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Rubbettino: Scientia Antiquitatis

Viggianello e il suo territorio nell'antichità. Prima carta archeologica di un comune della Valle del Mercure

Vincenzo Tedesco

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2025

pagine: 136

La Carta Archeologica di Viggianello è il risultato di una complessa, articolata e multisettoriale ricerca territoriale iniziata nel 2012, continuata nel biennio 2013-2014 e ultimata nel triennio 2021-2023. Ricognizioni di superficie (survey) hanno riguardato l’intero comprensorio comunale. Per la prima volta si è tentato di considerare globalmente un’area interessata da testimonianze archeologiche limitate solo a singole evidenze, conosciute grazie a pochi rinvenimenti occasionali o per il tramite di rari contributi scientifici. Lo scopo è stato quello di raggiungere un risultato il più esaustivo possibile, per una conoscenza più ampia del mondo antico. Sono state raccolte testimonianze archeologiche comprese in un range cronologico molto ampio, che va dall’età preistorica all’età medievale. È stato possibile tentare una prima ricostruzione delle dinamiche insediative e di popolamento della zona analizzata, oltreché compiere un censimento delle principali evidenze storico-archeologiche rintracciate, arricchendo le conoscenze archeologiche di Viggianello, nella Valle del Mercure e, in senso più esteso, dell’area del Pollino. Questa Carta si pone come strumento utile alla tutela del patrimonio archeologico comunale, per orientare le politiche di governo del territorio, con la finalità di una sua migliore conoscenza e valorizzazione. Il documento si configura anche come risorsa dalle straordinarie potenzialità scientifiche e turistiche. Per la prima volta, diverse informazioni potranno essere analizzate e confrontate nell’insieme territoriale di una vasta area, mettendole a disposizione di tutti, studiosi, professionisti, cittadini e amministratori locali, incrementando anche la memoria storica e l’appartenenza identitaria delle comunità locali al rilevante patrimonio culturale dell’area del Pollino. Prefazione di Francesco Tarlano e Simona Dalsoglio.
20,00 19,00

Terre di bonifica. La Piana di Sibari: un paesaggio in continuo divenire

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2024

pagine: 192

Tra le tante trasformazioni che hanno interessato il nostro Paese, l’opera di bonifica delle aree paludose ha profondamente modificato il paesaggio di molte regioni italiane. I temi affrontati nel presente volume favoriscono la lettura stratigrafica dell’evoluzione del paesaggio della Piana di Sibari, in Calabria. L’approccio multi-, intra- e trans-disciplinare consente di cogliere in che maniera il paesaggio sia stato modellato oltre che dall’incessante azione della natura, anche dall’intervento costante dell’uomo che lo ha trasformato nel tempo in base alle proprie necessità. Solo apparentemente incardinato in una dimensione locale, "Terre di bonifica" porta alla luce la centralità del paesaggio rurale italiano su tematiche culturali, sociali, ambientali e produttive.
18,00 17,10

Reperti egizi ed egittizzanti dal Timpone della Motta. Scavi archeologici a Francavilla Marittima (1991-2004)

Günther Hölbl, Marianne Kleibrink

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2024

pagine: 153

Il volume offre un quadro completo degli oggetti di produzione egizia ed egittizzante (i cosiddetti Aegyptiaca) rinvenuti negli scavi archeologici di Timpone della Motta di Francavilla Marittima tra 1991 e 2004. Al contempo si restituisce un quadro delle attestazioni in contesto funerario e sacro in Italia meridionale a partire dalla fine del X secolo a.C. Si tratta soprattutto di scarabei, ma anche di figurine e vasetti in faïence presenti in area locrese, in Campania (Capua) – specialmente a Pithekoussai (Ischia) – e a Villasmundo (Sicilia). Il focus del lavoro è relativo al Timpone della Motta di Francavilla Marittima, di cui viene offerto un quadro molto approfondito del contesto archeologico, uno dei più importanti contesti del Mediterraneo. Il catalogo sistematico di tutti i reperti, databili tra VIII e VII sec. a.C. attraverso la comparazione di particolari e dettagli con altri esemplari, permette di riconoscere confronti in tutto il Mediterraneo e di costruire un quadro articolato delle presenze degli Aegyptiaca. Timpone della Motta costituisce per gli Aegyptiaca uno dei principali contesti del Mediterraneo: gli oggetti sono legati alla sfera personale, al mundus muliebris ed alle cerimonie nuziali che forse si svolgevano nel complesso santuariale.
16,00 15,20

Studi di topografia sulla bassa valle del Mesima. Saggi tra protostoria e tardoantico con uno sguardo sulle trasformazioni del paesaggio in età moderna

