Perché i poeti traducono poesia? Questo saggio cerca di offrire una risposta attraverso l’analisi dell’opera letteraria di Paul Celan (1920-1970), il più grande poeta in lingua tedesca del Novecento. Celan visse contemporaneamente due vite letterarie: scrisse poesia esclusivamente in tedesco ma tradusse in tedesco da molte lingue – inglese, francese, russo, italiano, ebraico e portoghese. Questo saggio esamina la biblioteca personale di Celan ma anche la sua fascinazione per la teoria della traduzione di Walter Benjamin e la storia del misticismo ebraico di Gershom Scholem. Celan sancì un’alleanza poetica tra qabbalah e traduzione, combinando l’idea di una lingua santa con l’idea di una lingua pura. Quest’alleanza aveva un fine supremo: redimere la lingua tedesca dal proprio tragico passato di essere stata l’idioma del nazionalsocialismo.
Qabbalah e traduzione. Un saggio su Paul Celan traduttore
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| Titolo | Qabbalah e traduzione. Un saggio su Paul Celan traduttore |
| Autore | Federico Dal Bo |
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica |
| Collana | Ricercare |
| Editore | Orthotes |
| Formato |
Libro: Libro in brossura |
| Pagine | 194 |
| Pubblicazione | 11/2019 |
| ISBN | 9788893142090 |
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