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La corretta applicazione della tassa rifiuti

La corretta applicazione della tassa rifiuti
Titolo La corretta applicazione della tassa rifiuti
Autori , ,
Collana I fuori collana
Editore Maggioli Editore
Formato
Formato Libro Libro
Pagine 186
Pubblicazione 12/2018
ISBN 9788891631879
 
23,00

 
La questione del trattamento dei rifiuti è da sempre un tema poco esplorato dai giuristi, con l’ovvia esclusione di chi si occupa di diritto ambientale, quasi che l’oggetto stesso dello studio rendesse poco elegante il tema nel suo complesso. La questione tuttavia è seria e questo testo costituisce un importante contributo all’analisi del fenomeno sotto il profilo tributario ed amministrativo. La stessa natura delle somme richieste dai Comuni per il servizio di smaltimento ed avvio al riciclo dei rifiuti è del resto oggetto di vari ripensamenti, oscillando dottrina e giurisprudenza tra la tesi del rapporto sinallagmatico e quella, al momento predominante, della natura tributaria del rapporto stesso. Nel testo in particolare si dà conto del fatto che il finanziamento del servizio di nettezza urbana, specie dagli anni di inizio della crisi economica, ha cambiato pelle più volte e si è parlato talora di “tassa”, talora di “tariffa”, come se cioè si trattasse di un servizio liberamente acquistabile sul mercato e non di una prestazione doverosa, collegata ad una pubblica spesa e ad un presupposto economicamente rilevante e soprattutto priva di quella relazione sinallagmatica che caratterizza i contratti. Manca del pari l’elemento dell’accordo tra le parti, comune a tutti i negozi giuridici: la prestazione è dovuta dal cittadino per il puro e semplice fatto di occupare un immobile, a prescindere dalla natura del titolo giuridico che giustifica l’occupazione. Solo così si può comprendere infatti un paradosso tutto italiano, di cui la stampa nazionale si sta interessando nell’ultimo periodo ed in forza del quale molti Comuni virtuosi saranno costretti ad aumentare la TARI per i loro diligenti cittadini. La TARI infatti è progettata per coprire integralmente i costi dello smaltimento di rifiuti, solo che il legislatore non aveva previsto la possibilità che certe aree d’Italia si dovessero trovare a gestire anche rifiuti d’importazione, il cui costo ricade in definitiva su contribuenti del tutto estranei alla loro produzione. Le distorsioni del sistema cui abbiamo fatto un rapido cenno (ma ve ne sono evidentemente altre, che riguardano ad es. le cosiddette “ecomafie”) impongono di tutta evidenza l’intervento di studiosi di varie discipline giuridiche e non solo. Questo testo si inserisce appunto in questo filone, per aiutare a creare una sensibilità nella comunità scientifica dei giuristi rispetto al tema finora tutto sommato negletto dello smaltimento dei rifiuti.
 
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