Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Adolfo Tommasi. L'anima di un archivio e le verità dell'artista

sconto
5%
Adolfo Tommasi. L'anima di un archivio e le verità dell'artista
Titolo Adolfo Tommasi. L'anima di un archivio e le verità dell'artista
Curatore
Collana Percorsi di archivio, 1
Editore Edizioni ETS
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 288
Pubblicazione 06/2014
ISBN 9788846738127
 
50,00 47,50

 
risparmi: € 2,50
Ordinabile
Adolfo Tommasi (Livorno 1851-Firenze, 1933), allievo di Carlo Markò all'Accademia di Belle Arti di Firenze e, nel 1876, già disponibile a un dialogo con Silvestro Lega, si impone sul palcoscenico nazionale, non ancora trentenne, grazie all'opera Dopo la brina, presentata all'Esposizione Nazionale di Torino del 1880, accolta dalle antinomiche recensioni di Enrico Panzacchi e Adriano Cecioni. Data al 1884 il primo riconoscimento ufficiale, ovvero l'acquisto del dipinto Il fischio del vapore, esposto a Torino, da parte della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Vicende ormai storicizzate di un protagonista del rinnovamento linguistico dopo l'epopea della macchia, finché, oggi viene riportata alla luce, grazie alle verità e ai segreti dell'archivio dell'autore, tutta una stagione sommersa quella cioè della produzione primo-novecentesca, caratterizzata dall'uso dei pastelli Raffaelli e dedicata alle ville toscane, dove si coglie l'eco delle arcane invenzioni boeckliniane. Una produzione quest'ultima, come è reso noto da alcuni preziosi documenti dell'archivio, esaltata da Pietro Mascagni che, con riferimento al dipinto Giardino di Villa Bernardini (1921) sostenne che per realizzare simili opere occorreva "il coraggio" richiesto all'epoca per comporre "belle melodie".
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.