Le narrazioni cinematografiche rappresentano, conservano e tramandano quell’immaginario collettivo che ognuno può sentire come proprio. Le trame, le emozioni, le vicissitudini raccontate sono fatti che, in qualche modo, riguardano ognuno di noi. Il cinema è costitutivamente collegato ad un’emozione, che a sua volta rinvia ad un’esperienza di liberazione, ad un’esperienza catartica che depotenzia la razionalità per dar forza alle libere associazioni, così come avviene per gli adulti attraverso il sogno e per i bambini attraverso il gioco. In questo volume, che è un originale progetto di educazione all’affettività, le autrici dimostrano concretamente le grandi potenzialità del cinema nella scuola come punto di aggregazione organica e momento centrale di riflessione e formazione. Biagio il randagio, il terribile Muntz, la banda dei bulli, Max il ribelle diventeranno i nemici interni ed esterni da cui difendersi, ma anche armi con cui attaccare e attraverso cui veicolare la propria aggressività; sollecitati dalle proiezioni, bambini e ragazzi si ritrovano in uno stato simile a quello del sogno, con un notevole carico di emozioni che potranno essere incanalate in forma espressiva.
«Proiezioni». Il cinema nelle scuole. Emozioni e sguardi psicoanalitici
| Titolo | «Proiezioni». Il cinema nelle scuole. Emozioni e sguardi psicoanalitici |
| Autori | Gilda Bertan, Emma Tellatin |
| Collana | Storie che curano |
| Editore | ARPA Edizione |
| Formato |
|
| Pagine | 256 |
| Pubblicazione | 11/2017 |
| ISBN | 9788899985066 |

