L'aggressione dei patrimoni mafiosi attraverso il sequestro dei beni è stata una misura senz'altro efficace in una certa fase evolutiva del sistema criminale. Oggi però le organizzazioni criminali si sono evolute. Come un batterio che si abitua all'antibiotico e genera una nuova forma resistente al trattamento, così la mafia e la 'ndrangheta hanno preso le loro contromisure. Una nuova generazione di colletti bianchi cura gli affari delle organizzazioni criminali che oggi investono in maniera globale attraverso società legali, società offshore e banche di investimento. Le operazioni societarie che negli anni Ottanta venivano effettuate dai grandi gruppi industriali per spostare capitali all'estero, per creare fondi neri e per operazioni finanziarie borderline sono entrate nel patrimonio culturale della criminalità organizzata che le ha usate e le usa per sfuggire ai controlli dei governi. "Ndranghetholding", indicando con questo termine l'insieme delle attività lecite gestite, attraverso partecipazioni finanziarie, da soggetti che appartengono od operano in nome e per conto di soggetti appartenenti a un'organizzazione criminale di stampo mafioso, è oggi in grado di investire in tutti i mercati utilizzando forme evolute di scatole societarie e operazioni finanziarie su derivati per riciclare i capitali che derivano dal traffico della droga. È la nuova dimensione globale della criminalità organizzata, ancora poco indagata.
Dalla «coppola» agli swap: l'evoluzione della mafia e della 'ndrangheta globalizzata
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Titolo | Dalla «coppola» agli swap: l'evoluzione della mafia e della 'ndrangheta globalizzata |
Autori | Gaetano Giunta, Domenico Marino |
Collana | Università |
Editore | Rubbettino |
Formato |
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Pagine | 69 |
Pubblicazione | 11/2012 |
ISBN | 9788849834994 |