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«Gesù il Nazareno, il crocifisso è risorto!» (Mc 16,6). Il racconto drammatico della passione di Gesù nel vangelo di Marco (14,1-16,8)

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«Gesù il Nazareno, il crocifisso è risorto!» (Mc 16,6). Il racconto drammatico della passione di Gesù nel vangelo di Marco (14,1-16,8)
Titolo «Gesù il Nazareno, il crocifisso è risorto!» (Mc 16,6). Il racconto drammatico della passione di Gesù nel vangelo di Marco (14,1-16,8)
Argomento Scienze umane Religione e fede
Collana Aloisiana, 330
Editore Il Pozzo di Giacobbe
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 232
Pubblicazione 01/2018
ISBN 9788861246522
 
20,00 19,00

 
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Come leggere il racconto della passione nel vangelo di Marco (Mc 14,1-16,8)? Perché il racconto della Passione e morte di Gesù nel secondo vangelo si differenzia nettamente dal resto della narrazione? È opera dell’evangelista Marco o si può ipotizzare una fonte pre-marciana a cui l’evangelista avrebbe attinto? Cosa dire dei personaggi, di Gesù e dei discepoli, come si muovono nella trama del racconto? Questi sono alcuni degli interrogativi che Emilio Salvatore affronta nello studio sincronico e diacronico del racconto della passione nel vangelo di Marco (Mc 14,1-16). Dopo averne indagato le principali chiavi interpretative offerte dall’esegesi contemporanea, l’Autore ne offre una ricostruzione dal punto di vista della tradizione, dando consistenza all’ipotesi di una fonte pre-marciana e mostrandone i trend di sviluppo secondo vari stadi collocabili in diversi contesti di rielaborazione. Decisiva è la lettura del testo nell’attuale configurazione narrativa, che ne individua la duplice trama di risoluzione/rivelazione intorno alla quale i personaggi si dispongono in un sistema chiaramente intellegibile secondo due assi tematici: quello del riconoscimento e quello della corresponsabilità circa la morte di Gesù di Nazaret. Il narratore, attraverso molteplici segnali, spinge il lettore ad esercitare una corretta epistemologia, in modo tale che, costituito spettatore, questi possa essere in grado di riconoscere in Gesù l’identità messianica; il lettore deve riconoscere la fedeltà di Dio, nella risurrezione del Figlio e verificare/trasformare la sua fedeltà discepolare. L’analisi si conclude individuando le istanze teologiche del racconto (alla luce dell’influsso paolino e petrino), che ne permettono la collocazione nella traiettoria tra kerygma e vangelo e la valorizzazione in quanto già effettivo εὐαγγέλιον, ossia vangelo del Nazareno, crocifisso e risorto.
 
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