Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Firenze, covo d'invidia. Il canto dei suicidi di Dante Alighieri nell'ottica di Firenze

Firenze, covo d'invidia. Il canto dei suicidi di Dante Alighieri nell'ottica di Firenze
Titolo Firenze, covo d'invidia. Il canto dei suicidi di Dante Alighieri nell'ottica di Firenze
Autore
Editore Edizioni del Faro
Formato
Formato Libro Libro: Copertina morbida
Pagine 53
Pubblicazione 12/2016
ISBN 9788865375280
 
10,00

 
Il canto dantesco ripercorre la vicenda terrena di Pier delle Vigne, mettendo in luce gli aspetti che avvicinano, fino a coincidere in una perfetta osmosi, il personaggio dantesco e Dante stesso. Il poeta s'incarna in Pier delle Vigne, usa la lingua aulica di Piero, piena di artifici e preziosismi retorici-linguistici, vive la sua stessa fedeltà e lealtà, l'uno nei confronti del suo signore, l'imperatore Federico, l'altro verso la sua città, Firenze, fino all'avvilimento della calunnia e alla conseguente morte morale e fisica, nel caso di Piero. Il suicidio, il massimo dei mali dell'umanità, viene visto qui come la conseguenza naturale di un'onta che, di per sé, non potrà essere mai cancellata. "La meretrice" che abita nei palazzi, l'invidia, è il motore che conduce al dramma esistenziale di Piero e di Dante alla fine. Nella seconda parte del canto, affrontati gli scialacquatori, la scena finale si ferma su un suicida anonimo, di cui conosciamo solo la città natale: Firenze ed è Firenze, cui ritorna sempre la mente di Dante, la protagonista dell'ultima parte del canto.
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Libri dello stesso autore

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.