Questo saggio non è stato scritto per ripercorrere il filo di Arianna del più nobile e fecondo mythos moderno, quello di un nóstos alle origini della nostra storia che dovrebbe svelarcene il télos, ma soltanto per riconoscere che l'"idea di città " conserva ancora oggi delle tracce visibili nei punti apicali della storia urbana: a Roma come a Kyoto, a Parigi come a New York. Nei due sensi opposti della parola "cosmopoli" possiamo misurare già in limine la distanza e le relazioni carsiche, per non dire infernali, tra la città cosmografica delle origini e la postmetropoli globale e indifferenziata estesa su tutto il pianeta: il rizoma frattale e autosimilare senza interno ed esterno, e senza centro, che ci sta avvolgendo. La città nasce e muore come labirinto, ma il labirinto, come l'axis mundi, la Roma quadrata o i quattro angoli del mondo, erano symboloi in senso letteralmente inteso, punti di congiunzione tra Cielo Terra e Uomo, e oggi per noi tra Occidente ed Estremo Oriente, come si scopre mettendo a confronto le rispettive capitali imperiali.
Dalla città celeste al labirinto metropolitano. Per una mitistoria comparata degli archetipi urbani
| Titolo | Dalla città celeste al labirinto metropolitano. Per una mitistoria comparata degli archetipi urbani |
| Autori | Francesco Lizzani, Laura Ricca |
| Collana | Laboratorio di ricerca suille città |
| Editore | La Mandragora Editrice |
| Formato |
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| Pagine | 96 |
| Pubblicazione | 01/2012 |
| ISBN | 9788875863685 |

