La Scuola di Pitagora: Biblioteca di studi umanistici
Filologia e scienza. Una panoramica sui saperi degli antichi
Enrico Renna
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2020
pagine: 440
È il mondo della natura, colto nella molteplicità delle sue manifestazioni a costituire il fil rouge dei saggi del presente volume, frutto di un trentennio di attività scientifica e testimonianza di un costante impegno culturale. L'indagine sulle fonti antiche, greche e latine, intende rappresentare un ponte per il presente. Dall'ambiente geografico in cui viviamo, con i suoi fenomeni sismico-vulcanici, alla biologia, vegetale ed animale, dall'ecumene al cosmo astronomico, dall'uomo, con le sue rarità antropologiche, agli dèi beati di Epicuro, dalle esplorazioni geografiche alla moneta romana, mezzo di scambio e di comunicazione, dalle Laudes Campaniae ai materiali ornamentali (tartaruga e corallo), per concludere con l'applicazione didattica di tali conoscenze, nelle loro interferenze papirologiche e archeologiche, i ventidue saggi che qui si raccolgono per un pubblico attento di lettori, già disseminati in riviste specializzate o in sedi di difficile reperibilità, intendono restituire un'immagine per certi versi inedita del mondo antico, sottesa sempre ad una curiositas mobile e varia, di indubbio interesse per l'uomo contemporaneo.
La filosofia nel XVII e nel XVIII secolo
Ernst Cassirer
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2020
pagine: 152
All’interno della vasta produzione del filosofo tedesco Ernst Cassirer la monografia "Die Philosophie im XVII. und XVIII. Jahrhundert" (1939) occupa di certo una posizione unica. E in effetti, a differenza di quanto il titolo sembrerebbe suggerire, non ci troviamo al cospetto di un articolato affresco storico-teorico, al quale i lettori di Cassirer sono in genere abituati. Il lavoro che qui presentiamo, invece, si caratterizza per essere una rassegna critica della principale produzione saggistica e monografica concernente la filosofia francese ed inglese nel XVII e nel XVIII secolo prodotta tra il 1936 ed il 1938 – anche se Cassirer non manca di menzionare lavori meno recenti. In questa rassegna della principale letteratura filosofico-storiografica sulla filosofia del XVII e XVIII secolo, Cassirer mostra non soltanto il suo mai del tutto assopito interesse per la storia della filosofia moderna, ma anche una non comune capacità nel saper padroneggiare una bibliografia vasta e complessa, tenendo sempre a mente i risultati scientifici dei suoi lavori teorico-storiografici dedicati proprio agli aspetti qui trattati.
L'«inedito scrittarello» dello Zibaldone. Una lettera sconosciuta di Giacomo Zanella a Vittoria Aganoor
Loretta Marcon
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2020
pagine: 85
Il 14 marzo 1872 Giacomo Zanella inviava alla sua allieva Vittoria Aganoor, allora diciasettenne, una lettera (ad oggi inedita) che accompagnava un dono prezioso perché inedito e sconosciuto: uno scrittarello che riportava una pagina dello Zibaldone di Giacomo Leopardi. Una pagina che si ricollega ad A Silvia, scritta poco prima, nella quale si parla degli effetti che una giovinetta produce in chi incontra quel «fiore purissimo, intatto, freschissimo di gioventù [...] capace di elevarci l'anima, di trasportarci in un altro mondo, di darci un'idea d'angeli, di paradiso, di divinità, di felicità». Qualcuno dunque conobbe il "diario" leopardiano, o parte di esso, prima della sua pubblicazione avvenuta, com'è noto, negli anni 1898-1900. Chi e perché aveva potuto accedere all'immenso privato scartafaccio leopardiano, che seguiva il suo autore, e riprodurne una pagina? Se l'autore della copiatura ora ci è noto (anche se sconosciuto agli studiosi) grazie ad una annotazione in capo al foglio, rimangono misteriosi i motivi che lo spinsero a tale "violazione", anche se abbiamo individuato il periodo in cui ciò avvenne.
