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Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia. Stupore, realtà, enigma.

in uscita
Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia. Stupore, realtà, enigma.
Titolo Pietro Bellotti e la pittura del Seicento a Venezia. Stupore, realtà, enigma.
Curatori , ,
Argomento Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici
Collana CATALOGHI DI MOSTRE
Editore Officina Libraria
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 208
Pubblicazione 10/2025
ISBN 9788833673530
 
29,50

 
Il libro è di prossima pubblicazione
Di prossima pubblicazione
A quattrocento anni dalla nascita, le Gallerie dell'Accademia di Venezia dedicano un'importante mostra a Pietro Bellotti (1625 –1700), pittore bresciano, attivo per lo più a Venezia, ancora poco noto al pubblico, ma caratterizzato da uno stile raffinato e di indubbio fascino. L’evento si candida a rappresentare una preziosa occasione di riflessione e sintesi sulla cultura figurativa del secondo Seicento nell'Italia Settentrionale, di cui il museo raccoglie alcuni significativi capolavori recentemente riallestiti. Di Bellotti il Ministero della cultura ha acquistato negli ultimi anni, proprio per il museo, due straordinarie tele: l’Autoritratto in veste di Stupore, una sorta di eccentrica presentazione ufficiale del pittore nell’agone pittorico veneziano, e i Popolani all’aperto, prototipo della “pittura di realtà” e capolavoro della scena di genere, che costituisce un ponte con la celebre produzione del milanese Giacomo Ceruti. Due dipinti fondamentali, che consentono di mettere a fuoco le fasi estreme della sua attività: il primo, infatti, rimanda agli esordi veneziani, scanditi da una produzione incentrata su temi quali le parche, i filosofi e le negromanti (grandi protagonisti delle otto sezioni della mostra e del catalogo), il secondo, invece, costituisce il vertice della sua maturità, dedicata al vero e alle scene di vita quotidiana. La mostra vanta prestiti eccezionali concessi da musei internazionali e italiani, tra i quali il Museo Nacional del Prado di Madrid, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, la Staatsgalerie di Stoccarda, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, la Národní galerie di Praga, la National Gallery di Londra (oltre a numerose opere di collezione privata raramente esposte al pubblico). Tali prestiti, oltre che tratteggiare il percorso pittorico di Bellotti, spesso enigmatico, consentono di istituire importanti confronti con alcuni tra i massimi protagonisti del tempo attivi, o legati, a Venezia (Ribera, Giordano, Cagnacci).
 
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