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L'innovazione dell’architettura moderna e contemporanea delle strutture ecclesiali dei Missionari Redentoristi dell'Italia Meridionale, aspetti demo-etno-antropologici, di innovazione e di qualità dell’architettura. La tutela dell'architettura contemporanea attraverso l'analisi dei diritti reali, dei beni culturali e delle esigenze naturalistiche

L'innovazione dell’architettura moderna e contemporanea delle strutture ecclesiali dei Missionari Redentoristi dell'Italia Meridionale, aspetti demo-etno-antropologici, di innovazione e di qualità dell’architettura. La tutela dell'architettura contemporanea attraverso l'analisi dei diritti reali, dei beni culturali e delle esigenze naturalistiche
Titolo L'innovazione dell’architettura moderna e contemporanea delle strutture ecclesiali dei Missionari Redentoristi dell'Italia Meridionale, aspetti demo-etno-antropologici, di innovazione e di qualità dell’architettura. La tutela dell'architettura contemporanea attraverso l'analisi dei diritti reali, dei beni culturali e delle esigenze naturalistiche
Autori ,
Argomento Arti, cinema e spettacolo Architettura
Editore Palawàn Editore
Formato
Formato Libro Libro
Pubblicazione 01/2025
ISBN 9788832030075
 
25,00

 
L’innovazione dell’Architettura Moderna e Contemporanea nelle costruzioni dei Missionari Redentoristi dell’Italia Meridionale si evince principalmente in Campania, dove la congregazione clericale fondata da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori a Scala in provincia di Salerno nel 1732, si è sviluppata in prevalenza per le missioni popolari nel Regno di Napoli. Un’architettura che rifletteva il carattere del suo fondatore che la voleva povera, poi riletta dopo le indicazioni del Concilio Ecumenico Vaticano II. La Congregatio Sanctissimi Redemptoris ha sviluppato in età contemporanea un nuovo Linguaggio Estetico, rispetto a quello impresso inizialmente da Sant’Alfonso, attraverso due distinti linguaggi: quello tradizionale-apostolico, ritenendo che «la filosofia trascendentale logora il concetto del reale e dell’oggettivo» con il pericolo di una «antropologizzazione del cristianesimo», e quello modernista. Nel corso dello studio sono stati affrontati oltre ai temi etno-demo-antropologici anche aspetti naturalistici e giuridici collegati alla tutela dei diritti reali nell’ambito del discorso collegato alla tutela dei beni culturali quali beni giuridici.
 
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