, i “prodigi” della semplice solidarietà tra le persone, specie i più svantaggiati, in un’aura di comunanza di intenti, anche tra umoristici screzi, del drappello di pellegrini “con la cavalla Guercina e il suo calessino di rinforzo” per i bagagli.