Nozioni giuridiche fondamentali europee
Umberto Aleotti
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2019
pagine: 205
Il progetto di un’Europa unita, così come elaborato dai padri fondatori dell’Unione europea, conserva sempre il suo irresistibile fascino. L’edificazione nel continente di una “casa comune”, attorno ai valori della pace, della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani possiede ancora la sua attrattiva, tanto per le giovani generazioni quanto per quelle meno giovani. Il libro dal titolo "Nozioni giuridiche fondamentali europee" non presume l’esaustiva trattazione di tematiche, che, nel tempo, sono divenute più estese e articolate via via che, dopo il primo tentativo effettuato con il Consiglio d’Europa, l’integrazione tra gli Stati europei è progredita grazie all’Unione europea, ma vuole rappresentare un agevole strumento di studio del diritto europeo, il cui obiettivo è di incuriosire, appassionare e orientare chi si trova ad affrontare questa materia sia all’università sia durante il suo percorso professionale. Le origini storiche, i vari trattati internazionali istitutivi e modificativi delle Comunità europee, i principali risultati ottenuti in termini di libertà e diritti fondamentali dalle imprese e dai cittadini europei, la struttura e il funzionamento dell’Unione europea, le fonti del suo ordinamento giuridico e i suoi possibili, futuri, sviluppi sono argomenti ai quali è stato riservato ampio spazio all’interno del volume.
Angelo Fortunato Formiggini. Profilo di un editore. «Un signore che si diverte a pubblicare dei libri belli»
Maria Agnese Ariaudo
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2019
pagine: 178
In questo volume si accosta la figura, dallo straordinario fascino, dell'editore modenese, di origine ebraica, Angelo Fortunato Formíggini, nato nel 1878 e morto sucida nel 1938 all'indomani dell'emanazione delle leggi razziali. Con un racconto appassionato, non meno che puntuale nei riferimenti storico-cronologici, si attraversa la vicenda sui generis di una singolare figura di intellettuale illuminato, più che di imprenditore, uomo particolarmente colto e ironico per vocazione, instancabile organizzatore di cultura e divulgatore, sagace osservatore del suo tempo. Si tratta di un racconto che emerge nella sua potente attualità, vicino a noi come non mai perché capace di far riflettere e commuovere ancora, col suo carico di gloria, ma anche di profonda amarezza. Sullo sfondo, le vicende storiche italiane tra Otto e Novecento e l'avvento del fascismo, con il fatale chiudersi della sua morsa totalitaria sul destino personale di un uomo che aveva fatto dei libri la sua ragione di vita.
Trattato d'amore. Degl'affetti d’amore
Simone Porzio
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2025
pagine: 128
Il "Tattato d’amore" di Simone Porzio (ca. 1546) rappresenta un’originale esegesi petrarchesca, condotta attraverso il prisma della medicina e della filosofia naturale aristotelica, in netta contrapposizione al neoplatonismo ficiniano dominante. Questa edizione critica riunisce per la prima volta due redazioni del trattato filosofico sull’amore: il "Trattato d’amore" (Firenze, Ms. Ashburn. 674) e il meno noto "Degl’affetti d’amore" (Napoli, Ms. Branc. V D 17), rivelando l’evoluzione del pensiero porziano e la sua ricezione negli ambienti intellettuali del Rinascimento italiano. L’introduzione e l’apparato critico forniscono gli strumenti per comprendere la complessità dell’opera e il suo significato nel dibattito rinascimentale sulla natura degli affetti e delle passioni.
