Pacifismo, antimilitarismo e non-violenza. Dalla diffusione delle idee e delle prese di posizione di Tolstoj, negli anni tempestosi che hanno preceduto la prima guerra mondiale, alla strumentale assimilazione della non-violenza nell'attuale armamentario della politica estera americana; dall'attenzione riservata a Gandhi dal regime fascista, all'agiografia per la sua figura e per il suo metodo di lotta nella stagione delle rivoluzioni anticoloniali. "Non c'è ideale - afferma Losurdo -, per grande e nobile che sia, che non possa essere distorto e piegato a strumento di lotta spregiudicata e cinica per il potere e il dominio". L'itinerario del volume si dipana attraverso il Novecento, tracciando un profilo critico di Aldo Capitini che interseca una pluralità di temi, personalità e vicende di un secolo segnato dal comunismo e dall'anticomunismo, da una battaglia ideologica e politica combattuta quasi senza soluzioni di continuità e alla quale il pensiero della non-violenza ha dato il suo contributo.
Non-violenza e guerra fredda. Gli equivoci di Aldo Capitini
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Titolo | Non-violenza e guerra fredda. Gli equivoci di Aldo Capitini |
Autore | Aldo Trotta |
Collana | Biblioteca di studi umanistici, 7 |
Editore | La Scuola di Pitagora |
Formato |
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Pagine | 400 |
Pubblicazione | 11/2014 |
ISBN | 9788865423608 |