Nel corso del '700 Livorno fu un importante nodo nel mercato dell'arte, sebbene con una fisionomia assai diversa dai principali centri italiani come Roma, Firenze o Venezia, sedi di importanti scuole e accademie. Nonostante la presenza di alcuni studi di artisti (in particolare di ritrattisti), la città — cosmopolita crocevia di mode e gusti per mercanti e acquirenti — fu soprattutto luogo di commercio e distribuzione di opere d'arte. Il libro ricostruisce in particolare l'attività dei referenti livornesi — editori, mercanti, collezionisti — nel commercio nazionale e internazionale delle stampe. I cataloghi a stampa del 1789 e 1793 di uno dei principali magazzini livornesi, il magazzino di Giacinto Micali e Figlio, ricchi di stampe inglesi a maniera nera prodotte a Londra da John Boydell, gettano una prima luce sul vivace e aperto mercato della città labronica, una vera finestra sul mondo che ha contribuito alla diffusione e affermazione dell'elemento visivo nella società e nella cultura del XVIII secolo.
Window on the world. The international market for prints in eighteenth-century Livorno
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| Titolo | Window on the world. The international market for prints in eighteenth-century Livorno |
| Curatore | Cinzia Maria Sicca |
| Collana | Le voci del museo |
| Editore | EDIFIR |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Lingua | inglese |
| Pagine | 210 |
| Pubblicazione | 02/2021 |
| ISBN | 9788879709545 |