Nuptiae Augustae
Tristano Calco
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2025
pagine: 192
Tristano Calco (ante 1455-ante 1515), allievo di Giorgio Merula e di Bartolomeo Calco, svolse gran parte della sua carriera a Milano, presso la Cancelleria sforzesca e a Pavia, dove si occupò della biblioteca del castello ducale, fondamentale per i suoi studi filologici, che lo fecero entrare in contatto con studiosi del calibro di Angelo Poliziano. Universalmente noto come storico, compose una monumentale Historia Patria e numerose altre opere, tra cui tre fortunate cronache nuziali (Nuptiae mediolanensium ducum, Nuptiae mediolanensium et estensium principum e Nuptiae Augustae), funzionali alla celebrazione del potere ducale attraverso la descrizione di banchetti, fastosi apparati e complesse scenografie, e testimonianze di particolare interesse per la ricostruzione degli eventi nuziali sforzeschi. Il matrimonio tra l’imperatore Massimiliano I d’Asburgo e la giovane Bianca Maria Sforza, nipote di Ludovico il Moro (celebrato per procura nel novembre 1493 e seguito dalle nozze vere e proprie nel marzo 1494), manifesta espressione della magnificentia e del lusso della corte ducale, fu esaltato in diverse e molteplici forme, artistiche, poetiche e letterarie. Nelle Nuptiae Augustae Tristano Calco racconta ogni particolare delle nozze, descrivendo le celebrazioni milanesi in Duomo, gli apparati allestiti per l’occasione, il successivo viaggio della sposa fino a Innsbruck e i festeggiamenti in Tirolo. L’operetta del Calco è una puntuale e minuziosa cronaca, a mezzo tra letteratura encomiastica e descrizione di viaggio, ed è una testimonianza di particolare interesse per ricostruire nitidamente uno tra i più vivaci eventi della storia del ducato sforzesco e delle corti italiane del Rinascimento.
Cento catabasi. Un secolo di Sgalambro
Antonio Carulli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 144
Un'ulteriore, necessaria meditazione su ciò che è stata la filosofia di Sgalambro, ora che ricorre il centenario della nascita (1924) e il decennale della morte (2014). In questa, dichiarata - fatta salva l'eventuale pubblicazione di inediti di valore - come la conclusione dell'iter avviato con "Caro misantropo" (2015) e proseguito con "Introduzione a Sgalambro" (2017), "La piccola verità" (2019) e "Sgalambro materialista "(2022), Carulli torna su quelli che paiono essere i nuclei più problematici: il presunto comico dell'ultima produzione, la declinazione del pessimismo, i debiti dichiarati o taciuti con il milieu del tempo (soprattutto con Nicola Chiaromonte), il senso dell'antifascismo giovanile, dell'antistoricismo e dell'antiutopismo, il nesso tra "spenglerismo" e le libertà individuali così apprezzate e valorizzate, il rapporto con la popular music, la produzione minore (poetica, filmica e teatrale). A partire infine dalla perturbante epigrafe a La morte del sole, la postfazione di Piercarlo Necchi tratteggia il rapporto di Sgalambro con la filosofia della storia di Hegel e, più in generale, il suo senso radicale del disfacimento e della disgregazione che tocca il climax nell'evocazione del "cadavere" e fenomeni correlati.
L'icona di un cardinale: Stefano Borgia. Un erudito del Settecento tra cultura e religione con appendice di documenti inediti
Lucilla Bonavita
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 152
Il cardinale Stefano Borgia fu una personalità di elevata statura intellettuale ed è da considerarsi uno dei cardinali più influenti e preparati del secolo XVIII. Si ha la sensazione che questo illustre personaggio ecclesiastico sia ben lungi dall'essere esplorato in tutti i suoi molteplici aspetti e dall'essere valutato in tutta la sua complessità scientifica. Il Cardinale non cessa, infatti, di interpellare gli studiosi sia per la straordinaria importanza della sua personalità, sia per la originalità e vastità della sua opera. Joseph Metzler lo definì un «uomo con nuove idee» e furono proprio quelle nuove idee a permettergli di stabilire legami culturali con personaggi del suo tempo e, in qualità di Segretario di Propaganda Fide, con i missionari sparsi in Occidente e in Oriente. Il Cardinale rappresenta per la contemporaneità un esempio mirabile di apertura: in lui non si incontra la parola "dialogo" né il termine "ecumenismo", ma se ne percepisce lo spirito. Egli era aperto a tutte le espressioni del sapere, dell'arte, della cultura, intrattenne rapporti con uomini di diverse estrazioni, dialogò non solo con i cattolici, ma anche con gli ortodossi e con i protestanti, con i Gesuiti e con gli esponenti del giansenismo, nutrì interesse per la storia e per le religioni dei popoli vicini e lontani. È l'apertura verso l'altro, la capacità di dialogare e di accogliere la diversità che fanno crescere l'uomo: questo è il testamento spirituale del Borgia che supererà di mille secoli il silenzio della sordità del cuore.
