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Rapporto italiani nel mondo 2016

Rapporto italiani nel mondo 2016
Titolo Rapporto italiani nel mondo 2016
Curatore
Argomento Società, scienze sociali e politica Sociologia e antropologia
Editore Tau
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 504
Pubblicazione 12/2016
ISBN 9788862445283
 
20,00

 
Il Rapporto Italiani nel Mondo è giunto, nel 2016, alla undicesima edizione. Vi hanno partecipato 60 autori che, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a 51 diversi saggi articolati in cinque sezioni: Flussi e presenze; La prospettiva storica; Indagini, riflessioni ed esperienze contemporanee; Speciale Città; Allegati socio-statistici e bibliografici. Il volume raccoglie analisi socio statistiche delle fonti ufficiali e più accreditate sulla mobilità dall’Italia. Ai dati nazionali dell’AIRE si uniscono quest’anno quelli del MAECI, dell’ISTAT e dell’INPS oltre che fonti internazionali con focus sulla mobilità verso l’estero e interna per studio, formazione, lavoro o per scopi personali. I giovani e gli anziani sono i protagonisti del volume di quest’anno. L’analisi dei diversi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini quali-quantitative. Viene riproposto lo Speciale dedicato in questa edizione a 32 diverse città rap- presentative dei cinque continenti. Si tratta di una complessa sezione dove emerge quanto la presenza italiana diventi nei Paesi di emigrazione contributo determinante e manifesto nel caratterizzare i luoghi e i modi di vivere. Il territorio non è della storia ma di chi lo abita, ed è destinato a non essere sempre uguale a se stesso, ma a riportare fedelmente ogni traccia lasciata dagli uomini che lo hanno attraversato. «L’idea da maturare – scrivono in apertura del volume Delfina Licata e mons. Gian Carlo Perego – è il passaggio a una nuova civilizzazione in cui il meticciato non significa tradire la propria origine, ma arricchirsi delle opportunità date dal mondo e dalle innumerevoli culture che lo abitano. Con questo pensiero è possibile sia vivere ovunque restando se stessi e mantenendo la propria identità, sia partecipare alla cittadinanza del mondo, al cosmopolitismo. [...] Una partecipazione che coinvolge e non discrimina, guidata dalla solidarietà e dal rispetto reciproco, dove il dialogo e la interrelazione tra le persone diventa l’unico codice di comprensione al fine di un interesse comune».
 
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