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Lettera sulla scultura

Lettera sulla scultura
Titolo Lettera sulla scultura
Autore
Curatore
Traduttori ,
Argomento Arti, cinema e spettacolo Forme d'arte
Editore Aesthetica
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 100
Pubblicazione 02/2004
ISBN 9788877260345
 
16,00

Hemsterhuis interviene nel grande dibattito settecentesco (Crousaz, Hutcheson, Batteux, Montesquieu) sulla definizione della bellezza come “unità nella molteplicità” in modo assolutamente originale ed innovativo. Egli infatti identifica l'unità col “minimum” di tempo in cui un molteplice può essere colto nella sua totalità, con l'ulteriore specificazione che quest'ultima deve rappresentare un “maximum” di idee. La definizione della bellezza come risultato di una correlazione inversamente proporzionale fra un valore massimale (il gran numero d'idee) ed uno mimale (la temporalità) produce conseguenze radicali: «il bello non ha alcuna realtà in se stesso», la bellezza è l'esito di un processo antropologico che comporta il superamento qualitativo e non la mera imitazione della natura.
 
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