Simone Porzio. Le escursioni naturalistiche di un aristotelico
Daniela Castelli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 328
Composti nell'arco di dieci anni, tra il 1538 (De conflagratione) e il 1549 (De piscibus), gli opuscoli filosofici di Simone Porzio trovano un loro momento unitario nel confronto con l'attualità, nell'indagine condotta sul campo, punto privilegiato di osservazione e di ricerca. Si tratta più spesso di relazioni scientifiche in cui la polemica filosofica ritorna a più riprese (De conflagratione, De puella, De' sensi) e dove l'osservazione e la descrizione naturalistica diventano momento di novità e trasformazione culturale. Ne emerge un quadro ricco e variegato della filosofia italiana del Rinascimento e della sua circolazione nell'Europa della prima età moderna, dove convergono temi, edizioni o traduzioni di testi, confronti teorici e dibattiti storiografici.
«Sotto gli occhi benevoli dello Stato». La Banda della Magliana da «Romanzo criminale» a «Suburra»
Teresa Agovino
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 240
A oltre vent'anni dalla prima edizione di Romanzo criminale (Einaudi, 2002) mancava ancora un volume che ne predisponesse un'analisi completa in una prospettiva critica. «Sotto gli occhi benevoli dello Stato», puntando a colmare quel vuoto, indaga a trecentosessanta gradi la trasfigurazione letteraria delle gesta della banda della Magliana approntata negli anni da Giancarlo De Cataldo. Il problema della fallacia dell'umana giustizia, i rapporti intertestuali e interdiscorsivi del romanzo con i testi di Leonardo Sciascia e Alessandro Manzoni, il profilo storico degli Anni di Piombo e i personaggi romanzati a confronto con gli alter ego storicamente documentati e oggi ancora in vita vengono qui analizzati proprio alla luce di Romanzo criminale, senza con ciò dimenticare gli altri testi decataldiani ad esso strettamente collegati (i romanzi Io sono il Libanese, Nelle mani giuste, Suburra e il saggio In giustizia). A chiudere il testo la diretta voce dello scrittore che, rispondendo ad alcune brevi domande, chiarisce le tematiche affrontate nell'analisi delle sue opere.
L'onda e il punto. Teoria dei quanti e principio di contraddizione
Fabio Vander
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2022
pagine: 160
Un saggio su scienza e filosofia nel '900. A partire dalla rivoluzione dei quanti con la sua capacità di aprire, insieme alla teoria della relatività, una specifica quaestio filosofica entro il campo stesso della scienza. Problemi di assoluta attualità se ancora Gadamer parlava di «esasperazione del contrasto scienza-filosofia» e Severino di «distacco della scienza moderna dalla filosofia»; il confronto con la recente produzione di Carlo Rovelli è occasione di un ulteriore aggiornamento del discorso. Un libro d'impianto espressamente teoretico, non epistemologico. Perché teoretico è il senso del nesso fra crisi moderna dell'Essere e dissipatio implicata dalla teoria dei quanti. Un saggio sulla crisi del Moderno anche. Dai risvolti oltre che filosofici, anche teologici (di qui il confronto, sollecitato anche da Rovelli, con l'Universo di Dante) e politici, se è vero che l'età della Tecnica impone, come scriveva già Garin, il potere degli «intellettuali, dei savi, dei competenti, dei tecnici-guide». Il Governo dei Migliori. I Quanti, l'Essere, la Tecnica, il Politico, il Moderno. Uno sguardo sul brennendem Herz del nostro tempo.