Gianluca Sapio

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2024

pagine: 154

Nel libro, con ampio corredo di immagini, panoramiche e planimetrie, si delinea una visione complessiva delle problematiche topografiche e archeologiche dei contesti antichi principali compresi nel bacino del basso Mesima in un arco cronologico che va dall’età del Ferro fino al Tardo Antico; alcuni contesti sono meglio noti scientificamente, altri ricavati da ritrovamenti datati e non pubblicati organicamente. Nell’appendice conclusiva si descrivono le fasi principali della trasformazione moderna del bacino fluviale, con documenti inediti relativi ai primi momenti della bonifica ottocentesca e una descrizione complessiva degli interventi avvenuti nel Novecento che hanno definitivamente modificato il paesaggio fluviale. Prefazione di Marco Stefano Scaravilli. Presentazione di Fabrizio Sudano.
16,00 15,20

Nuove ricerche a Blanda sul Palecastro di Tortora. Gli scavi dell’Università degli studi di Messina (2015-2019). Studi in ricordo di Gioacchino Francesco La Torre

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 420

In questo volume sono presentati i risultati definitivi delle ricerche effettuate sul Palecastro di Tortora (CS) nel quinquennio 2015-2019, condotte dal DiCAM dell’Università di Messina sotto la direzione di Fabrizio Mollo, in regime di concessione ministeriale e con la preziosa e imprescindibile collaborazione delle istituzioni cittadine. Attraverso l’analisi delle stratigrafie, delle evidenze monumentali e della cultura materiale, con un rigoroso approccio metodologico interdisciplinare e con l’ausilio delle tecnologie applicate, si dipana davanti agli occhi del lettore quasi un millennio di vita del sito, dall’occupazione indigeno-enotria a partire dalla seconda metà del VI sec. a.C. alla fondazione della città lucana di Blanda, che in età romana sarà municipio, poi colonia Iulia e precoce sede vescovile, sino al definitivo abbandono agli inizi del V sec. d.C. Si porta così a compimento la lunga e pionieristica stagione di ricerche avviata a Tortora dal compianto Francesco La Torre tra il 1990 e il 2005. È a Lui che gli Autori – suoi collaboratori, allievi, amici – dedicano questo lavoro, ulteriore frutto del suo magistero. Prefazione di Antonio Iorio.
35,00 33,25

Temesa. Il mito e la storia

Maurizio Cannatà

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 526

Con il polionimo Temesa (latino Tempsa) gli antichi hanno identificato un centro ubicato lungo la fascia costiera tirrenica della Calabria, tra Clampetia e Hipponion, dapprima emporion internazionale di scambio di metalli (VIII sec. a.C.), poi centro indigeno posto sotto il controllo delle poleis greche, Sibari prima e Crotone poi (VI-V sec. a.C.), ancora oppidum italico (IV-III sec. a.C.) e colonia civium Romanorum (II-I sec. a.C.), statio lungo la principale viabilità imperiale (I-IV sec. d.C.) e infine una delle più antiche sedi vescovili di tutta l'Italia meridionale (VI-VII sec. d.C.). Vent'anni di studi e ricerche hanno consentito di riconoscere Temesa in un complesso sistema insediativo ubicato tra i corsi terminali dei fiumi Oliva e Savuto, dove sono concentrate numerose testimonianze materiali che coprono, nel loro complesso, l'intera storia del centro antico. Non un unico sito pluristratificato quindi, bensì una pluralità di evidenze, che riassumono quanto noi sappiamo su Temesa da parte delle fonti letterarie. Attraverso la rilettura dei vecchi dati, della cartografia, delle foto aeree, di nuovi scavi e ricognizioni, questo lavoro colma per la prima volta il gap esistente tra l'eccezionale corpus di fonti letterarie relative alla città e i dati archeologici a essa riferibili, fornendo una lettura organica di tutte le fasi di occupazione del suo territorio, dalla protostoria alla tarda antichità.
34,00 32,30

L'abbazia di Santa Eufemia e il suo territorio. Ricerche di archeologia medievale nella piana lametina

Eugenio Donato

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2023

pagine: 210

"Un’archeologia per la storia, potrebbe essere definito questo studio, condotto con un’intensità documentaria che sostiene una comunicazione puntuale quanto asciutta; non c’è una parola – un aggettivo, in particolare… – in più, come accade quando si giunge a redigere sintesi selettive (una condizione necessaria, in base a specifici parametri, se si vuole sfuggire a un neopositivismo classificatorio, come spesso accade in lavori consimili) che si propongano di offrire elementi di novità sostanziale, frutto di lunghe ricerche condotte – in una Calabria, non solo tirrenica, al centro di un Mediterraneo medievale, peraltro oggetto come tale di studi archeologici non solo in Italia – frequentando temi, stagioni e luoghi storici ben precisi e parte di tradizioni culturali forti. Così l’autore è giunto ad affrontare, in un articolato volume di ampio respiro e con gli strumenti, anche concettuali, dell’archeologia, uno specifico territorio storico legato a un monumento “eponimo” come la grande Abbazia benedettina di S. Eufemia; ora autentica chiave di lettura archeologica, per identità e storia, di un ambiente culturale che appare avere svolto un ruolo importante, a volte determinante, per la comprensione di intere stagioni storiche della Calabria tirrenica." (dall’introduzione di Guido Vannini)
18,00 17,10

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