La guerra è evento, tema, "topos" che più di ogni altro induce la fiction - stimolando, si direbbe, istanze superegoiche di fedeltà storica - a premere sui propri confini, inibire lo spazio dell'invenzione e confondersi con forme di scrittura non finzionali (memorialistica, diario, reportage). Ma in che modo e in che misura la sua rappresentazione letteraria (e teatrale, cinematografica, a fumetti) è mutata - in quanto a tono e strategie, a grado di deformazione del reale noto e condiviso - nello spazio di un secolo che ha visto trasformate anche le strategie belliche, la copertura mediatica e di conseguenza l'immaginario collettivo legato ai conflitti? Il volume pensato e curato da Nicola Turi, mentre approfondisce in relazione al tema singoli percorsi d'autore noti e meno noti, italiani e non (da Leopardi a Zanzotto, da Gadda a Calvino, da Salsa a Dessí, da Luzi e Fenoglio fino a Leavitt, Eisner e Celestini), stimola ed elabora una riflessione profonda sullo smarrimento e la naturale attrazione del gesto artistico (di volta in volta all'insegna dell'ironia feroce, della disperata incredulità, dell'elegiaca testimonianza) per il male, il dolore, il marziale stravolgimento del contestò umano, sociale e politico.
Raccontare la guerra. I conflitti bellici e la modernità
Titolo | Raccontare la guerra. I conflitti bellici e la modernità |
Curatore | N. Turi |
Collana | Moderna/comparata, 20 |
Editore | Firenze University Press |
Formato |
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Pagine | 432 |
Pubblicazione | 08/2017 |
ISBN | 9788864535159 |